sabato 13 giugno 2009

I MIEI ANNI IN SCIENTOLOGY


Quella di “Puccy”, Maria Pia Gardini, è la storia allucinante di una donna proveniente da una ricchissima famiglia ravennate (è cugina di Raul Gardini) che un giorno decise di frequentare uno corso di Scientology, la chiesa fondata da Ron Hubbard. Da allora la sua vita si sarebbe trasformata in un inferno.
Tutto comincia a metà degli anni ‘80 quando Maria Pia, prostrata dal lutto per la morte del padre, sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua esistenza. La sua unica figlia, tossicodipendente entrata in una comunità Narconon, le propone di partecipare a un ciclo di saune purificatrici organizzate dalla stesso movimento.
Senza quasi accorgersene la donna si fa risucchiare dal vorticoso meccanismo dell’organizzazione, fatto di gradini d’ascesi raggiungibili solo con l’acquisto di corsi sempre più costosi (da un paio a decine di milioni di lire) da effettuarsi in Italia, in Danimarca e negli Stati Uniti. Prima dell’uscita dal movimento, avvenuta nel 1994 dopo tre anni di tentativi, Puccy, donna colta che parla correntemente tre lingue, ha scalato i massimi livelli della tecnica scientologica (ha raggiunto il livello OT VIII), divenendo un alto funzionario del movimento in seno alla Sea Organization e uno dei più brillanti e apprezzati “auditor” (confessore) della chiesa, a tal punto da ottenere nel 1988 e nel 1990 il riconoscimento di Scientology quale miglior “auditor” del mondo.
In questo libro-confessione, Gardini racconta al giornalista Alberto Laggia cos’ha subito nel periodo in cui è rimasta nella chiesa dei divi di Hollywood, i retroscena di un’organizzazione conosciuta da “dirigente”, e la lotta giudiziaria iniziata anni fa per riavere i suoi denari. Una cronaca che sembra un film.
Anno di pubblicazione: 2008