domenica 29 novembre 2009

"Le Psicosette" di Maurizio Antonello - I movimenti del potenziale umano (I)

Premessa
Un aspetto ancora poco conosciuto, ma non secondario del New Age, è la nascita ed il proliferare dei gruppi di Sviluppo Personale (abbreviato in S.P,), di cui la massima espressione in Italia è [omissis]. Non deve far meraviglia il fatto che questa nuova filosofia di vita, così come può essere intesa quella del New Age, dopo essere stata tradotta in una multiforme psicoterapia centrata sul Sè, sia stata anticipata, ed ora gestita ed applicata, dai cosiddetti gruppi del potenziale umano, ovvero di sviluppo personale.
E non poteva essere diversamente dal momento che le sètte in genere, storicamente, oltre a portare in seno al sociale cambiamenti o proporre riformismi sono, proprio per la loro ricettività, sensibili al nuovo, al diverso, pronti a prevedere istintualmente ogni mutamento, forse a provocarlo, per poi interpretarlo e viverlo secondo i propri schemi e valori di riferimento.
Salvo che per la suaccennata [omissis], che rappresenta sotto molti aspetti un'eccezione sia per i metodi sia per l'organizzazione, si sa poco di questi gruppi per obiettive difficoltà: esiste pochissima bibliografia ed emerografia disponibile in Italiano, ne questi gruppi sono propensi a produrre e divulgare documentazione a riguardo. I partecipanti inoltre sono tenuti al segreto su quello che avviene nei corsi e, peril momento, non possiamo contare su sufficienti testimonianze.
Comunque, a parte qualche dèpliant illustrativo, fornitoin modo mirato solo a chi sta per accedere a un corso, la documentazione consiste in lettere-circolari o anche pubblicazioni (libri e riviste), tutte a uso esclusivamente interno.

Questi gruppi, però, studiano o consigliano la lettura di opere già in commercio e facilmente reperibili: nonè raro trovare nella biblioteca di questi adepti i libri di Lobsang Rampa, Richard Bach, Og Mandino, Leo Buscaglia, S. MacLaine, oltre che tutta la letteratura teosofica e quella della nuova psicologia (psicosintesi, psicocibernetica, ecc.). Riguardo alla definizione/ collocazione, ci sembra alquanto appropriata quella data da Massimo Introvigne:
«si possono ricomprendere nel movimento del potenziale umano (...) quei gruppi che propongono agli uomini un radicale miglioramento delle proprie potenzialità e delle proprie capacità, attraverso tecniche che (...) non fanno immediato o principale riferimento ne al Cristianesimo ne alle religioni orientali. Lo slogan della [omissis] "fai esplodere il vulcano che è in tè" rappresenta bene il tipo di proposta di questi movimenti» (3).

OBIETTIVI, TECNICHE, PRASSI

Questi gruppi si presentano sotto diverse forme: associazioni culturali, centri di psicoterapia, con sigle che rimandano a espressioni straniere. Storicamente, sono nati dall'incontro tra certe frange della psicologia umanista, gruppi orientalisti che volgarizzavano tecniche yoga e precedenti «scuole per manager», già attive in USA sin dagli anni '50. Per sincerarsene, basti esaminare le varie tecniche che vengono applicate attraverso la serie dei corsi proposti: si possono infatti trovare - variamente dosate a seconda del gruppo - elementi di training autogeno, yoga, zen, varie forme di psicoterapia ed altro ancora.

Questi corsi, tutti ovviamente a pagamento e sempre in gran numero (o quasi un centinaio, come nel caso di [omissis]) sono successivi approfondimenti in un medesimo ambito (es.: la comunicazione), oppure riguardano ambiti diversi.

A ciò si devono aggiungere i corsi propedeutici, «di base».
La loro durata varia da due giorni (soprattutto nei week-end per i corsi base), a una settimana (per quelli più impegnativi), e si svolgono in alberghi compiacenti.
In essi si applicano tecniche che, prendendo a prestito la classificazione delle componenti dell'Uomo che ne fa Dinamica Mentale (4), sono destinate:

1. a livello fisico, a una maggior efficienza corporea (tali tecniche possono essere associate anche a una modificazione del regime alimentare, in genere in direzione egetariana, e alla pratica sportiva);

2. a livello emozionale, a un miglioramento nella sfera della socialità: aumento della comunicazione interpersonale, empatia verso l'Altro, maggiori capacità di ascolto. Questo livello, che comprende anche la sfera sessuale e quella del sentimento, è particolarmente curato da molti gruppi;

3. a livello mentale
, allo sviluppo della memoria e della capacità di concentrazione; aumento del Quoziente d'Intelligenza (QI); controllo del pensiero che, se negativo, è ritenuto origine e causa delle malattie psicosomatiche. Viene privilegiata inoltre la mente intuitiva e creativa piuttosto che quella razionale;

4. infine a livello spirituale (sviluppo e ampliamento della propria coscienza, totale autorealizzazione, consapevolezza), il soggetto viene portato a fare esperienze inusuali, quali i «viaggi astrali», il «channelling» o altre esperienze paranormali.

Anche questa classificazione è importante, per se stessa e perchè ci permette di distinguere i vari gruppi di S.P. Un gruppo infatti si diversificherà da un altro anche perchè agirà a livelli diversi.

Obiettivi comuni di questi gruppi sono l'affrancamento dell'individuo dai condizionamenti socio-culturali, paure, esperienze negative pregresse, sola condizione perchè egli possa poi esprimere le sue potenzialità, creatività, inventiva, nella vita privata, di relazione e nel mondo del lavoro. Non mancano poi gli obiettivi reconditi, legati più estesamente alle potenzialità «altre», quali la chiaroveggenza, la trasmissione e la lettura del pensiero (comunicazione telepatica), la preveggenza, i viaggi astrali, lo sviluppo delle proprie capacità taumaturgiche.

Spiccata, in molti di questi gruppi, è ladimensione magica, con velleità a volte esoteriche che, senza raggiungere la presunzione tutta scientologica di essere riconosciuti come religione, viene «trasmessa» all'allievo-adepto attraverso dei precisi corsi iniziatori. Ciò fa sì che tali gruppi siano catalogati giocoforza come sètte.

La proibizione di parlare di ciò che avviene in questi corsi, si richiama allo stesso antico divieto di divulgare le segrete conoscenze.


Molto più prosaicamente però, in questi corsi il soggetto - che ignora completamente ciò che gli accadrà - viene sconvolto da una tempesta emozionale provocata dall'uso molto spregiudicato di tecniche mutuate da certa psicoterapia, come poi si vedrà, dopo aver allentato le difese del suo Io mediante esercizi di rilassamento profondo. Far conoscere in anticipo al soggetto ciò che avviene ai corsi, oltre che dissuaderlo dal partecipare, annullerebbe l'«effetto sorpresa», fondamentale per impostare quel rapporto di dominanza-sottomissione che fatalmente, da quel momento, si instaurerà tra il corsista e l'istruttore.


Quanto sopra detto anticipa il particolare tipo di proselitismo adottato. Raramente gruppi del genere organizzano, per farsi conoscere, pubbliche assemblee o conferenze dimostrative, privilegiando invece il metodo del «passa-parola»: il corsi-sta-adepto ha l'obbligo morale di far conoscere il Gruppo ai suoi familiari, amici, colleghi di lavoro, vicini, parenti... magnificandone i risultati, ma dando informazioni vaghe sui modi in cui iottengono. Per conoscerli occorre fare il corso. Le leveche il reclutatore usa sono due: la prima consiste nel far prendere coscienza al neofita che gli manca qualcosa, un'esperienza nuova ad esempio, oppure la padronanza di doti o qualità - esistenti ma nascoste - che devono essere «tirate fuori» e valorizzate; la seconda consiste nel sottolineare le sue limitazioni e l'incapacità ad essere se stesso.
In molti gruppi è usanza che l'aspirante, prima di essere autorizzato ad accedere al corso, venga vagliato attraverso un colloquio di accertamento o la somministrazione di un questionario. Lo scopo è quello di conoscere le motivazioni che lo inducono a parteciparvi e le sue aspettative, oltre che ad avere il maggior numero di informazioni, di qualsiasi tipo, sul suo conto.

(3) M. Introvigne, Le nuove religioni, SugarCo, Milano 1989, p. 359.
(4) Cfr, Marcello Bonazzola, Dinamica Mentale Base, CRS-Idea, Bergamo 1985, p. 37.

-continua-