sabato 29 dicembre 2012

NELLE MANI DELLE SETTE


di Piergiorgio Giacovazzo

Lo storico settimanale di approfondimento della testata; rappresenta la migliore tradizione Rai per reportage ed inchieste. È la trasmissione che vanta la più lunga durata dalla riforma della Rai. La sua forza, il suo prestigio ed il suo alto gradimento.

Sono passati 32 anni dall’abrogazione della legge sul plagio da parte della Corte Costituzionale. Puniva i plagiatori con la reclusione fino a 15 anni, ma lasciava troppa discrezionalità ai magistrati. Nel cancellarla i giudici della Consulta chiesero contestualmente al legislatore una nuova legge che contenesse una definizione oggettiva del reato. Quella legge ancora non c’è e il vuoto normativo ha lasciato spazio in Italia al dilagare delle sette, un fenomeno meno marginale di quanto comunemente si pensi che coinvolge adulti di ogni livello sociale, e purtroppo anche minori.

http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/RUBRICHE/PublishingBlock-8f49a286-7527-4264-9979-72b4aca618d8.html



Frasi eclatanti di Moccia :

"i riti woodoo rispetto a queste cerimonie..,sono roba pediatrica"

" Daniela ha un figlio a cui ha cancellato il padre"

domenica 16 dicembre 2012

Psico-setta Arkeon, 46 assoluzioni Il giudice: «Non ci fu calunnia»


Erano accusate di aver detto il falso ai danni di una psicologa e di altre 2 persone in una trasmissione tv

BARI - Il gup del tribunale di Bari Giulia Romanazzi ha prosciolto e assolto «perché il fatto non costituisce reato» tutte e 46 le persone imputate di calunnia ai danni di una psicologa e di altre due persone accusate di aver detto il falso sulla presunta psico-setta Arkeon di Bari, nel corso di una trasmissione televisiva di Canale 5 del 2006. Le decisioni sono state prese contestualmente dal giudice al termine dell'udienza preliminare e del processo con rito abbreviato.
Il pm inquirente, Francesco Bretone, aveva chiesto la condanna e il rinvio a giudizio degli imputati, ritenuti iscritti ad Arkeon. Il 16 luglio scorso il tribunale di Bari, per il reato di associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo della professione medica, ha condannato - a pene comprese tra un anno e sei mesi di reclusione e due anni e 8 mesi - otto degli 11 imputati nel processo sulla cosiddetta psico-setta. Tre persone furono assolte. Il presunto ideatore del metodo Arkeon, Vito Carlo Moccia, 60enne di Noicattaro (Bari), fu riconosciuto unico promotore della presunta associazione per delinquere e per questo condannato a due anni e 8 mesi di reclusione.

Processo alla psico-setta 'Arkeon', condannate otto persone


La condanna più alta, a due anni e 8 mesi di reclusione, per l'ideatore e 'capo carismatico' della setta, Vito Carlo Moccia, 60enne di Noicattaro. Tre le assoluzioni

di Redazione Baritoday - 16 luglio 2012

Il Tribunale di Bari, per il reato di associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo della professione medica, ha condannato - a pene comprese tra un anno e sei mesi di reclusione e due anni e 8 mesi - otto degli 11 imputatinel processo sulla cosiddetta psico-setta Arkeon. Tre le assoluzioni.
Il presunto ideatore del metodo Arkeon, Vito Carlo Moccia, 60enne di Noicattaro (Bari), è stato riconosciuto dai giudici come unico promotore della presunta associazione per delinquere e per questo condannato a due anni e 8 mesi di reclusione. Condanna a due anni (pena sospesa) per i cosiddetti "maestri della setta", Francesco Antonio Morello, Gabriella Fabbri e Francesco Ferrara. Condanna a un anno e 8 mesi (pena sospesa) per Quirino Salerno e Piero Mazza. Un anno e 6 mesi di reclusione (pena sospesa) per Massimo Vavalle e Francesco Locatelli. Assolti Antonio Turi, Isa Calabrese e Grazia Bozzo.
Riconosciuto il risarcimento all'Ordine degli Psicologi di Bari, costituitosi parte civile: il risarcimento è da quantificare in un processo civile. Gli imputati sono stati tutti assolti dai reati di truffa, violenza privata, maltrattamenti, procurato stato di incapacità e calunnia in alcuni casi per prescrizione, in altri "perché il fatto non sussiste" o "il fatto non costituisce reato". I fatti contestati si riferiscono al periodo 1999-2008 ma fino al 2004 sono ormai prescritti. Chi soffriva di tumori, Aids o infertilità si rivolgeva alla psico-setta sperando in una guarigione: 10.000 i casi denunciati. Dalle indagini emerge che Moccia induceva le vittime a credere per esempio di aver subito abusi sessuali in tenera età, facendo sborsare fino a 100.000 euro per le terapie.