martedì 30 giugno 2009

Mindfucking






Come fottere la mente

Dovunque ci troviamo, nell’ambiente di lavoro o in famiglia o tra amici, al bar come a scuola, c’è sempre qualcuno che sta tentando di manipolare la nostra mente.
Quando la volontà cede e le difese crollano, quando (con le buone o con le cattive) si ottiene da noi quello che non volevamo fare o dire, allora la mente è «fottuta»: «Mindfucking» è, per l’appunto, il termine che nel gergo degli «addetti ai lavori sporchi» indica questa consegna incondizionata del cervello nelle mani del nostro interlocutore.
Di norma non ci rendiamo conto di quanto profondo e quotidiano sia questo fenomeno, al punto che l’Homo Sapiens è considerato l’essere ricettivo ai condizionamenti per eccellenza. Esistono da sempre delle vere e proprie strategie per ottenere questi risultati, da quelle che subiamo (e applichiamo) istintivamente a quelle più raffinate e scientificamente organizzate. Si tratta di metodi messi a punto in secoli di sperimentazione sul campo: dall’Inquisizione agli interrogatori della Cia e del Kgb, dagli imbonitori televisivi ai guru della New Age, dagli addestramenti militari all’influenza della pubblicità e dei media.
Questo libro è uno studio inquietante e rigoroso su tutto quello che non avreste dovuto sapere sulla parte oscura e cinica della società e del potere: tutti i modi in cui è possibile modificare la percezione della realtà, disciplinare socialmente o politicamente gli individui, ottenere un asservimento mentale, spirituale, economico, politico o sessuale. Il lavoro è supportato dalla documentazione degli studi e delle sperimentazioni, come anche dai diari dei sopravvissuti a esperienze estreme quali i lager, i gulag e i campi di prigionia di mezzo mondo.
Facilmente accessibile anche ai profani di psicologia e sociologia, «Mindfucking» non si limita a darvi la mappa dei condizionamenti cui la mente umana può venire sottoposta, ma vi insegna anche le più efficaci strategie per contrastarli.

Stefano Re

Castelvecchi Editore
Gennaio 2003

lunedì 29 giugno 2009

GIP di Monza: infondata e con insufficienti elementi la denuncia inoltrata dall’aderente di Arkeon

Così il GIP di Monza, Dottoressa Licinia Petrella, risponde, accogliendola, la richiesta di archiviazione del PM, Dr. Vincenzo Fiorillo, della denuncia per diffamazione pervenuta alla Procura della Repubblica di Monza, contro il Presidente del CeSAP, un ex maestro e un fuoruscito del gruppo Arkeon, il Sentiero Sacro.
Ricordiamo che a seguito della partecipazione ad alcune puntate della trasmissione televisiva ‘Tutte le mattine’ di Maurizio Costanzo, su Canale 5, la Dr.ssa Tinelli e due convenuti alla stessa trasmissione, ricevevano una citazione per diffamazione, con richiesta di oltre 4 milioni di euro di danni dal fondatore di Arkeon e dai rappresentanti di società da lui stesso fondate.
Tale massiccia e spropositata azione giudiziaria proseguiva con la richiesta dell’oscuramento del sito del CeSAP (http://www.cesap.net) e in particolare del forum, ove comparivano le prime testimonianze critiche su Arkeon, e successivamente con centinaia di denunce per diffamazione, uguali tra loro, presentate da membri e maestri del Sentiero Sacro nelle diverse Procure d’Italia.
Nell’Ottobre del 2007 il PM di Bari, Dr. Francesco Bretone, dopo una prima fase di indagine, indagava sei membri di Arkeon, tra cui il fondatore, per associazione a delinquere finalizzata all’abuso della professione medica e psicologica, truffa, violenza privata, maltrattamento su minori.
Tre di loro, proprio per aver presentato la medesima denuncia per diffamazione già citata, vengono anche indagati per calunnia.
Nel frattempo il CeSAP, grazie ad una Ordinanza del Tribunale di Bari, è riuscita a tutelare la libertà di espressione degli utenti che utilizzano il forum, ricevendo un giudizio di merito da parte del Giudice Ordinario, Dottor Michele Salvatore per l’attività di tutela da danni derivanti da false psicoterapie.
Nel corso del tempo diverse sono state le manifestazioni di solidarietà anche da parte di membri che nel frattempo sono fuorusciti dal Sentiero Sacro, e numerose le richieste di remissione di querela.
Lo stesso PM, Dr. Fiorillo nella richiesta di archiviazione, presentata nel giugno del 2007, sottolinea come gli articoli e le affermazioni oggetto di querela non integrino gli estremi del reato per il quale si procede, e ciò sia per il difetto dell’animus diffamandi, sia – soprattutto – per la indeterminatezza del soggetto diffamato.
Con riferimento a tale ultimo punto, infatti, si richiama la giurisprudenza della S.C. per la quale “il reato di diffamazione è costituito dall’offesa della reputazione di una persona determinata e non può essere ravvisato nel caso in cui vengano pronunciate o scritte frasi offensive nei confronti di una o più persone appartenenti ad una categoria anche limitata se le persone cui le frasi si riferiscono non sono individuabili” (Cass. Se. V 91/189090); od ancora Cass. Sez. V 89/184516, per cui “la individuazione dell’effettivo destinatario dell’offesa è condizione essenziale ed imprescindibile per attribuire ad essa una rilevanza giuridica-penale …”.
Nel caso che ne occupa, le asserzioni delle quali si afferma la lesività riguardano – genericamente – l’associazione “The Sacred Path” ed associazioni similari, o, più in generale, un “metodo” (il metodo Arkeon appunto), senza che venga mai citata l’odierna P.O. né vengano forniti altri elementi che consentano di individuarla.
E ancora si evidenzia la insussistenza negli indagati del necessario ‘animus diffamandi’, posto che la Tinelli ha dato voce alle numerose segnalazioni ricevute aventi ad oggetto i supposti rischi (ma anche i supposti vantaggi, data la presenza nel relativo sito Internet anche di svariate missive di sostegno al metodo) cui sarebbero esposti gli aderenti alle associazioni che adottano il “metodo Arkeon”, mentre M. e F. hanno riferito le proprie esperienze personali. In entrambi i casi nel legittimo esercizio del diritto di critica, e senza travalicare il criterio della continenza (che non viene violato quando si abbia “una esposizione ed una critica civile, anche se vivace”, che dunque abbia luogo “in termini di adeguatezza e usi forme espressive corrette, anche senza evitare coloriture e toni aspri” e “polemici”.

Dr.ssa Lorita Tinelli

COMUNICATO STAMPA del 15 Maggio 2007

domenica 28 giugno 2009

ALLA RICERCA DI UN DIO PRO-GAY

Sodoma? le cose non andarono necessariamente come ce le hanno raccontate al catechismo: ‘Due angeli arrivarono a Sodoma sul far della sera’ (Genesi XIX, 1). Due uomini cercarono di ucciderli, ma essi li accecarono con un’arma atomica tascabile: ‘Li colpirono di cecità dal più piccolo al più grande (Genesi XIX-11)’.

Avvertirono gli uomini pacifici di abbandonare questa città che avrebbero distrutto con un’esplosione atomica”.

Insomma, la sodomia proprio non c’entra stando a Il libro che dice la verità, che è il testo sacro del Movimento raeliano .

Questo gruppo religioso, che è convinto che furono gli extraterrestri a portare la vita sulla Terra, promuove i diritti umani, l’autodeterminazione sessuale, la libertà di sperimentazione biologica e sostiene attivamente la causa gay. In Italia, ad esempio, sono sempre presenti ai gay pride e recentemente hanno attaccato duramente il papa per le sue prese di posizione contro i Pacs, suggerendo ai cristiani che Gesù potrebbe non “riconoscersi nei discorsi aberranti di colui che pretende d’essere il suo rappresentante in Terra”.

Purtroppo però il rapporto fra culti religiosi e omosessualità non è mai, o quasi, “raeliano”.

È il caso della chiesa di Scientology, con circa settemila aderenti in Italia, che basa le sue credenze su Dianetics, La forza del pensiero sul corpo, un testo di Ron Habbard, già scrittore di racconti di fantascienza.

Secondo la “dianetica” il mondo è diviso in due gruppi: i clear, individui razionali e ben adattati, e gli aberrati che avrebbero problemi di salute mentale. Tra gli aberrati, evidentemente, sono annoverati i gay, “estremamente pericolosi”, anche perché contagiosi, per la società e da curare con tecniche dianetiche. Fantascienza?

Terapeutici sembrerebbero anche gli Arkeon, “un percorso di crescita personale mirato alla realizzazione del vero potenziale presente in tutti noi”.

La testimonianza (segnalataci del Cesap, il Centro abusi psicologici), di un loro “maestro” è quantomeno sinistra riguardo al loro punto di vista sull’omosesusalità: “Vivevo una vita legata ad uno spazio di omosessualità e di conflitto, sia con la mia famiglia di origine, sia soprattutto con me stesso. Quello che ho incontrato attraverso il lavoro di Arkeon è stata la verità della mia vita e la mia completezza come uomo”.

Meglio insomma cambiare aria, vedendo se ci va meglio con culti legati a tradizioni religiose millenarie.

Si rifà al buddismo, per esempio, Falun Dafa, una “pratica che ha portato a migliorare la salute e la pace interiore a milioni di persone nel mondo”.

Tolleranti e benevoli, come del resto tutti i culti religiosi (almeno a voler credere a quanto scrivono di se stessi nei loro siti ufficiali), paiono maldigerire l’omosessualità, come testimonia Li Hongzhi, leader spirituale del movimento, che in un discorso del 31 maggio 1998 dichiara: “La vostra mentalità omosessuale è causata e alimentata dalle cose cattive formatesi dopo la vostra nascita, voi stessi però vi siete lasciati trascinare e siete andati avanti sguazzando nel fango con esse.

Voi dovete trovare voi stessi e smettere di fare queste cose oscene.

Gli Dei vedono queste cose come oscenità.

I governi possono permetterle, ma la legge del vostro governo non è la vera legge dell’universo, perché la legge del governo è fatta dall’uomo”.

Passiamo allora oltre, con un gruppo appariscente, che mescola elementi dell’induismo, del tantrismo, del buddismo, dalla mistica Sufi, dall’alchimia tardo-medievale e dallo zoroastrismo, e che pone l’accento sulla libertà sessuale: gli Arancioni. Siamo salvi?

Macchè... per loro l’uomo dovrebbe raggiungere la castità totale e il loro fondatore, Osho, definiva l’omosessualità una “malattia sociale”:

“L’intero fenomeno dell’omosessualità è una conseguenza data dalla stupidità con cui si allevano i bambini.

Il giorno in cui agli uomini e alle donne si permetterà di incontrarsi con naturalezza, l’omosessualità scomparirà dal mondo”.

Un sito italiano che offre corsi di meditazione Osho senza “nessun tipo di preconcetto rispetto all’omosessualità”, interpreta il maestro: “Se in questa fase della tua vita ti senti attratto da persone del tuo stesso sesso e vuoi partecipare ad un gruppo di tantralife va bene, a condizione che la tua sete di ricerca ti dia il coraggio di andare verso l’ignoto: questo significa che potresti ritrovarti ad esplorare felicemente l’eterosessualità”.

È l’induismo la base della filosofia degli Hare Krishna, tutta tesa a raggiungere una salvezza fatta di castità assoluta, con qualche licenza solo per la procreazione.

Nonostante il bando al sesso esiste comunque un gruppo gay Hare Krishna gay: “Gli omosessuali e le lesbiche vanno incoraggiati a coltivare la vita spirituale in uno stato simile al celibato o analogo alla monogamia eterosessuale... ma gradualmente devono trascendere alla sessualità”. Dove l’abbiamo già sentita? Evidentemente tra i cristiani, che non sono immuni a curiose divagazioni sul tema.

I “The family”, meglio conosciuti come Bambini di Dio, sono dotati di un singolare profeta, David Berg, che ha annunciato oltre a varie fini del mondo, mai avvenute, l’inesistenza della trinità e, soprattutto, ha ammesso la libertà sessuale con poligamia, lesbismo, incesto… omosessualità esclusa. È un peccato, e i Bambini di Dio si attengono strettamente agli insegnamenti biblici...

Il Reverendo Sun Myung Moon è il fondatore della Chiesa dell’Unificazione, un culto sincretistico a forte base cristiana che è una fra le chiese non ufficiali più diffuse al mondo. Moon, le cui posizioni politiche vicine alla destra integralista sono ben note, rivolgendosi ai leader politici annuncia curiose sparizioni: “Se iniziate una campagna per assicurare un valore assoluto per il sesso nel vostro paese, le vostre famiglie e la vostra nazione andranno dritte in Cielo. Quando ci sarà questo valore assoluto, emergerà automaticamente una coppia di valore assoluto. Parole come sesso libero, omosessualità e lesbismo spariranno in modo naturale”. La traduzione è zoppicante ma è quella fornita dal suo sito, comunque le sue parole sono da considerarsi princìpi divini.

“Rigidi”, e vivamente sconsigliati, anche Testimoni di Geova, Mormoni e Pentecostali.

Questi ultimi riconoscono come unica regola di fede le Scritture bibliche (Antico e Nuovo Testamento) e, in un documento del 2004 sul tema, oltre ad arguire che “L’omosessualità è e rimane un orientamento riduttivo rispetto alle potenzialità dell’essere umano” e ad invitare “le chiese evangeliche ad essere comunità che accolgono amorevolmente gli omosessuali” escludeva i gay “dalla possibilità di svolgere dei ministeri riconosciuti all’interno della chiesa”.

Un altro bando... ma mai darsi per vinti.

Il buddismo, almeno quello che fa capo alla Soka Gakkai, un movimento legato agli scritti di Nichiren Daishonin, monaco del ‘200, è tollerante: “Soka Gakkai“, dichiara Andrea Bottai, vicepresidente dell’istituto italiano, “porta l’individuo a rafforzare la propria personalità e a trovare la propria strada. Un eterosessuale avrà problematiche per le quali la pratica gli darà la stabilità, mentre l’omosessuale troverà lo stesso tipo di sostegno e anche rispetto per la sua vita sentimentale. Sono esattamemte uguali. Se ti senti felice come etero sii felice, se ti senti felice come omosessuale sii felice come omosessuale”. Un punto a favore del buddismo che però si divide in innumerevoli scuole, alcune delle quali hanno espresso giudizi contrari all’omosessualità. È accaduto di recente anche al Dalai Lama, massima autorità del Buddismo Tibetano.

Oltre ai contrari (molti) e i favorevoli (pochi) esistono i neutrali, come i movimenti neopagani e New Age, una galassia di filoni di ricerca, centri di meditazione e percorsi personali, che dicono tutto e il contrario di tutto.

Da una parte, ad esempio, Il risveglio di Adamo ed Eva sostiene che : “Il vero amore può esistere solo tra forme di sesso opposto. Tra forme dello stesso sesso vi può essere amicizia (amore), simpatia, ma non vero amore.”

Dall’altra i Damanhur, che non si riconoscono nella new age, e sono un percorso laico verso il divino “per entrare in contatto con le forze che collaborano alla creazione di un nuovo futuro per l’umanità”, sostengono che “la sessualità è un fattore personale che ognuno si gestisce come meglio ritiene”.

La Wicca, una religione stregonesca, è tollerante.

Accentuato, infine, è l’interesse per le pratiche esoterico-occultistico-satanistiche-sacrali legate all’omosessualità dei gruppi occultistici crowleyani (tra questi l’Ordine del Tempio d’Oriente teso ad “assicurare la Libertà all’individuo, e di garantire il suo/a avanzamento nella luce, nella vita, e nell’amore”), legati agli insegnamenti del poeta esoterico Aleister Crowley (1875-1947) che componeva versi come la Ballata della sodomia passiva o si rinchiudeva in una villa in Sicilia con un’unica regola: “Fa’ quello che vuoi, sarà tutta la tua legge...”.

Insomma, con le dovute cautele, un dio che ci ama, più o meno extraterrestre, satanico, stregone, new-age, ateo, buddista, eretico... con un po’ di pazienza lo si può anche trovare.

Ma alla fine di questo esame rimane il forte sospetto che l’uomo, papa compreso, crei Dio a immagine e somiglianza dei suoi miopi pregiudizi, compresi quelli omofobi.

Stefano Bolognini

sabato 27 giugno 2009

PALERMO: SCOPERTO E DENUNCIATO PROMOTORE "PSICOSETTA"

PALERMO (ITALPRESS) - Agenti della Digos della Questura di Palermo hanno eseguito una perquisizione presso il domicilio di un imprenditore cittadino, nel corso della quale e' stato sequestrato un computer portatile ritenuto contenere dati sensibili e significativi. L'uomo viene ritenuto il referente a Palermo di una psicosetta denominata "The Sacred Path", con sede principale a Bari. L'attivita' della Digos di Palermo e' stata delegata dall'autorita' giudiziaria del capoluogo barese le cui indagini hanno inferto un duro colpo agli appartenenti della setta, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo di professione nonche' della commissione, in concorso tra loro, di truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata e calunnia. La polizia ha accertato che l'epicentro della setta e' a Bari. Nel corso degli ultimi 10 anni, il principale promotore sarebbe riuscito a coinvolgere migliaia di clienti in tutta Italia, grazie alla operosa collaborazione di luogotenenti assoldati dalla setta nelle principali citta' italiane. L'imprenditore palermitano viene ritenuto il punto di riferimento nel capoluogo siciliano. (ITALPRESS).
13-Ott-07 12:26
Sicilia on line

lunedì 22 giugno 2009

Così Moccia chiese un maxi risarcimento

Un risarcimento di quattro milioni di euro era la richiesta di Vito Carlo Moccia in un giudizio civile, da lui perso, avviato un anno fa contro il Cesap, il Centro studi sugli abusi psicologici. Il presidente del Centro, la psicologa Lorita Tinelli, aveva più volte, in trasmissioni televisive come "Mi manda Rai tre" e "Tutte le mattine" di Maurizio Costanzo, lanciato l' allarme sulla pericolosità delle attività di Arkeon e delle società riconducibili al gruppo di Moccia. Il 5 settembre scorso, invece, il tribunale civile di Bari aveva rigettato il ricorso di Moccia che, oltre ai quattro milioni di euro aveva chiesto anche l' oscuramento del sito del Cesap, www.cesap.it, nel quale era attivo anche un forum sull' argomento

Repubblica — 12 ottobre 2007 pagina 3 sezione: BARI

domenica 21 giugno 2009

Che fare per evitare che si ripetano truffe del genere?

La strega della Tv: Wanna Marchi. Ascesa e caduta di un mito
Libro di Stefano Zurlo




Ho letto
che c'è una proposta di legge per gli imbonitori e truffatori,era ora.

Ho letto altresì che si farà la fiction tv sul mondo delle truffe e su Wanna Marchi

"Si farà una fiction sulle truffe televisive, ispirata alla vicenda di Wanna Marchi. A confermarlo è il Codacons che ha dato il ok alla realizzazione dell'opera, ispirata dal libro di Stefano Zurlo "La strega della tv: Wanna Marchi": «Non esiste alcuna intenzione di mitizzare personaggi come Wanna Marchi, anche perchè la serie sarà incentrata sulle vittime e c'è la volontà di approfondire in tv il mondo delle truffe»."


Presto proposta legge contro i falsi maghi della tv

Presto una proposta di legge per inasprire le pene contro i truffatori della tv. Lo ha annunciato ieri nel corso della presentazione di un libro contro la regina delle frodi in tv, Wanna Marchi, la promotrice dell'iniziativa, Jole Santelli, deputata del Pdl. "È un reato davvero odioso perché approfitta della grande credibilità che ha la televisione italiana unita al fatto che punta sulla magia e l'occulto. Ebbene, il nostro codice non prevede questa particolare fattispecie che è più grave delle "normali" truffe", ha detto la deputata che più che di inasprimento delle pene ha parlato di una rimodulazione e di un provvedimento più organico. L'associazione CODICI fa sapere di sostenere la proposta e di battersi affinché essa diventi legge e si applichino le dovute sanzioni a coloro che cercano di rubare, o che lo rendono possibile, alla gente i risparmi di una vita.

Domanda aperta:
Importante proposta di legge contro gli imbonitori della tv , e tutti gli altri?
L'Italia è piena di seminari, corsi e corsetti proposti da persone e personcine che si propongono ai privati e alle aziende quali inventori di metodi che vanno a toccare il vissuto e la psiche e sul potenziale umano delle persone. Cosa si sta facendo in tal senso?

LATINA, PERQUISIZIONI DIGOS PER TRUFFE PSICO-SETTA

Perquisizioni anche nel capoluogo pontino nell'ambito dell'operazione coordinata dalla Digos di Bari legata all'inchiesta sulla «psico-setta» che prometteva guarigioni dietro il pagamento di ingenti somme di denaro.

Sei le persone denunciate e nel mirino degli investigatori c'è anche un libero professionista, P.S. di 39 anni, originario della Campania e da circa 10 anni residente a Latina. Nella sua abitazione la polizia di Latina ha sequestrato un computer e diversi documenti relativi alla contabilità dell'organizzazione. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, esercizio abusivo della professione medica e violenza privata.

L'organizzazione aveva messo in piedi un «percorso sacro» e, attraverso un metodo conosciuto come «Arkeon», prometteva facili guarigioni dopo aver frequentato corsi di vari livelli. Il costo dei corsi andava dai 300 euro del primo
livello ai 3.000 dell'ultimo. In alcuni casi i componenti dell'organizzazione avrebbero adottato tecniche psicologiche senza averne titolo. L'associazione, con sede a Bari, è stata chiusa e il sito internet attraverso il quale operava in tutta Italia è stato oscurato. Finora sono circa 30 i casi di truffa accertati, per un giro d'affari di centinaia di migliaia di euro.

Era una truffa con 10mila adepti in Italia

Smontato il metodo Arkeon
Bari
In molti in tutta Italia lo chiamavano maestro e pagavano profumatamente per partecipare ai suoi seminari sperando di guarire da malesseri fisici o spirituali. Per la polizia, che lo considera a capo di una "psicosetta", è invece un truffatore che, utilizzando tecniche vagamente ispirate alle filosofie orientali del Reiki, reinventate da lui e dal suo gruppo, in 10 anni è riuscito a raccogliere almeno 10mila adepti in tutta Italia.
Il maestro è Vito Carlo Moccia, inventore del metodo conosciuto con nome di Arkeon, che è accusato di avere costituito una associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo di una professione, nonché della commissione in concorso dei reati di truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata e calunnia. A lui e ad altri cinque maestri ed ex maestri che praticavano il suo metodo in varie parti d'Italia, la polizia ha notificato informazioni di garanzia. Gli agenti hanno anche sequestrato a Bari la sede dell'associazione The sacred path, centro operativo del gruppo, ha fatto perquisizioni, e ha oscurato cinque siti internet nei quali si pubblicizzavano le attività del gruppo.
Per partecipare ai seminari di Arkeon, il costo minimo si aggirava sui 260 euro, ma una coppia del nord Italia ha detto alla polizia che cercava di risolvere la propria crisi matrimoniale ha detto di avere pagato fino a 200 milioni di lire. Il costo si incrementava a mano a mano che si passava di livello, fino a giungere a 15mila euro. Secondo la polizia, Moccia, che ha 55 anni, è nato a Milano e risiede a Noicattaro (Ba), diceva di essere psicologo ma non aveva i titoli per esercitare.
Nei seminari faceva fare esercizi terapici che portavano alla spersonalizzazione e alla accettazione di qualsiasi indicazione venisse dal maestro. Tra gli esercizi richiesti c'era quello di travestirsi e andare a chiedere l'elemosina per strada o sottoporsi all'esercizio del "no limits", durante il quale, secondo le denunce presentate, alcune vittime avrebbero detto di avere subito abusi sessuali. Ai seminari partecipavano persone con malattie gravi che si convincevano di poter guarire così.
Secondo l'accusa, il gruppo riusciva a creare una dipendenza psicologica inducendo le vittime a partecipare in maniera costante ai seminari.
Le indagini, condotte dal sostituto procuratore Francesco Bretone (provvedimenti disposti dal gip Vito Fanizzi) erano partite circa un anno fa dopo che alcuni ex seguaci del gruppo avevano partecipato a trasmissioni televisive come "Tutte le mattine" di Maurizio Costanzo e "Mi manda Raitre" condotta da Andrea Vianello, denunciando le attività illecite di Arkeon e rivelando di avere sborsato ingenti somme di denaro per partecipare ai seminari.
Dalle indagini è emerso che anche minorenni venivano indotti ad assistere, e talvolta a partecipare attivamente alle pratiche del gruppo.
L'inchiesta è stata condotta con il compartimento della poliziapostale e delle telecomunicazioni Puglia e la Digos di Roma, Milano, Palermo, Latina dove risiedono alcuni degli indagati.
12-10-2007
Il Gazzettino.it

sabato 20 giugno 2009

La "psicosetta" si conosceva anche nelle Marche

Ancona
The secret path era la strada della guarigione.


Le violenze psicologiche del grande maestro Reiki Vito Carlo Moccia che ha lasciato sui giovani baresi, non è nuovo nelle Marche.

Il personaggio si era aggirato anche nella provincia di Pesaro e Urbino alcuni anni fa. Aveva fatto seguaci tra i maestri delle Marche. Alcuni Guru da lui iniziati, provenienti da altre regioni, erano venuti ad insegnare la filosofia Reiki anche a Falconara e Ancona.

La tecnica di persuasione era la stessa. Le difficoltà di relazione inducevano a partecipare al seminario. Le debolezze degli adepti nelle relazioni affettive, nella storia umana e nella ricerca individuale di una nuova identità li conducevano a vivere un'esistenza però nella solitudine.

La speranza - non era però la guarire da malattie gravi -, stava nel superamento del disordine psicologico, ricercando l'origine nel disagio l'individuale e sociale.
Nelle Marche non si era spinto così a fondo com'è arrivato a Bari - violenza sessuale e calunnia - ma sicuramente la sua pressione psicologica era forte, tant' è che la guarigione psicologia stava nello scogliere il nodo profondo che i partecipanti avevano nei sentimenti.

Lo stile del "The sacred path" invitava a ritrovare un nuovo cammino, a ricercare la libertà sessuale e degli istinti. Circa dieci anni fa erano circa 250 mila lire per frequentare un I livello Reiki. Ma non bastava. Per andare più avanti nella guarigione era necessario fare il II livello e il Master Reiki.
I sentimenti, la sua condizione sociale e spirituale erano proprio calpestate, perché rese pubbliche davanti al gruppo dei partecipanti. Non esisteva più privacy. Si era forzati a guarire. Ci si liberava solo urlando e inveendo contro gli altri.

12/10/2007
Andrea Carnevali

PSICOSETTE.ARKEON:CURAVANO I GAY,AVVISO DI GARANZIA AL MAESTRO

SAREBBE UN TRUFFATORE CHE CON TECNICHE REIKI ESTORCEVA DENARO
giovedì 11 ottobre 2007 , di ansa

BARI, 11 OTT - In molti in tutta Italia lo chiamavano maestro e pagavano profumatamente per partecipare ai suoi seminari sperando di guarire da malesseri fisici o spirituali. Per la polizia, che lo considera a capo di una

'psicosetta', e' invece un truffatore che, utilizzando tecniche vagamente ispirate alle filosofie orientali del Reiki, reinventate da lui e dal suo gruppo, in dieci anni e' riuscito a raccogliere almeno 10.000 adepti in tutta Italia.

Il maestro e' Vito Carlo Moccia, inventore del metodo conosciuto con nome di Arkeon, che e' accusato di avere costituito una associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo di una professione, nonche' della commissione in concorso dei reati di truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata e calunnia. A lui e ad altri cinque maestri ed ex maestri che praticavano il suo metodo in varie parti d'Italia, la polizia ha notificato oggi informazioni di garanzia. Gli agenti hanno anche sequestrato a Bari la sede dell'associazione The sacred path, centro operativo del gruppo, ha fatto perquisizioni, e ha oscurato cinque siti internet nei quali si pubblicizzavano le attivita' del gruppo.

Per partecipare ai seminari di Arkeon, il costo minimo si aggirava sui 260 euro, ma una coppia del nord Italia ha detto alla polizia che cercava di risolvere la propria crisi matrimoniale ha detto di avere pagato fino a 200 milioni di lire. Il costo si incrementava a mano a mano che si passava di livello, fino a giungere a 15.000 euro. Secondo la polizia,

Moccia, che ha 55 anni, e' nato a Milano e risiede a Noicattaro (Bari), diceva di essere psicologo ma non aveva i titoli per esercitare.

Nei seminari faceva fare esercizi terapici che portavano alla spersonalizzazione e alla accettazione di qualsiasi indicazione venisse dal maestro. Tra gli esercizi richiesti c'era quello di travestirsi e andare a chiedere l'elemosina per strada o

sottoporsi all'esercizio del 'no limits', durante il quale, secondo le denunce presentate, alcune vittime avrebbero detto di avere subito abusi sessuali.

Ai seminari partecipavano persone con malattie gravi che si convincevano di poter guarire cosi'.

Secondo l'accusa, il gruppo riusciva a creare una dipendenza psicologica inducendo le vittime a partecipare in maniera costante ai seminari.

Le indagini, condotte dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Francesco Bretone (i provvedimenti sono stati disposti dal gip Vito Fanizzi) erano partite circa un anno fa dopo che alcuni ex seguaci del gruppo

avevano partecipato a trasmissioni televisive come Tutte le mattine di Maurizio Costanzo e Mi manda Raitre, condotta da Andrea Vianello, denunciando le attivita' illecite di Arkeon e rivelando di avere sborsato ingenti somme di denaro per partecipare ai seminari.

Dalle indagini e' emerso che anche minorenni venivano indotti ad assistere, e talvolta a partecipare attivamente alle pratiche del gruppo. Anche questi ragazzi sono stati ascoltati dalla polizia e, vista la delicatezza delle circostanze, con ausilio di un medico psicologo.

L'inchiesta e' stata condotta con il compartimento della polizia postale e delle telecomunicazioni Puglia e la Digos di Roma, Milano, Palermo, Latina dove risiedono alcuni degli indagati.

Di paola Laforgia

venerdì 19 giugno 2009

Bari: sequestrata una psicosetta con ramificazioni in tutta Italia

UNA PSICOSETTA, CON SEDE A NOICATTARO, NEL BARESE, E' STATA SEQUESTRATA DAI POLIZIOTTI DELLA DIGOS DI BARI.

SI ORGANIZZAVANO SEMINARI IN TUTTA ITALIA, PER INSEGNARE IL METODO ARKEON, IDEATO E REGISTRATO COME MARCHIO DA UN 55ENNE BARESE CHE SI PRESENTAVA COME PSICOLOGO LAUREATO A SAN DIEGO E IN SLOVENIA, IN GRADO DI INSEGNARE L'AUTOGUARIGIONE FISICA E SPIRITUALE CON UN PERCORSO VAGAMENTE ISPIRATO ALLE FILOSOFIE ORIENTALI.
IN REALTA' SI TRATTAVA DI UNO STRATAGEMMA FINALIZZATO A SOTTRARRE SOLDI ALLA GENTE: UNA COPPIA MILANESE HA SBORSATO BEN DUECENTO MILIONI DELLE VECCHIE LIRE, CONVINTI DI SUPERARE ANCHE MALATTIE GRAVI .
IL FINTO PSICOLOGO BARESE, CON VILLA E PORCHE, AVEVA MESSO SU UN GROSSO GIRO SU INTERNET, ORA OSCURATO, E REFERENTI A ROMA, MILANO, PALERMO E LATINA, DOVE SONO SCATTATE LE PERQUISIZIONI.
SEI LE PERSONE INDAGATE, ACCUSATE DI ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA ALL'ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE MEDICA, E A VARIO TITOLO, TRUFFA, VIOLENZA SESSUALE, VIOLENZA PRIVATA E CALUNNIA.
DURANTE I SEMINARI ORGANIZZATI IN ALBERGHI, I CORSISTI VENIVANO CONVINTI AD ANDARE A CHIEDERE L'ELEMOSINA O A COMPIERE ESERCIZI NO LIMITS CHE A VOLTE FINIVANO IN SESSO.
11/10/07
Telenorba

Sgominata una 'psico-setta': spillava agli adepti ingenti somme di denaro

Associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo di professione, medica, truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata e calunnia, sono le accuse contestate a sei persone che avrebbero fatto parte di una 'psicosetta'

Bari, 11 ottobre 2007 - Una 'psico-setta', che operava su tutto il territorio nazionale, è stata scoperta dalla Digos della Questura di Bari. Secondo quanto accertato, gli esponenti dell'organizzazione, sgominata alle prime ore dell'alba, percepivano dagli adepti ingenti somme di denaro.

Oltre a denunciare i responsabili, gli agenti della Digos hanno sequestrato le sedi dell'associazione e oscurato i siti internet ad essa collegati.


Associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo di professione,
medica, truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata e calunnia, sono le accuse contestate a vario titolo dal sostituto procuratore della Repubblica di Bari, Francesco Bretone, a carico di sei persone, che avrebbero fatto parte di una 'psicosetta', indagate a conclusione di un'indagine durata un anno e nata dal racconto-denuncia fatto da alcuni 'adeptì in due trasmissioni televisive in onda su emittenti nazionali.


Secondo quanto accertato dalle indagini, condotte dalla Questura di Bari, l'associazione nota come "The Sacred Path", con sede amministrativa a Bari, operava su internet in varie parti d'Italia attraverso seminari a pagamento con cui si prometteva ai partecipanti di poter acquisire capacità di autoguarigione fisica e spirituale grazie ad un percorso di insegnamento di tecniche, secondo gli investigatori, vagamente ispirate a filosofie orientali.


Gli adepti, per partecipare alle riunioni organizzate in sale di vari Hotel
, avrebbero pagato cifre comprese tra i 250 euro d'iscrizione e i 15mila euro. Una coppia del nord Italia avrebbe, invece, pagato una somma molto più elevata e vicina ai 200 milioni di vecchie lire.

L'associazione operava da circa 10 anni con il metodo "Ankeon" 'brevettato' dal presunto organizzatore dell'attività illecita, V.C.M, 55 anni di Noicattaro (Bari), che a sua volta lo avrebbe ceduto, pare a fronte di denaro, agli altri indagati che avrebbero operato la stessa attività tra Roma, Palemo, Milano e Latina. Circa una cinquantina sono le denunce giunte fino ad ora agli investigatori, che hanno sequestrato la sede amministrativa barese insieme ad alcuni incartamenti, ed hanno provveduto alla chiusura dei siti internet utilizzati per pubblicizzare l'attività e cercare adepti. Le misure restrittive sono state emesse dal gip del Tribunale di Bari, Vito Fanizzi.

Sacred Path, 10 anni di psicosetta a Bari

Un finto psicologo barese invitava a liberarsi dalla paure per guarire da mali spesso incurabili

Dieci anni di raggiri denunciati in TV a Mi Manda Raitre e Tutte le Mattine, la striscia quotidiana curata da Maurizio Costanzo, “convegni”in giro per l’Italia e centinaia di migliaia di euro spillati a più di 10.000 persone.
Vito Antonio Moccia era il “Maestro” di una psicosetta che ispirandosi ad alcune credenze del Reiki, una filosofia orientale, si spacciava per guaritore e psicologo. Il cinquantenne barese ha chiamato questo metodo Arkeon ed in questi anni ha organizzato in strutture alberghiere di tutta Italia dei Meeting: 250 euro la tariffa base per prendere parte a questi incontri, ma ci sono persone che hanno sborsato 15.000 euro o come accaduto ad una coppia milanese, 200 milioni di vecchie lire. Tutti questi soldi spesi nella speranza di guarire dai tumori, dall’AIDS, dall’infertilità.
Le indagini partite nel 2006 dopo le denunce televisive di alcuni adepti fuoriusciti dal gruppo hanno portato ad iscrivere nel registro degli indagati sei persone per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione medica, truffa aggravata, calunnia e violenza privata e sessuale. L’ultimo capo di imputazione si giustifica con le testimonianze delle persone truffate, le quali negli incontri venivano bendate e poste a coppia uno di fronte all’atro e invitate dal Maestro a lasciarsi andare nei comportamenti e nel linguaggio, fino ad abusare sessualmente, soprattutto delle donne. Gli inquirenti hanno rivelato che agli incontri hanno partecipato anche dei minori, almeno quattro ragazzi dai 12 ai 18 anni ma non c’è al momento alcuna certezza che questi siano stati oggetto di violenza: 50 le denunce sulle quali la Digos di Bari ha lavorato di concerto con le sezioni di Roma, Milano, Palermo e Latina, ma il questore Vincenzo Speranza, con Stanislao Schimera, dirigente della sezione pugliese, ha invitato tutti coloro che hanno subito l’influenza di questo santone a denunciare cosa hanno vissuto. L’indagine ha Bari come epicentro, precisamente due vani siti in Via Amendola dove la Sacred Path (questo il nome della setta) aveva sede legale e dove erano allocati i server dei quattro siti internet (oscurati con la collaborazione della Polizia Postale) che pubblicizzavano i Meeting di Vito Moccia: sotto inchiesta altre cinque persone,due a Bari e altre nel resto d’Italia, perché il Santone sicuramente aveva messo su una sorta di franchising per diffondere meglio il suo metodo di circonvenzione delle persone. Le indagini di Francesco Bretone del Tribunale di Bari continuano: non è escluso che il Giudice per le indagini preliminari Vito Fanizzi possa disporre nuovi provvedimenti nei confronti degli inquisiti.
Antonella Ardito

giovedì 18 giugno 2009

Maghi e guaritori: boom di incassi e anche di raggiri

Dodici milioni di clienti, 6 miliardi di business
ROMA
«Medicina «fai da te», vendita online su eBay del kit da sciamano e medium, boom di sostanze allucinogene per la divinazione e la trance. Droghe vietate in Italia come la «salvia degli indovini». E intanto un extracomunitario su dieci fa il «guaritore» e dei 151 mila maghi che operano in Italia 125 mila sono immigrati. Tre milioni di italiani ogni anno si rivolgono a vecchi e nuovi santoni, soprattutto extracomunitari, per malattie più o meno gravi. Un oscuro mercato che se esteso a maghi e cartomanti arriva a 12 milioni di clienti, un business in vorticosa crescita. Ogni giorno 33 mila persone fanno la fila da improbabili sensitivi e veggenti per risultati inesistenti e a caro prezzo, come documenta il Rapporto annuale sulla magia e l’astrologia del Telefono Antiplagio. Gli immigrati presenti in Italia che sostengono di essere taumaturghi e «terapeuti» sono quasi il 10% della popolazione extracomunitaria, ovvero 82 mila africani, 35 mila indiani e cinesi, 8 mila nomadi. Gli illeciti più frequenti sono l’esercizio del mestiere di ciarlatano, l’evasione fiscale, la circonvenzione d’incapace, la truffa, la truffa aggravata, l’estorsione, l’esercizio abusivo della professione medica e psicologica, l’abuso della credulità popolare, la violazione della privacy e la pubblicità ingannevole. Ma solo il 5% delle persone truffate sporge querela. Un giro d’affari da sei miliardi di euro all’anno, totalmente in nero (l’evasione fiscale è del 98%). Un fenomeno che interessa un paio di migliaia di taumaturghi di casa nostra e decine di migliaia di medici improvvisati, provenienti dal Terzo Mondo.

La geografia magica (Nord 42%, Centro 28%, Sud 19%, Isole 11%) individua Milano, Roma, Napoli, Torino, Palermo come le province con il maggior numero di maghi, astrologi e guaritori. Un fenomeno che riguarda il 20% della popolazione italiana e oltre quattro milioni di famiglie. L’età media dei clienti è di 47 anni e il livello di istruzione è basso: 37% licenza elementare, 43% media inferiore, 13% diploma, 7% laurea. Bussano alle porte dei santoni in pari misura donne e uomini, mentre il 5% degli «utenti dell’occulto» è minorenne. Per reclamizzare i loro servizi, guru e cartomanti non badano a spese in mezzi pubblicitari: radio, tv locali, quotidiani (3700 maghi), siti Web (500), Pagine Utili (400), Pagine Gialle (400), Mediavideo (230), Astra (200), Ebay (100). E proprio il sito di aste online rappresenta l’ultima frontiera per gli imbonitori che su Internet spacciano persino droghe allucinogene, come la «salvia divinorum», e piazzano al miglior offerente i loro prodotti miracolosi. «Ebay non controlla le aste destinate ai suoi 5 milioni di potenziali acquirenti e incassa le commissioni - denuncia Giovanni Panunzio, coordinatore nazionale del Telefono Antiplagio -. Parallelamente in Italia stanno arrivando migliaia di fantomatici medici, maman e guaritori che, approfittando dei confini-colabrodo e di norme inesistenti, mettono a repentaglio la salute e le risorse economiche delle vittime». A Frosinone due maghi hanno spillato 600 mila di euro ad un anziano per «togliere il maleficio». Tra le truffe-record, raggiri da 500 mila euro a Torino, 400 mila a Varese, 150 mila a Latina.

Con sempre più persone che corrono da loro per farsi scacciare il malocchio, i signori delle fatture e delle carte proliferano e si arricchiscono. L’offerta di consulti divinatori è sterminata (dai Ching ai tarocchi, dalla «voce interiore» alla «mappa dell’ignoto», dalla telepatia alla chiaroveggenza) per istruire 12 milioni di italiani su come debbono vivere, curarsi, innamorarsi. Previsioni personalizzate lette nelle stelle in base a segno zodiacale e ascendente, calcoli della numerologia e miti orientali. Un italiano su 8 si affida all’astrologia e, secondo gli studi scientifici presentati ieri dalla Società italiana di intervento sulle patologie compulsive (Siipac), sempre più persone sviluppano un’autentica dipendenza e arrivano a spendere cifre altissime. In alcuni casi, centinaia di migliaia di euro ogni anno. «Il giro di affari è in continua crescita - osserva lo psicologo Cesare Guerreschi, presidente della Siipac -. Dietro ci sono il ritorno in denaro per chi alimenta il fenomeno e una personalità fragile e insicura per chi si lascia abbindolare. Il controllo può diventare totale. Può essere economico, del pensiero, del linguaggio, dell’informazione e in alcuni casi dell’alimentazione, fino all’instaurarsi di una vera dipendenza». In questi giorni i pronostici dell’astrologo affollano edicole e talk show televisivi, trasformando il cambio d’anno in un periodo ad altissimo rischio per gli «oroscopo-dipendenti».

Nello svolgimento delle attività quotidiane, gli «schiavi delle stelle» si affidano agli influssi di costellazioni e pianeti fino a diventare preda di maghi e sensitivi. Sono adulti e anziani, in genere con livello culturale e reddito bassi. I «maniaci dell’oroscopo» (10%) la mattina non mettono piede fuori casa se non hanno letto la previsione che li riguarda, si comportano esattamente come consigliano le stelle, e la loro dipendenza raggiunge il picco record proprio in questo periodo, quando sono bombardati da suggerimenti sul nuovo anno. In Italia sono in aumento gli spazi televisivi concessi agli astrologi e le linee telefoniche a pagamento. All’insegna del razionale e della scientificità, il Comitato per il Controllo sul paranormale (Cicap) funge da punto di raccordo nazionale per le associazioni e i siti degli scettici e di quanti si occupano di indagare sull’occulto, smascherando rabdomanti, piegatori di cucchiai e sollevatori di tavolini. «Gli oroscopi sono sempre affermazioni vaghe ed ambigue - spiega Stefano Bagnasco, fisico all’Istituto nazionale di fisica nucleare e coordinatore del gruppo di studio sull’astrologia del Cicap -. Le previsioni sono per lo più così generiche da essere un po’ come le macchie del test psicologico di Rorschach: non rappresentano nulla, ma è la nostra psiche a dar loro un significato». Quando invece si mettono direttamente alla prova le affermazioni degli astrologi, il risultato è deludente. «Un recente studio di David Voas, dell’università di Manchester, ha preso in esame più di un milione di coppie e concluso che non esiste alcun rapporto tra i segni zodiacali e l’intesa amorosa», osserva Bagnasco. E il Cicap mette in palio un milione di euro per chi riesca a fornire prove della validità scientifica dell’astrologia nel prevedere il futuro.

GIACOMO GALEAZZI

mercoledì 17 giugno 2009

Bari, la "psicosetta" truffava i suoi seguaci

Denunciati il "maestro" e cinque suoi assistenti

BARI (11 ottobre) - Per tutti era il “maestro” e a lui si rivolgeva chi aveva malesseri fisici e spirituali, con la speranza di guarire. I servizi di Vito Carlo Moccia non erano, però, gratuiti, anzi venivano pagati un bel po'. La polizia ha scoperto le truffe di Moccia, a capo di una “psicosetta”, e ora il “maestro” è accusato di aver costituito un'associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo di una professione, della commissione in concorso dei reati di truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata e calunnia. Anche altri cinque seguaci che praticavano il suo metodo in altri parti d'Italia hanno ricevuto un avviso di garanzia e la sede a Bari dell'associazione “The sacred path”, centro operativo del gruppo, è stata sequestrata e sottoposta a perquisizioni.

Inoltre, sono stati oscurati i siti internet nei quali si pubblicizzava l'attività della setta. Il “metodo” di Vito Carlo Moccia, conosciuto come “Arkeon”, prendeva avvio da alcune tecniche ispirate alle filosofie orientali del Reiki, rielaborate in modo personale. In dieci anni è riuscito a raggruppare almeno diecimila adepti in tutta Italia, i quali per partecipare ai suoi seminari erano disposti a pagare da 300 fino a tremila euro. Una coppia del nord Italia ha confessato di aver sborsato 200 milioni di lire per cercare di risolvere la loro crisi matrimoniale.

Moccia, 55 anni, nato a Milano ma domiciliato a Noicattaro, in provincia di Bari, si spacciava per uno psicologo. Nei seminari, faceva fare agli iscritti alcuni esercizi terapeutici che avevano il potere di indurli ad accettare qualsiasi indicazione del maestro. I suoi allievi, completamente plagiati, erano disposti anche a travestirsi e ad andare a chiedere l'elemosina per strada. Durante una tecnica definita “no limits”, alcune vittime hanno dichiarato di aver subìto abusi sessuali. Secondo l'accusa, il gruppo riusciva a creare una dipendenza psicologica inducendo le vittime, che di solito erano persone fragili con problemi da risolvere, a partecipare in maniera costante ai seminari.

Le indagini, condotte dal sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bari, Francesco Bretone, e dal gip Vito Fanizzi, sono iniziate circa un anno fa, dopo che alcuni ex-seguaci hanno rivelato particolari della vicenda a trasmissioni televisive, come “Tutte le mattine” di Maurizio Costanzo e “Mi manda Raitre” di Andrea Vianello. Gli investigatori hanno scoperto che anche alcuni minorenni sono stati invitati ad assistere alle sedute e talvolta a prendere parte agli esercizi. I ragazzi sono stati ascoltati dalla polizia, alla presenza di uno psicologo. All'inchiesta hanno partecipato anche gli agenti della polizia postale e delle telecomunicazioni della Puglia e la Digos di Roma, Milano, Palermo, Latina, dove risiedono alcuni degli indagati. Finora i casi di truffa accertati sono una trentina, per un giro di affari di migliaia di euro.

Latina. Nel capoluogo pontino, nell'ambito dell'inchiesta del tribunale di Bari, sono state denunciate sei persone, tra le quali un libero professionista, P. S. 39enne, originario della Campania e da circa 10 anni residente a Latina. Nella sua abitazione la polizia ha sequestrato un computer e diversi documenti relativi alla contabilità dell'organizzazione. Ora, l'uomo e i complici sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, esercizio abusivo della professione medica e violenza privata

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=10877&sez=HOME_INITALIAa.

(articolo tratto dal Cesap perchè non più rintracciabile dall'archivio di rete del messaggero)

domenica 14 giugno 2009

Così una setta riesce a plagiare

Tecniche di plagio

Come una setta riesce a plagiare un individuo, quali tecniche usa per fare proselitismo, quali sono gli effetti sulla psicologia di un individuo: quella che segue è una breve guida alle tecniche di "seduzione" usate da culti e sette, redatta dal "Cult Awareness Network", un'organizzazione non profit statunitense il cui scopo è proprio quello di far conoscere i rischi che si corrono affidandosi senza precauzioni a guru e santoni senza scrupoli.

Chi è vulnerabile?Tutti. Nessuno può ritenersi "immune". Anzi, spesso proprio quelli che si ritengono molto forti o troppo intelligenti per cascarci sono tra i primi a cadere in trappola.

Quando?Soprattutto durante i momenti di transizione, di qualunque tipo. Per esempio, nel primo anno in cui si va a vivere da soli dopo aver lasciato la casa dei genitori; quando si cambia o si perde un lavoro; di fronte ad una improvvisa malattia, propria o dei propri cari; durante l'adolescenza o nei primi anni di invecchiamento; in un periodo di profondo cambiamento di stile di vita, o quando si cambia residenza; nei momenti di solitudine, quando si è lontani da amici e parenti.

Dove?Praticamente dovunque. Ma le situazioni più a rischio sono proprio quelle in cui ci si trova nel tentativo di trovare o ritrovare il proprio equilibrio. Per esempio durante corsi di training autogeno, seminari sullo stress o sulle tecniche di autocontrollo, in organizzazioni religiose non tradizionali. E' proprio in queste occasioni che i "reclutatori" delle sette cercano più attivamente di fare proseliti, trovando spesso terreno fertile.

Da chi?Molto difficile riconoscere un reclutatore. In genere è una persona che ha la capacità di capire ciò che la persona che ha di fronte desidera sentirsi dire, stuzzicando il suo orgoglio o il suo bisogno d'affetto. E quando ci si accorge che è solo un trucco, spesso è troppo tardi. Attenzione quindi quando vi capita di pensare che l'uomo o la donna con cui state parlando è "la più amichevole che avete mai incontrato" o "è interessato esattamente a tutto ciò che a voi interessa", pensa che voi "siete meravigliosi". Attenzione anche alle persone che pretendono di avere una risposta a ogni domanda.


Le principali tecniche di plagio


1) Il "Love bombing": il "bombardamento d'amore è forse la tecnica più usata, e quella che ha gli effetti più durevoli. Il neofita viene letteralmente circondato d'amore dagli aderenti alla setta, che lo mettono al centro del loro interesse, lo "coccolano", lo riempiono d'attenzione. In una seconda fase due o tre persone si dedicano esclusivamente a lui. Cercano di eliminare ogni suo dubbio, e rafforzano il suo desiderio di appartenenza al gruppo, coinvolgendolo in giochi e canti;

2) Isolamento: la persona viene separata dalla sua famiglia, gli viene reso impossibile con ogni scusa (telefoni guasti, strade interrotte) il contatto con persone esterne. Si crea l'incapacità a verificare le informazioni che vengono fornite, rendendo accessibile un'unica realtà, quella del gruppo;

3) Ripetitività: con la scusa di favorire la meditazione si induce il neofita a ripetere ossessivamente le stesse parole, cantare le stesse strofe o svolgere di continuo un'attività. In questo modo si induce artificialmente uno stato di alta suggestionabilità;

4) Privazione del sonno: tecnica spesso associata alla precedente e viene incoraggiata motivandola come necessaria per non interrompere lo stato di concentrazione raggiunto. In questo modo si indebolisce il fisico, rendendo ancora più vulnerabile l'individuo. Allo stesso scopo si usa una alimentazione inadeguata.


Queste tecniche le ho riscontrate anche in arkeon ..sopratutto il love bombing!!
Quando arrivava una nuova persona veniva letteralmente bombardata di complimenti per fare in modo che rimanesse lusingata e legata al gruppo. Non veniva espressaente detto ...,ma la tecnica usata era questa e la si imparava dai frequentanti più anziani

Love bombing


Da una inchiesta di Caterina Boschetti, per la regia di Eddi Bisulli
Il Love Bombing è la tecnica di “bombardamento d’amore” impiegata in tutti i movimenti
religiosi distruttivi e non, tuttora riconosciuta in ambito clinico. Gli adepti di setta, infatti,
entrano a far parte di un gruppo religioso o pseudo religioso a seguito di un
“adescamento” preciso e sottile, fatto di affetto, fiducia e sostegno ricevuto dai membri che
ne fanno parte nonché, ovviamente, dal guru, santone o leader carismatico a capo della
setta.
Questo documentario, nato a seguito di una inchiesta giornalistica di Caterina Boschetti,
sfociata nel volume “Il libro nero delle sette in Italia” (Newton Compton editori), affronta il
dramma di migliaia di famiglie italiane che si vedono ripudiate dai figli, dai padri, dalle
madri e dai coniugi neofiti di culti abusanti, tanto da perdere spesso e per anni i contatti
con i propri cari.
Partendo dalla storia di un giovane di Rimini, da sette anni in un gruppo sincretico, lo
spettatore entrerà nel mondo sconosciuto delle sette, che portano non solo allo
sfaldamento della famiglia, nucleo fondante della società, ma soprattutto alla
manipolazione psicologica di tantissimi individui. Il video, voluto con forza dalle
associazioni di volontariato che da anni informano sul fenomeno settario l’opinione
pubblica, nonché istituzioni, organi di polizia e forze dell’ordine, è un grido d’allarme contro
una piaga sociale che lede i diritti anche giuridici dell’uomo in maniera sotterranea ma
capillare, con il tacito consenso di realtà insospettabili.


sabato 13 giugno 2009

L'arte d'influire sugli altri



L'arte d'influire sugli altri. Le molle nascoste nelle relazioni interpersonali con colleghi, superiori, dipendenti, fornitori, clienti
di Chalvin Dominique


Questo libro presenta le tecniche corrette d'influenzamento e le manipolazioni più frequenti nelle relazioni di lavoro tra colleghi, con i dipendenti, con i superiori, i fornitori, i clienti. Descrive anche le otto manipolazioni che sono alla base di tutte le altre e le loro circa cinquanta variazioni possibili. Per ciascun caso esaminato, Dominique Chavlin spiega gli aspetti che ne costituiscono la capacità d'influenzare e presenta le modalità d'uso pratiche e specifiche utilizzate dal manipolatore: ognuno potrà riconoscerle più agevolmente, in modo da potersi difendere meglio.

- Come prendere coscienza del nostro vero comportamento quando comunichiamo?
- Come renderci conto delle vere intenzioni dei nostri interlocutori?

Questo libro fornisce le risposte a queste domande e presenta le tecniche corrette d'influenzamento e le manipolazioni
più frequenti nelle relazioni di lavoro nelle relazioni tra colleghi, con i dipendenti, con i superiori, i fornitori, i clienti (oltre
alle applicazioni che se ne possono facilmente dedurre nella vita privata). Descrive anche le 8 manipolazioni
fondamentali che sono alla base di tutte le altre e le loro circa 50 variazioni possibili.
Per ciascun caso esaminato, Dominique Chalvin spiega gli aspetti che ne costituiscono la capacità d'influenzare e
presenta le modalità d'uso pratiche e specifiche utilizzate dal manipolatore: ognuno potrà riconoscerle più agevolmente, in
modo da potersi difendere meglio.
Indica anche come sia possibile farne un buon uso, onesto e a beneficio di tutti, precisandone le condizioni pratiche
d'applicabilità.
Quest'opera di Dominique Chalvin, quindi, vi consentirà di acquisire la grammatica e il vocabolario della manipolazione, in
modo da poterne parlare il linguaggio. Sarete così in grado di sviluppare una strategia di comunicazione e di relazione
per ottenere più facilmente dagli altri quanto corrisponde alle vostre aspettative. A voi la decisione del buon uso , come
suggerisce l'autore nel fornire i mezzi per difendersi dagli usi non corretti .
Dominique Chalvin è psicologo e sociologo presso l'Università della Sorbona, a Parigi. Ha creato e diretto il dipartimento
di Management delle risorse umane del gruppo internazionale CEGOS. Attualmente opera come consulente
indipendente e conduce numerosi seminari sulla gestione delle persone e dei gruppi, sulla comunicazione e sulle
relazioni e l'efficacia individuale. È autore di libri di successo, tra cui, da noi pubblicati, L'analisi transazionale. Guida
pratica per dirigenti, quadri intermedi, professional e tecnici (3a ed.) e Sfrutta tutto il tuo cervello! Trucchi, esercizi e test
per liberare tutte le potenzialità mentali (2a ed.).


Indice:

Parte I.

Conoscenza del problema
Introduzione
L'uso corretto della manipolazione
(I modi di praticare la manipolazione...; Quello che si dice della manipolazione; Parliamone in un modo diverso: la maninfluenza; Il buon uso della maninfluenza; Conclusione)
Il desiderio di preservazione
(La forza della perserveranza; L'arte di provocare l'effetto della perseveranza; L'arte di sviluppare l'effetto della perseveranza; L'uso corretto dell'effetto di persistenza)
Le situazioni propizie e lo scambio reciproco
(Creare e utilizzare situazioni propizie; L'uso efficace delle situazioni propizie; Attivare il meccanismo dello scambio reciproco; L'uso corretto dello scambio reciproco)
Il bisogno di sicurezza e la paura dell'esclusione
(Sfruttare il bisogno di sicurezza: la forza dell'esperto; L'uso corretto dell'effetto esperto; Saper giocare sulla paura dell'esclusione dell'effetto armonia; L'uso corretto dell'effetto armonia)
Il gusto dell'eccezionale e il confronto irresistibile
(Saper sfruttare il gusto dell'eccezionale; Il buon senso dell'effetto eccezionale; Sfruttare lo choc del confronto: tutto è relativo; Il buon uso dell'effetto confronto)
La tentazione dell'innocenza
(Le fonti della forza manipolatrice della tentazione dell'innocenza; Come comportarsi per manipolare: istruzioni per l'uso; Il buon uso della tentazione dell'innocenza)
Conclusione

Parte II.

Applicazioni pratiche: Esercizi
L'uso corretto della manipolazione
(Autodiagnostica: siete un manipolatore nel senso abituale del termine?; Un buon metodo per sviluppare l'uso corretto della manipolazione)
Il desiderio di perseveranza
(Autodiagnostica: utilizzare il desiderio di continuità per ottenere dagli altri quello che desiderate?; Uso del questionario di autodiagnostica "Utilizzo questa manipolazione?"; L'uso corretto del desiderio di continuità; Personalizzazione e appropriazione)
Le situazioni propizie e lo scambio reciproco
(Creare e utilizzare situazioni propizie; Attivare il meccanismo dello scambio reciproco; Applicazione del questionario di autodiagnostica)
Il bisogno di sicurezza e la paura dell'esclusione
(Il bisogno di sicurezza: l'effetto esperto; La paura dell'esclusione: l'effetto armonia)
Il gusto dell'eccezionale e il confronto irresistibile
(Sfruttare l'attrazione per l'eccezione; Giocare sullo choc del confronto: tutto è relativo)
La tentazione dell'innocenza
(Mettere in gioco il sistema dei valori; Autodiagnostica sull'uso della tentazione dell'innocenza)
Spiegazione degli esercizi
Allegati
(Piano di autoformazione; Programma di una sessione di formazione di tre giorni)
Glossario
Bibliografia.



http://www.francoangeli.it

Maria Pia Gardini: Così sono uscita da Scientology

Entrata nell´organizzazione di Hubbard per aiutare la figlia tossica, «fa carriera» versando cifre sempre più alte; oggi fa parte di un´associazione contro le sette.
Tutto cominciò con una sau­na: «Ma sì - mi dissi - che male mi può fare?». Puccy - al secolo Maria Pia Gardini, cu­gina dell´imprenditore Raul reso celebre negli anni Novanta da u­na storia di tangenti - ha impie­gato anni e dilapidato un capita­le per accorgersi che un pro­gramma di purificazione non è af­fatto innocuo se è Scientology ad organizzarlo, promuoverlo e ven­derlo a caro prezzo.
Cosa si nasconde dietro al vapo­re? Una volta agganciata la ricca, colta, professionalmente realiz­zata Maria Pia, Scientology non la molla più: l´esca appesa all´amo è la figlia Federica, e tramite lei avviene il contatto tra la Gardini e la pseudo-chiesa di Ron Hub­bard. Per farla finita con l´eroina, nella primavera del 1983 la venti­duenne Federica entra volonta­riamente in uno dei centri Nar­conon, strutture di disintossica­zione e riabilitazione per tossico­dipendenti legate a Scientology.
Dopo otto mesi Federica esce dal centro di Pordenone: non si dro­ga più ma ha sviluppato un´altra dipendenza. «Mamma - dice a Maria Pia nell´ottobre dell´84 - vo­glio entrare in Scientology».
L´anno successivo, dopo aver pro­seguito il percorso nel movimen­to in Italia e in Danimarca, per convincerla a finanziare anche il trasferimento negli States, Fede­rica si rivolgerà alla madre dicen­do: «Se non entri anche tu sarò costretta a disconnettere da te». Che nel gergo scientologista si­gnifica: dovrò tagliare i rapporti con chi è ostile nei confronti del movimento.
Va da sé che Maria Pia cede e - come racconta in I miei anni in Scientology, un libro-colloquio con Alberto Laggia (Edizioni Pao­line, pp. 147, euro 14) - comincia a propria volta a frequentare i proseliti di Hubbard. Il primo pas­so è la sessione di auditing. Di co­sa si tratta? «È un pacchetto di 12 ore e mezza di ascolto affidato a un auditor, una persona - rac­conta la Gardini nel libro - che sta seduta di fronte a te e ti aiuta a raccontarti».
Nulla di diverso da quello che si fa in una normale seduta di psi­coterapia (peraltro duramente av­versata da Scientology), salvo sco­prire - per niente a buon merca­to - di aver da raccontare ben più di quanto si immagini: «Nelle suc­cessive sessioni di auditing - si legge nel libro - vengo indotta ad andare indietro nel tempo fino al­le mie vite passate».
Altre sorprese attendono Puccy quando comincia la scalata agli otto livelli di OT, che nell´astruso linguaggio scientologista sta per
operathing thetan, colui che rag­giunge lo stato di completa libertà spirituale. Il meccanismo del­l´Organizzazione è in marcia. Ma­ria Pia sborsa cifre sempre più considerevoli di denaro per pa­gare i corsi, i materiali e i sog­giorni in Italia, Danimarca e Sta­ti Uniti: diventerà una delle più brillanti e stimate auditor della chiesa di Hubbard, insignita nel 1988 e nel 1990 del titolo - presti­gioso in seno alla setta - di mi­glior auditor del pianeta. Som­mando le cosiddette «libere do­nazioni », dalle tasche di Puccy fi­niscono nelle casse di Scientology almeno un milione e ottocento­mila dollari. Nel frattempo, però, Federica è morta di Aids e Maria Pia ha a­perto gli occhi: nel 1994 inizia u­na battaglia giudiziaria per riave­re indietro i suoi soldi, riuscendo a recuperare meno di un terzo. Oggi fa parte dell´Associazione per la ricerca e l´informazione sulle sette (Aris) Toscana: «Qualche buon motivo per entrare in Scien­tology - è la conclusione del libro - ci sarà sempre ma saranno co­munque troppo pochi rispetto a quelli che ho trovato per uscire».

I MIEI ANNI IN SCIENTOLOGY


Quella di “Puccy”, Maria Pia Gardini, è la storia allucinante di una donna proveniente da una ricchissima famiglia ravennate (è cugina di Raul Gardini) che un giorno decise di frequentare uno corso di Scientology, la chiesa fondata da Ron Hubbard. Da allora la sua vita si sarebbe trasformata in un inferno.
Tutto comincia a metà degli anni ‘80 quando Maria Pia, prostrata dal lutto per la morte del padre, sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua esistenza. La sua unica figlia, tossicodipendente entrata in una comunità Narconon, le propone di partecipare a un ciclo di saune purificatrici organizzate dalla stesso movimento.
Senza quasi accorgersene la donna si fa risucchiare dal vorticoso meccanismo dell’organizzazione, fatto di gradini d’ascesi raggiungibili solo con l’acquisto di corsi sempre più costosi (da un paio a decine di milioni di lire) da effettuarsi in Italia, in Danimarca e negli Stati Uniti. Prima dell’uscita dal movimento, avvenuta nel 1994 dopo tre anni di tentativi, Puccy, donna colta che parla correntemente tre lingue, ha scalato i massimi livelli della tecnica scientologica (ha raggiunto il livello OT VIII), divenendo un alto funzionario del movimento in seno alla Sea Organization e uno dei più brillanti e apprezzati “auditor” (confessore) della chiesa, a tal punto da ottenere nel 1988 e nel 1990 il riconoscimento di Scientology quale miglior “auditor” del mondo.
In questo libro-confessione, Gardini racconta al giornalista Alberto Laggia cos’ha subito nel periodo in cui è rimasta nella chiesa dei divi di Hollywood, i retroscena di un’organizzazione conosciuta da “dirigente”, e la lotta giudiziaria iniziata anni fa per riavere i suoi denari. Una cronaca che sembra un film.
Anno di pubblicazione: 2008

I falsi professionisti e i veri imbroglioni

In questi ultimi giorni è scoppiato un caso che sarebbe dovuto scoppiare già da molto e da facente parte della categoria
degli psicologi e difensori della scienza come strumento di conoscenza non potevo esimimermi dal non trattare
l’argomento delle psico-sette o «movimenti di sviluppo del potenziale umano», come loro si fanno chiamare.
Quando si parla di sette è inevitabile pensare a Satana e ai suoi sedicenti adepti, tristemente noti alle cronache di questi
anni. Eppure il satanismo rappresenta solo un piccolo frammento di questo sfaccettato mondo, che include nuovi culti,
comunità spirituali, movimenti religiosi, magici o new age.
Questo fenomeno ancora poco conosciuto ha portato, in questi ultimi giorni dopo anni di indagini, allo sgominamento
dell’associazione del maestro Reiki Vito Carlo Moccia, “The sacred path”.
Un percorso di ricerca interiore attraverso la guida di un maestro, terapie di gruppo per liberarsi dalle emozioni represse,
per combattere le malattie, un cammino nei territori dell’anima attraverso particolari rituali, tra incensi, tamburi, urla e
pianti. Questo promuove la sua associazione attraverso il metodo da lui stesso elaborato e chiamato Arkeon.
Ma di cosa si tratta esattamente? Una specie di setta? Una pseudo terapia di gruppo per liberare la psiche? Arkeon
sembra un metodo per esaltare l’emotività delle persone, per liberarli da traumi subiti.
Unendo insieme il metodo reiki e trattamenti di pressione psicologica, il maestro scavava nell’interiorità delle persone e le
convinceva a sfogare le emozioni represse, ad urlare la propria rabbia di fronte a tutti, a mettere in discussione la propria
vita ed i propri rapporti affettivi e familiari. Tutto a pagamento, ovviamente: il primo incontro sarebbe costato 260 euro,
ma i seminari successivi, cosiddetti intensivi, arrivavano fino a 1.200 Euro.
In questo caso, il maestro, spacciandosi per psicologo psicoterapeuta e manipolando a proprio uso e consumo qualche
rudimento di psicologia (ma anche tecniche più o meno esoteriche) avrebbe indotto pazienti nel creare in loro false
memorie contenenti storie di abusi sessuali in età precoce e gli avrebbe indotti a rivivere questi momenti nel presente a
scopo terapeutico per cancellare il presunto trauma. Se ciò sia accaduto realmente spetterà agli inquirenti determinarlo. Ma
vediamo più in dettaglio come agiscono queste psicosette.
Questi falsi psicoterapeuti, come spiega la dottoressa Lorita Tinelli, presidente del Cesap (Centro studi sugli Abusi
Psicologici) “rileggono i problemi, delle persone che si sono rivolte al gruppo per qualche disagio, sempre e solo come
conseguenza di traumi inflitti da altri; è un modo per creare conflitti e affievolire i legami affettivi. La fantasiosa
ricostruzione del passato arriva a convincere il nuovo affiliato di aver subito torti e persino abusi da un genitore portando
l’adepto a prendere le distanze dalla famiglia”.
Già da molti anni si è a conoscenza di come sia devastante l’azione di queste psicosette che “sfruttano sistemi scientifici
per aggirare le difese psichiche delle persone inducendole ad atteggiamenti acritici e obbedienza cieca”(dal rapporto del
Dipartimento di Pubblica Sicurezza del 1998 a riguardo).
Negli ultimi decenni, in tutto il mondo occidentale si è assistito al proliferare di simili piccoli gruppi o vere e proprie
comunità organizzate inspirate a forme di religiosità nuove, esotiche e comunque alternative rispetto alle confessioni
tradizionali, oppure a dottrine di tipo magico.
Anche in Italia, nazione poco avvezza per tradizione storica al pluralismo religioso, risultano essersi moltiplicate, con
imprevedibile rapidità, forme associative - più o meno strutturate - dedite a culti di vario tipo o asseritamente depositarie di
conoscenze segrete e verità universali.
Tra le psicosette possiamo certamente annoverare le organizzazioni lacaniane (cartels) o quelle kleiniane, ma anche i
cosiddetti “fagiolini”: psicosetta con adepti in tutta Italia, reichiani omeopatici e diverse scuole che propongono una
formazione psicoterapeutica, non ché la ormai famosa e discussa Scientology che vanta adepti del calibro di Tom
Cruise.
Vengono quindi chiamate psicosette tutti quei centri che propongono una terapia, una psicoterapia o una formazione che
non sono accettate o sono denunciate come “pseudo-scientifiche” dalle scienze “ufficiali” e che sottopongono i partecipanti
a forme di pressione psicologica più forte del consueto.
Di fatto, una notevole pressione psicologica è diventata una
componente essenziale di certe forme di terapia e di formazione dove si sente chiaramente l’influenza di esponenti come
Werner Erhard, Gurdjieff e Osho Rajneesh.
Spesso, comincia tutto con un corso o con la proposta di una terapia condotta da personale privo di credenziali
scientifiche, privo di percorso formativo idoneo ad esercitare psicoterapia, privo di titolo adeguato insomma.
Recenti studi sociologici hanno individuato le strategie d’azione della psicosetta che metterebbe in atto tecniche di
brainwashing (lavaggio del cervello) standardizzate. La fretta di giungere a risultati vistosi, il sovradosaggio delle “terapie”,
l’eccesso di autostima, la deresponsabilizzazione, un certo inaridimento affettivo e la dipendenza dal gruppo sono
elementi che concorrono a costruire un quadro allarmante della situazione psico-sociale in cui viene a trovarsi l’adepto.
«Un’altra caratteristica delle sette è l’utilizzo di un vero e proprio lessico» spiega Mario Di Fiorino, primario di Psichiatria
all’ospedale di Viareggio e studioso del condizionamento mentale. «Un vocabolario fatto di espressioni che creano un
senso di solidarietà (”Qui con noi sei fuori dallo spazio del giudizio”) o di complicità che esclude quelli che stanno fuori (”Gli
altri non possono capire”).
«Ma il gergo del gruppo», continua Di Fiorino (ha scritto “L’illusione comunitaria” (Moretti &
Vitali), un classico della letteratura scientifica sul tema), «tiene lontane anche tutte quelle parole che esprimono dubbio,
per ridurre il senso critico e condizionare mentalmente il nuovo adepto».
All’occhio inesperto appaiono come gruppi di crescita personale, guidati da un maestro o guru. «Si presentano come
circoli culturali, associazioni e persino scuole di formazione»» osserva Raffaella Di Marzio, psicologa esperta di sette e
membro della Società italiana di psicologia della religione (www.dimarzio.it).
Come non cadere in queste trappole quindi? «Informandosi, scegliendo corsi e seminari consigliati da fonti attendibili:
riviste accreditate, siti noti e specializzati, associazioni riconosciute» consiglia la Di Marzio.
Un problema che emerge da questo sistema complesso va oltre le implicazioni dannose e va a toccare inevitabilmente la
complessità delle relazioni terapeutiche tra psicoterapeuta-paziente e la necessità di strutturare confini chiari per evitare atti
impropri di manipolazione di potere e sfruttamento. “La prevenzione passa tramite l’informazione culturale e la
supervisione etica necessaria per risolvere i dilemmi degli operatori e tutelari i fruitori dei servizi clinici” (da “Sesso, soldi e
terapia” di Edoardo Giusti e Paola Crimini).
Potrei riempire i prossimi dieci numeri di questa pubblicazione nell’ esporre le implicazioni, i costrutti teorici e gli effetti
devastanti dal punto di vista psicologico e medico che codesti gruppi provocano, ma mi limito a consigliare a fine articolo
qualche testo che affronta il tema dell’abuso psicologico e a sostenere che prima di imbattersi in percorsi formativi,
esperienze di gruppo che esaltano un qualche tipo di terapia, è bene verificare il percorso formativo ed il titolo posseduto
dai responsabili nonché il riconoscimento scientifico di tali attività che, aventi scopi apparentemente benevoli, potrebbero
rivelarsi una prigione per la mente.

Bibliografia:

www.cesap.net (Centro Studi sugli Abusi Psicologici)
Alberto Laggia e Maria Pia Gardini, “I miei anni a Scientology” Editore Paoline
Francesco Barresi “Sette religiose criminali. Dal satanismo ai culti distruttivi” Editore EdUP
Caterina Boschetti “Il libro nero delle sette in Italia” Editore Newton
Edoardo Giusti e Paola Crimini “Sesso, soldi e terapia” Editore Armando
Margaret T.Singer e Janja Lalich “Psicoterapie folli” Editore Erckson
Jean-Marie Abgrall “I ciarlatani della salute” Editori Riuniti
Matteo Rampim “Tecniche di controllo mentale” Aurelia Edizioni
Chalvin Dominique “L’arte di influire sugli altri” Collana: Formazione permanente
Ott 2nd, 2007 | Di Jacopo Giovanni Romani

venerdì 12 giugno 2009

Salute Mentale Aris risponde a 'Psichiatria senza ritorno'

Firenze - Pubblichiamo un intervento dell'associazione Aris Toscana, che scrive in risposta al comunicato stampa apparso su questo giornale il 5 giugno scorso. "Spettabile redazione di VolontariatOggi.info, riceviamo con piacere da anni le vostre news. Abbiamo notato - scrive l'associaizone - tra le tante questa notizia: 'Psichiatria, un viaggio senza ritorno' del CCDU. Vi informiamo che andando direttamente sul sito del CCDU, si dichiarano emanazione diretta di Scientology".

"Amaramente - prosegue la nota - constatiamo che basta dare un nome rassicurante come 'Comitato per i diritti umani del cittadino', e utilizzare argomenti come droga, bambini iperattivi e psichiatria, per carpire la fiducia delle persone, delle istituzioni e di giornali del volontariato che veicolano, vogliamo sperare inconsapevolmente, le loro iniziative. Ci chiediamo se la Provincia di Trento e i consiglieri provinciali sono stati informati dal CCDU della loro affiliazione a Scientology. Anche noi di Aris Toscana siamo un'associazione di volontariato, una onlus, e facciamo opera d'informazione sui pericoli di certe organizzazioni che attraverso nomi rassicuranti e ideali che tutti possono condividere tentano d'infiltrarsi e accreditarsi presso le istituzioni e presso il mondo del volontariato attraverso gruppi di facciata. Vi segnaliamo a questo proposito il libro 'I miei anni in Scientology', di Maria Pia Gardini (ed. Paoline) che parla giusto del Narconon, altro gruppo di facciata scientologyst che si dovrebbe occupare del recupero dei tossicodipendenti. Per approfondire la questione segnaliamo tre link (uno, due e tre). Per concludere, una citazione: 'Dispone della libertà degli uomini solo chi ne acquieta la coscienza' (da 'La leggenda del grande inquisitore' di Dostoevskij".

UNITI CONTRO LE SETTE

IL CONVEGNO DEI CENTRI EUROPEI DI RICERCA SUL FENOMENO
L’allarme è diffuso in tutto il continente: i movimenti settari sono in grande crescita, dalla Francia fino alla Russia. E
conquistano sempre più adepti al loro "credo".
«Era difficile chiedere anche solo una mela a mio padre, perché ero un "impuro", un "alieno". Importava soltanto l’attesa
della distruzione finale, perché presto sarebbe terminato tutto. E così la distruzione ha riempito tutta la mia adolescenza.
Dovevo solo meditare. Non c’era bisogno di andare all’università, avere amici, una fidanzata. Non potevo fare nulla se non
meditare, nemmeno andare in bagno, se non chiedendo permesso a mio padre. La mia infanzia e giovinezza sono stati
un vero inferno».
È la testimonianza di un giovane scozzese, figlio di un adepto aderente a un gruppo di tecniche di meditazione orientale,
stile raja yoga. Una delle voci dei fuoriusciti da nuovi culti e movimenti pseudoreligiosi che è risuonata al convegno del
Fecris – la Federazione europea dei centri di ricerca e informazione sul settarismo (Ong con status di partecipante al
Consiglio d’Europa) – che si è tenuto a Pisa il 12 aprile scorso sul tema "La responsabilità dello Stato per la protezione dei
cittadini contro le sètte distruttive", nel corso del quale si sono incontrati i rappresentanti di 21 Paesi europei, Canada e
Usa.
Che il fenomeno sia sempre più aggressivo e diffuso nel nostro continente è fatto noto. La Fecris è nata per dare aiuto
alle vittime di questi movimenti. Ma che si fa per prevenire le cosiddette "derive settarie", cioè quei comportamenti lesivi
dei diritti fondamentali della persona che a volte subisce chi, incautamente, è diventato adepto di certi culti? Le risposte
dei singoli Governi non sono le stesse.
Le conseguenze sulla famiglia
«In Francia, dopo tre rapporti parlamentari in 10 anni, si è deciso che non si può definire in modo preciso cosa sia una
setta, e d’altra parte questi movimenti spesso sfuggono a qualsiasi definizione. Si preferisce intervenire laddove si
verificano certi comportamenti a rischio, come l’abbandono improvviso di un membro della famiglia, una separazione, una
crisi economica», afferma Catherine Katz, magistrato, segretaria generale della Miviludes (missione interministeriale
francese di vigilanza e lotta contro le derive settarie). Secondo un recente rapporto dell’organismo, i francesi coinvolti in
gruppi satanici sono 25 mila, mentre si moltiplicano gli episodi di profanazioni di cimiteri e chiese.
Dalla metà degli anni ’90, dopo i fatti tristemente famosi che coinvolsero l’Ordine del Tempio Solare (16 seguaci della setta
furono trovati uccisi o suicidati, tra cui un neonato e due bambini), come in Francia, anche in Belgio le sètte sono
diventate un problema.
«Così nel 1998 si istituì per la prima volta una commissione parlamentare d’inchiesta che fece aprire un centro
d’informazione sulle organizzazioni settarie nocive. Nel rapporto della commissione nel ’98 si segnalavano 249 gruppi
censiti; 10 anni dopo i gruppi sono diventati 509, in un Paese di 10 milioni d’abitanti», dichiara allarmato il deputato
federale socialdemocratico André Frederic. «Anche noi seguiamo la linea francese: non si è contro i movimenti religiosi
o i nuovi culti, ma contro i comportamenti settari che creano disastri a livello sociale, distruzione di vincoli familiari,
conflitti relativi all’affido dei figli, esercizio illegale della pratica medica. La battaglia, però, non è facile, perché si ha spesso
a che fare con società-schermo che celano la vera identità dei gruppi. Bisogna, poi, fermare il flusso di denaro, ricavato
dalle offerte raccolte dai seguaci, che scompare nei tanti paradisi fiscali esistenti».
Frederic è uno dei promotori di una proposta di legge diretta a incriminare la manipolazione mentale delle persone e
l’abuso della situazione di debolezza. Quello che in Italia si chiama "plagio" ma che, come figura di reato, è stato abolito
nell’81 con l’abrogazione dell’articolo 603 del nostro Codice penale.
«Ma questa lacuna ha spinto plagianti e manipolatori a continuare impunemente nelle condotte perverse e illecite»,
denuncia l’avvocato Emanuele Nacci, costituzionalista dell’Università di Bari, membro del Gris, Gruppo cattolico di ricerca e
informazione socioreligiosa. Contro gli effetti manipolanti delle condotte settarie il giurista ha avanzato una proposta
legislativa che si basa sull’assimilabilità delle condotte plagianti alla riduzione in condizioni di schiavitù prevista dal Codice
penale all’articolo 600. Nel frattempo, per far fronte all’aumento delle vittime dei comportamenti settari, la Polizia di Stato
alla fine del 2006 ha istituito la Sas (Squadra antisètte), una task force specializzata, di 15 tra agenti di polizia, analisti,investigatori e psicologi.

In diffusione nei Paesi dell’Est
L’operazione più eclatante è stata portata a termine dalla Sas nell’ottobre del 2007, quando sono stati denunciati sei
componenti di una presunta "psicosetta" denominata Arkeon con sede a Bari e operante in tutta Italia da 10 anni. Il
leader del gruppo, che organizzava seminari a pagamento, e altre cinque persone sono stati raggiunti da avviso di
garanzia con le accuse di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione, truffa, violenza
privata e sessuale.
Torniamo all’estero: nella vicina Croazia, denuncia Branka Dujmic, insegnante belga-croata fondatrice del Cisk, il primo
centro di informazione sulle sètte e culti di quel Paese, sono già stati censiti 80 gruppi settari e nel 2007 sono stati
accertati 19 suicidi legati a gruppi satanici. I Paesi dell’Est stanno rapidamente adeguandosi alle tendenze occidentali.
Dopo il collasso dell’Unione sovietica, secondo gli studiosi, in Russia sarebbero sorti 700 nuovi culti con 600-800 mila
seguaci.
Alexandr Dvorkin
Un altro movimento spirituale del tipo new age assai popolare in Russia, ma non solo, è quello di Anastasia, fondato
dall’imprenditore russo Vladimir Megre. «Gli adepti credono all’esistenza di una donna mitica con poteri soprannaturali,
che vive nella taiga e comunica attraverso il leader Megre, il quale ha già scritto nove libri su di lei. Costui, che dice d’aver
avuto due figli da Anastasia, convince i seguaci a vendere gli appartamenti e trasferirsi in villaggi con un pezzo di terra
da coltivare».
I neopentecostali sono il culto più numeroso (300 mila adepti), più organizzato e influente. Molti sono pure i Testimoni di
Geova: 147 mila. «Anche Scientology è forte», conclude Dvorkin, «ma l’opinione pubblica nei loro riguardi è già molto
cambiata. Di recente hanno aperto una nuova Org proprio accanto all’università di studi tecnologici più prestigiosa di
Mosca. Ebbene, un migliaio di studenti due mesi fa è andato a manifestare davanti alla loro sede, scandendo slogan
tipo: "Non vogliamo culti, vogliamo studiare"». Un messaggio davvero poco esoterico.
Alberto Laggia
SCIENTOLOGY, NUOVI PROBLEMI IN BELGIO
Ancora guai giudiziari per Scientology. La procura federale belga ha reso noto nei giorni scorsi che la polizia ha
perquisito e messo sotto sequestro la sede di Bruxelles dell’organizzazione, rinviando i responsabili a giudizio per falso e
truffa. La denuncia sarebbe partita dall’Ufficio regionale per l’impiego di Bruxelles. Tra un anno si dovrebbe celebrare il
processo.
Non è la prima volta che il controverso movimento americano, che annovera tra i suoi seguaci l’attore Tom Cruise, finisce
sotto la lente della magistratura e dei Governi dei Paesi dove è presente. Risale allo scorso dicembre la notizia che i
ministri degli Interni dei land tedeschi hanno dichiarato "incostituzionale" Scientology, aprendo la strada alla messa al
bando dell’organizzazione.
Finora il Governo tedesco ha permesso al movimento di essere presente come semplice organizzazione e non come
vero e proprio culto. Il ministro degli Interni federale Wolfgang Schaeuble ha affermato di «non considerare Scientology
un’organizzazione compatibile con la Costituzione».A.L.ITALIA: "PSICOSÈTTE" E GRUPPI SATANICI
Le "psicosètte"? Se le riconosci le eviti. Ma se non le conosci? «Sappiamo di corsi promossi da gruppi simili
sponsorizzati addirittura dal ministero della Salute; abbiamo una casistica enorme di professionisti, imprenditori e
persone provenienti da ceti sociali medio-alti, accalappiati e raggirati da seminari che promettono soluzioni rapide di un
problema psicologico, o il miglioramento delle capacità intellettive, o avanzamenti di carriera».
Dall’osservatorio del Telefono verde antisètte (800/22.88.66) dell’associazione Comunità papa Giovanni XXIII, voluto da
don Oreste Benzi nel 2002, si lancia l’allarme: dai 1.800 casi seguìti dal servizio emerge che il fenomeno delle sètte è
sempre più dilagante in Italia.
«Banalizzarlo significa rischiare che i giovani vi restino sempre più invischiati, esagerarlo significa vedere il demonio
dappertutto», esordisce don Aldo Buonaiuto, responsabile del servizio. «Spesso ci troviamo di fronte a gruppi settari che
si autodefiniscono movimenti religiosi ma nulla hanno a che fare col sacro e la religione, bensì usano il linguaggio
religioso e i contesti sacrali per ottenere altri scopi, che spesso sono illeciti».
Don Buonaiuto distingue nettamente due tipi di sètte: quelle sataniche e le "psicosètte". «Queste ultime adoperano molto
la manipolazione mentale; e l’adescamento avviene spesso con vere e proprie tecniche a volte ipnotiche di
assoggettamento e manipolazioni plagianti. In genere si presentano alla gente attraverso corsi apparentemente di
immediato beneficio: "Hai un problema di salute? Frequenta il corso e in 15 giorni guarirai". Alcune sono vere e proprie
multinazionali del profitto, altre si presentano con corsi che si rivelano catastrofici negli effetti finali poiché, creando piano
piano il vuoto attorno all’adepto, portano a destrutturazione della personalità e al lavaggio del cervello».
Dalle chiamate al Telefono verde emergono due costanti: chi è avvicinato da una "psicosètta" non coglie subito cosa ci
sia dietro, sebbene a volte la propaganda di questi "corsi intensivi" presenti attività davvero assurde. «Per esempio»,
continua il sacerdote, «ce n’era uno che proponeva 10 giorni di esercizi fisici, durante i quali si doveva rispondere di
continuo a domande e ripetere in forma ossessiva, litanica, frasi del tipo: "Ce la posso fare. Ce la farò". Fino all’ultima
prova, che consisteva nel passaggio su un tappeto di carboni ardenti a piedi scalzi. Costo del corso: 700 euro. Ma il
secondo sarebbe costato molto di più».
Nei gruppi satanici, invece, l’età s’abbassa di molto: «Si tratta di adolescenti coinvolti anche da un certo tipo di musica
(l’heavy satanico) con contenuti che istigano all’autolesionismo, al suicidio o addirittura
all’omicidio».A.L.http://sanpaolo.org/fc/0817fc/0817fc54.htm, docente universitario, capodipartimento di Settologia
all’Università Ortodossa di Mosca, direttore del St. Irinaeus Religion Study Center, definisce la situazione assai
preoccupante: «C’è stato un cambiamento dagli anni ’90, perché fino ad allora setta o culto significava sempre una realtà
proveniente dall’estero. Ora la metà di quelli esistenti, sono nati in Russia. E se fino a 16 anni fa, quando mi chiedevano
informazioni, dovevo chiedere ai colleghi all’estero, adesso sono loro che domandano notizie sulle sètte russe che si
espandono nel mondo. Si tratta di nuovi culti: pseudoorientali, pseudocristiani, come quello del Nuovo Cristo Vissarion,
diffusosi in Siberia, che conta sei-settemila adepti, e le "psicosètte"».

Sito ufficiale del Ce.S.A.P - Centro Studi Abusi Psicologici

giovedì 11 giugno 2009

Nota su P. Raniero Cantalamessa e l’associazione Arkeon a seguito delle trasmissioni di “Striscia la notizia”

Nelle puntate del 30 e 31 Ottobre scorso, nella trasmissione Striscia la notizia si è parlato di un mio presunto coinvolgimento con l’associazione Arkeon su cui è in corso un’indagine giudiziaria. Ritengo mio dovere dare una chiarificazione al riguardo.

Non ho mai fatto parte dell’associazione Arkeon, non ho mai partecipato a un suo incontro, né ho mai spinto qualcuno a parteciparvi. I miei contatti sono consistiti in questo. Cinque anni fa, quando ancora non esisteva alcuna contestazione a proposito di detta associazione (io non ne conoscevo neppure il nome), lessi in una rivista che c’era un gruppo di studio che lavorava per la riconciliazione tra padri e figli. Dovendo commentare la parabola del figliol prodigo in questo mio programma, come vedete che faccio spesso, mi recai da loro per raccogliere una testimonianza su questo loro lavoro. Le immagini di quel programma vengono mostrate come se io avessi partecipato a incontri di Arkeon che è falso. Ho visitato tante altre famiglie per lo stesso scopo. In quella circostanza il fondatore mi parlò del lavoro da lui svolto, senza che potessi scorgervi nulla di anormale.

All’inizio dell’anno scorso, tenni una giornata di evangelizzazione nella Parrocchia di S. Eustorgio a Milano e un gruppo di aderenti all’associazione, avendolo saputo, partecipò alla Messa conclusiva, cosa che come sacerdote non avevo motivo né diritto di impedire. Molti di loro, all’occasione, ricordo che si accostarono ai sacramenti.

Ma l’addebito principale nei miei confronti è che nella trasmissione per la festa della S. Famiglia dell’anno scorso, avrei appoggiato l’associazione Arkeon, nonostante che contro di essa fossero state mosse nel frattempo accuse pesanti in una trasmissione televisiva, attribuendo all’associazione il merito di avere aiutato due persone da me intervistate.

Ma nel presentare tale testimonianza io evitai volutamente di fare il nome di Arkeon, limitandomi a dire che la coppia era stata aiutata da “un gruppo di sostegno”. Sarebbe come dire che chi in TV parla di caffè fa per ciò stesso propaganda di Lavazza. Chi, tra gli ascoltatori, poteva sapere che il “gruppo di sostegno” si riferiva ad Arkeon e come ha fatto chi sostiene tale accusa a scoprirlo, se non indagando sui rapporti intrattenuti dalle persone fuori della trasmissione, violando quindi la loro privacy? Sono essi, non io, che hanno tirato in ballo Arkeon, a proposito del mio programma. Qualcuno dovrà spiegare un giorno perché l’ha fatto e con quale autorizzazione.

Il mio dispiacere più grande in tutta questa vicenda è il male immenso fatto alla povera famiglia intervistata che ha visto la propria immagine usata e abusata senza nessun rispetto della loro dignità e sensibilità.

Quanto all’operato di Arkeon, non sta a me pronunciare un giudizio, ma alla magistratura. Se qualcuno di loro, ha sbagliato e giusto che paghi. Personalmente io non sono venuto a conoscenza di nessun abuso, che altrimenti sarei stato il primo a condannare e denunciare. Quello che è da evitare sono i processi sommari in cui si pronunciano condanne prima ancora di aver dato agli accusati la possibilità di difendersi.

Nel servizio di commento al vangelo che svolgo da oltre dieci anni vengo in contatto con innumerevoli realtà sociali, istituzioni e famiglie e non posso essere ritenuto responsabile di quello che avviene a mia insaputa al loro interno.

P. Raniero Cantalamessa

Il Garante della privacy ammonisce RaiUno e Padre Cantalamessa


Scopritelo in quest' articolo:
Nel programma, fra l'altro, è stato elogiato un "gruppo di sostegno" (Arkeon) interessato da vicende giudiziarie

Il filmato è stato presentato in tv da Padre Raniero Cantalamessa,

Predicatore della Chiesa Pontificia, curatore di una rubrica del programma di Rai Uno “A Sua Immagine”. Sono state violate così le disposizioni del Codice della privacy e i principi della Carta di Treviso per la tutela dei minori. Lo afferma il Garante per la protezione dei dati personali, a conclusione dell’istruttoria preliminare avviata dopo aver ricevuto l’esposto dell’Associazione Tutor. Un giovane inquadrato con la moglie e con il figlio piccolo ha raccontato di aver subito abusi e di essere stato omosessuale.
La sua testimonianza è andata a finire su Rai Uno, presentata e commentata da Padre Raniero Cantalamessa nel programma “A Sua Immagine” del 30 dicembre 2006. Dopo aver fatto notare il vissuto traumatico del giovane, Cantalamessa ha affermato che questi ha risolto la sua omosessualità grazie all’aiuto di un “gruppo di sostegno”. Secondo il Garante, la trasmissione dell’intervista senza che il minore venisse reso non identificabile si pone in contrasto con le disposizioni del Codice in materia di protezione dei dati personali e del Codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, nonché con i principi dettati dalla Carta di Treviso, secondo cui “il bambino non va intervistato o impegnato in trasmissioni televisive e radiofoniche che possano ledere la sua dignità o turbare il suo equilibrio psico-fisico, né va coinvolto in forme di comunicazione lesive dell’armonico sviluppo della sua personalità e ciò a prescindere dall’eventuale consenso dei genitori”.
“Nel caso di specie – scrive il Garante nella nota – l’intervista effettuata dai genitori del minore ha riguardato anche aspetti estremamente delicati relativi a vissuti dolorosi di uno dei genitori (abusi sessuali subiti da parte di un familiare), raggiungendo momenti di particolare tensione emotiva nella coppia (diverse manifestazioni di pianto), come documentano le immagini mandate in onda nel corso del servizio televisivo.
Nel contesto generale del servizio sarebbe stato quindi necessario – continua il Garante – adottare ogni cautela utile a rendere non identificabile il minore. Tali cautele non avrebbero peraltro alterato il messaggio informativo che il servizio stesso intendeva offrire; d’altra parte, le predette misure avrebbero preservato il minore da possibili condizionamenti negativi derivanti dalla pubblicità data alla propria vicenda familiare”.
Nella nota indirizzata alla Rai, il Garante ha richiamato l’attenzione sui principi esposti invitando la rete televisiva ad assicurare il rispetto e un’adeguata conoscenza presso le diverse testate e redazioni.
La vicenda assume particolare rilievo se si considera che il cosiddetto gruppo di sostegno non citato da Cantalamessa si chiama Arkeon, vanta 15mila aderenti, e sulle sue attività è aperto un procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Bari (P.M. Dott. Francesco Bretone). Il caso Arkeon è stato trattato nella trasmissione Mi Manda Rai Tre del 13 Ottobre 2006, suscitando clamore per le testimonianze di alcuni fuoriusciti e per la presenza di un sacerdote, Padre Angelo De Simone.
Già in passato Padre Cantalamessa aveva dedicato ampio spazio ad Arkeon nel corso della trasmissione “A Sua Immagine” del 11 Settembre 2004, intervistando il leader del gruppo Vito Carlo Moccia, infatti la suddetta trasmissione di Rai Uno del 2004 è stata riprodotta all’interno di un video promozionale di Arkeon intitolato “La via del padre”. Tale video contiene anche la testimonianza che Padre Raniero Cantalamessa ha presentato nella trasmissione “A Sua Immagine” del 30 Dicembre 2006, parlando di omosessualità.
Arkeon, che Cantalamessa ha definito “gruppo di sostegno”, propone seminari di due giorni a 750 euro, tre giorni a mille euro, fino a 1.600 euro per seminari di una settimana, come risulta dal sito www.arkeon.it
E nello stesso sito si promuovono i libri di Padre Raniero Cantalamessa.

Potenza – 9 Settembre 2007

www.assotutor.it