mercoledì 16 dicembre 2015

Esplora il significato del termine: Psico-setta Arkeon, ridotta di 3 mesi in appello la condanna all’ideatorePsico-setta Arkeon, ridotta di 3 mesi in appello la condanna all’ideatore

Due anni e cinque mesi a Vito Carlo Moccia. Una assoluzione e prescrizione per gli altri sei imputati. Diecimila casi denunciati, ammalati speravano nella guarigione

ARI - La Corte di Appello di Bari ha ridotto di tre mesi, portandola a 2 anni e 5 mesi di reclusione, la condanna nei confronti di Vito Carlo Moccia, ha assolto un altro imputato, Massimo Vavalle, «per non aver commesso il fatto», e ha dichiarato la prescrizione dei reati per gli altri sei. Il processo è quello sulla cosiddetta psico-setta Arkeon. Secondo la ricostruzione dell’accusa, chi soffriva di tumori, Aids o infertilità si rivolgeva alla psico-setta sperando in una guarigione. Oltre diecimila i casi denunciati.

Le indagini

Dalle indagini è emerso che Moccia, 63enne di Noicattaro, avrebbe indotto le vittime a credere, per esempio, di aver subito abusi sessuali in tenera età, intascando fino a centomila euro per le terapie. In primo grado, nel luglio 2012, Moccia era stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, gli altri sette imputati a pene comprese fra 2 anni e 18 mesi di reclusione. Per Moccia è stata confermata l’ipotesi di ideatore e unico promotore della presunta associazione per delinquere. I fatti contestati si riferiscono al periodo 1999-2008.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/cronaca/15_dicembre_11/psico-setta-arkeon-ridotta-3-mesi-appello-condanna-all-ideatore-c8017e24-a039-11e5-8a29-067d1ea8259f.shtml

Psicologi Puglia: confermata condanna contro ‘psico-setta’ Arkeon

LA 3^ SEZIONE PENALE DELLA CORTE DI APPELLO DI BARI CON SENTENZA DELL’11 DICEMBRE HA CONFERMATO LA CONDANNA EMESSA IL 16 LUGLIO 2012 DAL TRIBUNALE DI BARI

Una "psico-setta", era stata definita in questi termini dai mass media l’associazione che faceva capo al Moccia e nei confronti della quale l'Ordine degli Psicologi della Puglia si era costituito parte civile

Bari. La 3^ Sezione Penale della Corte di Appello di Bari con sentenza dell’11 dicembre ha confermato la condanna emessa il 16 luglio 2012 dal Tribunale di Bari – II Sezione Penale a carico di Vito Carlo Moccia nell’ambito del processo c.d. Arkeon; ha, altresì, provveduto unicamente alla riduzione della pena nei suoi confronti essendo stati dichiarati prescritti i fatti relativi al reato di esercizio abusivo della professione commessi fino al 14 febbraio 2008; ha, inoltre, dichiarato la prescrizione in ordine ai reati di associazione per delinquere ed esercizio abusivo della professione di psicologo e psicoterapeuta nei confronti degli altri imputati ad eccezione di uno solo di essi che è stato assolto per non aver commesso il fatto. Gli imputati furono condannati in primo grado perché coinvolti in un’organizzazione che, guidata dal fondatore Vito Carlo Moccia, tra il 1999 ed il 2008 aveva raggirato migliaia di persone in tutta Italia spinte a partecipare a costosissimi seminari.
Una “psico-setta”, era stata definita in questi termini dai mass media l’associazione che faceva capo al Moccia e nei confronti della quale l’Ordine degli Psicologi della Puglia si era costituito parte civile assistito e difeso dall’avvocato Francesco Mascoli. Con la sentenza in appello, pertanto, è stato confermato l’impianto accusatorio e la sussistenza dei fatti reato. La Corte prendendo atto del decorso dei termini per la prescrizione per sei degli imputati ha dovuto dichiarare “il non doversi procedere per intervenuta prescrizione, mentre per Moccia la pena è stata ridotta a due anni e cinque mesi dagli iniziali 2 anni e otto mesi. “L’Ordine degli Psicologi della Puglia – commenta il Presidente Antonio Di Gioia – vigila costantemente per bloccare qualsiasi tentativo di esercizio abusivo della professione. La nostra disciplina può essere oggetto di simili iniziative che, guidate da figure carismatiche, possono raggirare la buona fede di chi soffre. Casi come questi devono essere denunciati e soffocati perché provocano danni anche gravi nelle vittime e danni di immagine e reputazione nei confronti di psicologi e psicoterapeuti che operano legalmente, con impegno professionale, motivati dalla promozione del benessere psicologico”.
Redazione Stato Quotidiano.it

Caso Arkeon, l’Ordine degli Psicologi: «Denunciate casi simili»

Una condanna, un'assoluzione e sei prescrizioni in Appello per la cosiddetta "psico-setta"

Una condanna, un'assoluzione e sei prescrizioni. Questo il pronunciamento lo scorso venerdì della Corte di Appello di Bari sul caso Arkeon.

Vito Carlo Moccia è stato condannato a 2 anni e 5 mesi di reclusione; Massimo Vavalle è stato assolto «per non aver commesso il fatto», per altri sei imputati è scattata la prescrzione.
Secondo le indagini alla cosiddetta psico-setta si sarebbero rivolte persone colpite da tumori, Aids o infertilità sperando in una guarigione.
Nei confronti dell'associazione l'Ordine degli Psicologi della Puglia si era costituito parte civile, assistito e difeso dall'avvocato Francesco Mascoli. 

«L'Ordine degli Psicologi della Puglia - commenta il presidente, Antonio Di Gioia - vigila costantemente per bloccare qualsiasi tentativo di esercizio abusivo della professione. La  nostra disciplina può essere oggetto di simili iniziative che, guidate da figure carismatiche, possono raggirare la buona fede di chi soffre. Casi come questi devono essere denunciati e soffocati perché provocano danni anche gravi nelle vittime e danni di immagine e reputazione nei confronti di psicologi e psicoterapeuti che operano legalmente, con impegno professionale, motivati dalla promozione del benessere psicologico».

http://www.barilive.it/news/Attualit%C3%A0/404704/news.aspx

giovedì 28 maggio 2015

MAESTRO DI ARKEON: LA CASSAZIONE RIGETTA IL RICORSO DELL’IMPUTATO E NE CONFERMA LA CONDANNA

MAESTRO DI ARKEON: LA CASSAZIONE RIGETTA IL RICORSO DELL’IMPUTATO E NE CONFERMA LA CONDANNAIl 
Maestro di Arkeon utilizzò il suo ruolo di ‘maestro’, per indurre ‘obbedienza’ e abusare di due donne. La Cassazione conferma la condanna già chiesta in appello.

martedì 3 febbraio 2015

Sette, soldi e cure 'alternative': il guru si fa furbo e il plagio diventa 'mordi e fuggi'

Roma, 24 gen. (AdnKronos) - Niente più religioni universali e movimenti spirituali che promettono la salvezza dello spirito: oggi la fortuna di guru, santoni e guaritori spirituali passa per la vendita di prodotti per la cura del corpo, corsi e seminari per il potenziamento della memoria e delle capacità della mente. Una logica 'mordi e fuggi', applicata ad un settore che negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita preoccupante. A cercare conforto e aiuto negli oltre 800 gruppi attivi al momento nel Paese, secondo i numeri del Telefono Antiplagio, sono sempre più italiani in crisi, al punto che, "tra vittime e familiari coinvolti, il fenomeno riguarderebbe circa 5-6 milioni di persone, il 25% in più rispetto a 10 anni fa. Dal 1998 i numeri si sono addirittura decuplicati", spiega all'Adnkronos il fondatore Giovanni Panunzio. "Con una età media di 48 anni, il 59% delle vittime è costituito da donne, il 37% da uomini, mentre il 4% sono bambini e adolescenti; ma solo due persone su cento sporgono denuncia", aggiunge. Il fenomeno delle 'psicosette', spesso legato a difficoltà economiche, chiarisce Mariacarla Bocchino, del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato che da anni segue l'evoluzione di queste realtà, "rispetto al passato è cambiato: ora riguarda soprattutto centri terapici di cure alternative, corsi di yoga, o associazioni che propongono un 'incremento del potenziale umano', promettendo successo e raggiungimento del benessere". 

Una realtà, quella degli abusi legati alle cosiddette psicosette, che divide l'Italia anche a livello geografico. "Sicuramente il Sud è molto meno sensibile - chiarisce l'investigatrice dello Sco - ci sono pressioni criminali di altro tipo e, sicuramente, anche la dimensione culturale e religiosa diversa influisce sulla penetrazione di questi fenomeni. Le aree più colpite sono invece quelle adriatiche, Marche, Abruzzo ed Emilia Romagna in testa". "Purtroppo - prosegue - l'attività di contrasto risente del fatto che raramente le vittime denunciano e i reati quasi mai sono procedibili d'ufficio. Sarebbe necessario lavorare sotto copertura, come per le operazioni antidroga, ma solo quando si sono configurati reati come la riduzione in schiavitù è stato possibile procedere in questo modo". 

Il panorama è in continua evoluzione, anche secondo Lorita Tinelli, psicologa e fondatrice del Cesap, Centro studi abusi psicologici: "Rispetto a vent'anni fa, non abbiamo più davanti gruppi residenziali, riconoscibili e identificabili: non c'è continuità. Prima erano soprattutto grandi gruppi o movimenti spirituali a fare proseliti, oggi si propone di fare carriera in maniera veloce, si prospetta il successo, una proposta che fa spesso presa su studenti universitari, magari fuori corso". "Solo negli ultimi due mesi - prosegue Tinelli - abbiamo raccolto quaranta segnalazioni di vittime della stessa società che offriva corsi di potenziamento della memoria. Dopo la prima lezione gratuita, ci si trovava a firmare un contratto che obbligava a pagare l'intero corso per circa 1000 euro o in alternativa a svolgere attività di volantinaggio per la società. Un accordo indotto, secondo le vittime, forzando la volontà dei ragazzi". Un'altra tendenza degli ultimi anni, rilevata dal Cesap, è quella dei corsi di formazione rivolti alle aziende: "Riguarda soprattutto le realtà produttive del nord Italia, in particolare le piccole-medie imprese del Veneto, dove vengono proposti corsi di formazione. In due anni abbiamo raccolto un centinaio di richieste di aiuto per realtà di questo tipo". Una volta 'agganciate' le vittime, racconta Tinelli, "si passa a incontri mirati, durante i quali la formazione prosegue con tecniche bizzarre: riuniti in sale affittate per l'occasione, si chiede di depositare telefoni ed effetti personali all'ingresso e poi, con rituali particolari, si cerca di portare i soggetti in stati di alterazione della coscienza. L'obiettivo è sempre lo stesso: vendere ulteriori corsi, seminari, prestazioni terapeutiche o prodotti di diverso tipo". 
Le tecniche di approccio usate sono sempre più varie: "Molto si svolge sul web, con l'utilizzo di mailing list e forum, sui quali si propongono magari cure per smettere di fumare o per dimagrire rapidamente". Dalle denunce raccolte dal Telefono Antiplagio, racconta Panunzio, "è chiaro che ci sono alcune figure emergenti. Tra queste, quella dello pseudo-guaritore della psiche che, senza alcuna competenza né qualifica, propone prestazioni di 'conforto' che vanno dai 200 ai 500 euro. Ci sono poi i sedicenti 'satanisti', che promettono il trasferimento dei propri poteri alle vittime, generalmente donne, alle quali è spesso richiesto di concedere il proprio corpo. E ancora, visionari che, di ritorno da un luogo sacro, manifestano rapporti privilegiati e diretti con l'aldilà, per poi organizzare viaggi 'spirituali' a prezzi esorbitanti, e maestri di pratiche orientali che insegnano ai seguaci l'arte della guarigione a distanza, anche per telefono, a patto che frequentino periodicamente corsi a pagamento, da 1500 a 2500 euro, che in futuro permetteranno loro di formare altri taumaturghi". 

Secondo Lorita Tinelli del Cesap, sarebbero almeno 500 i gruppi che esercitano attività che sconfinano nell'abuso psicologico, attivi al momento in Italia, con una media di circa 100 individui per ogni gruppo. A questi, ogni anno, si aggiungerebbero una cinquantina di gruppi, tra quelli nuovi e quelli che si riciclano sotto una nuova identità. "Ovviamente - sottolinea l'esperta - sono cifre molto relative, visto che alcuni gruppi contano diverse migliaia di persone". Numeri difficili da quantificare, anche secondo Mariacarla Bocchino dello Sco Polizia: "Non è possibile una stima certa, visto che spesso sono realtà che nascono e muoiono in una settimana. A muovere tutto sono sempre e comunque soldi e sesso, spacciato come mezzo per avvicinarsi al trascendente attraverso il guru". A finire nella trappola di maestri e santoni, "sono persone con cultura medio-alta, e un reddito abbastanza alto da permettere i continui esborsi richiesti".


24 gennaio 2015


Fonte: http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2015/01/24/sette-soldi-cure-alternative-guru-furbo-plagio-diventa-mordi-fuggi_cBqy1O60M0gHAgFu9tXOBP.html