sabato 27 febbraio 2010

Sette, "Decine le persone raggirate nel Fermano"

"Potrebbero essere decine e decine le vittime della setta Arkeon". A lanciare l’allarme e il presidente della Favis, associazione nazionale familiari vittime delle sette di Rimini, Maurizio Alessandrini, parte civile nel processo al via il 18 marzo



Fermo, 27 febbraio 2010 - «POTREBBERO essere decine e decine le vittime della setta Arkeon nella Provincia di Fermo». A lanciare l’allarme e il presidente della Favis, associazione nazionale familiari vittime delle sette di Rimini, Maurizio Alessandrini, che insieme all’associazione Cesap di Bari e il Codacons si è costituito parte civile nel processo contro le 11 persone che compariranno davanti al giudice il 18 marzo.


«La setta e i suoi ‘maestri’ – spiega Alessandrini – hanno operato per quasi dieci anni in tutt’Italia e gli adepti sono circa diecimila. Delle vittime alcune hanno sporto denuncia, ma molte altre, per vergogna o per paura, sono rimaste nell’ombra, nonostante abbiano subito abusi di ogni tipo. E’ proprio a tali persone, che sappiamo essere anche nel Fermano, che mi rivolgo per un appello: contattateci e insieme potremo fare molto per sconfiggere questa e tutte le altre sette che quotidianamente rovinano la vita di tanta gente».

Alessandrini chiama in causa anche lo Stato, gli operatori di giustizia e le forze dell’ordine: «Nonostante la loro buona volontà e l’istituzione della squadra antisette, non c’è sufficiente preparazione sul fenomeno e chiarezza sul quadro dei reati punibili e configurabili in certe situazioni. Così come si è fatto per le droghe, che sono una piaga sociale, si deve fare per il fenomeno delle sette e per la sua pericolosità».


Sulla vicenda della setta Arkeon, di cui in questi giorni sono emerse le due inquietanti storie del fermano morto di tumore e del padre con il figlio omosessuale, interviene Lorita Tinelli, psicologa, consulente criminologa e presidente del Cesap (Centro studi abusi psicologici): «Al momento ci sono due suicidi accertati, attribuibili alla setta, e un caso di istigazione commesso ai danni di un ragazzo che ha raccontato la sua storia agli investigatori. E’ così che sono emersi anche molteplici abusi sessuali e maltrattamenti su minori, sempre messi in atto dai capi carismatici di Arkeon».
Chi avesse bisogno di aiuto o volesse contattare le associazioni per sapere come comportarsi, può chiamare i numeri 328 9028910, 328 5665202 oppure scrivere una maila cesap@libero.it.

di FABIO CASTORI

venerdì 19 febbraio 2010

"Le psicosette" di Maurizio Antonello - I movimenti del potenziale umano (IX)

IL CORSO COMUNICAZIONE E VENDITA
Uno dei corsi propedeutici più importanti è il Sales Dinamics (Comunicazione e Vendita): inizia il sabato sera e si conclude domenica. Come tutti i suaccennati corsi, anch'esso ha lo scopo di proporre alle persone la frequentazione del DBM a Ginevra. Per farlo, i reclutatori usano incuriosire e mettere in crisi i soggetti. I modi per «spiazzare» (mettere in crisi) questi ultimi sono diversi: innanzitutto la stanchezza. La persona inizia il corso portandosi addosso la stanchezza della settimana appena trascorsa. Questa aumenterà successivamente grazie a un tour-de-force notevole, caratterizzato da orari e ritmi massacranti. Ilsoggetto è invitato a non distrarsi, a non uscire, a non parlai durante la lezione. La prima parte del corso, iniziato alle 21.00 terminerà molte ore più tardi, a tarda notte (verso l'una).

All'indomani, domenica, l'inizio è previsto per le 9 di mattina e terminerà - salvo per la breve parentesi del pranzo e per un paio di intervalli di dieci minuti ciascuno - a sera tardi (verso le 22).
Quando il corso non si svolge nei sotterranei della struttura ospitante, la stanza predisposta viene sempre tenuta oscurata con tende, rendendo indispensabile pertanto l'uso della illuminazione artificiale.
Per la maggior parte dei presenti, il corso rappresenta uria novità in assoluto. Essi partecipano per la prima volta, incuriositi e lusingati dai reclutatori, senza però che siano state date loro informazioni specifiche su ciò che consiste.

Con giochetti, esempi e frasi ad effetto, il pubblico viene all'inizio piacevolmente stupito, meravigliato. Anche il provocare sconcerto fa parte del gioco: attira l'attenzione oppure la ridesta.

Il cambiamento avviene nel tardo pomeriggio della domenica: il gioco si fa pesante e l'iniziale argomento,la comunicazione e la vendita, reso blando sin dal mattino, viene repentinamente abbandonato.Iniziano gli esercizi di rilassamento, sempre più profondi e penetranti, tanto da allentare ulteriormente le difese dell'Io, complice la progressiva stanchezza.
Il soggetto viene fatto regredire all'età della prima fanciullezza e, attraverso particolari tecniche di visualizzazione, si rivede nel suoi rapporti con i genitori. Ciò porta alla rievocazione di fatti o accadimenti vissuti, fatti emergere con tutto il loro contenuto emozionale, sempre negativo: dolore, disperazione, paura, frustrazione, delusione, proprio perchè queste sono le consegne che vengono date dal conduttore ai presenti. Ovviamente, gli effetti sono laceranti. Il tutto si conclude con l'invito a scrivere al momentoleproprie impressioni sull'esperienza appena compiuta e col dare appuntamento agli astanti per la riunione post-corso.

IL D.B.M. (DYNAMIC BUSINESS MANAGEMENT)

II D.B.M. viene descritto come «un'esperienza unica ed irripetibile che viene vissuta in modo molto personale e nel quale ogni individuo ha l'opportunità di conoscere meglio se stesso e le sue potenzialità. Dynamic Business Management, questo è il nome del corso, dove per "business" s'intende l'affare più importante per ognuno di noi: la nostra vita! Un corso in cui si vede come si può condurre la propria vita in modo dinamico, divenendo dei "leaders" di se stessi».

Per la Life Discovery Principles l'esperienza del DBM, tra le altre cose, «accrescerà la propria abilità individuale per... acutizzare (?!) la propria visione del mondo e... ristabilire e chiarire la propria visione di Dio»(da un depliant della LDP).

Dì questo particolare corso, la stampa si è occupata perla prima volta nell'aprile 1984, circa due anni più tardi della costituzione di LDP in associazione, con un articolo poco lusinghiero.In esso venivano svelati, in tono giornalistico, i «segreti» del corso che non consistevano altro che nelle violenze fisiche e psichiche a cui venivano sottoposti gli ignari e malcapitati corsisti (16).
Il DBM, inizialmente uno del corsi avanzati di Dinamica Mentale (prima della costituzione dell'Associazione LDP), si svolge a Ginevra (Svizzera), presso l'HotelLe Warwick nell'ultima settimana di quasi tutti i mesi dell'anno: inizio il mercoledì sera e termine la domenica.
Il corso si svolge in questo modo: i vari partecipanti, entro le ore 18,00 del giorno stabilito,sidevono presentare presso la reception dell'Hotel Le Warwick, dove a riceverli saranno gli incaricati/assistenti dell'associazione. Sono d'obbligo la giacca e cravatta per gli uomini e la gonna per le donne.
I convenuti, dopo aver esibito la ricevuta del versamento effettuato per la partecipazione al corso, sono invitati a chiudere dentro una busta, ove prima avranno scritto il loro nome e cognome, soldi, documenti, orologi ed ori. Verranno trattenuti anche libri, giornali, medicinali.
Vengono quindi formati due gruppi,l'uno di uomini, l'altro di donne, che sono introdotti in due distinte sale, dove un istruttore li informa che da quel momento non potranno più parlare tra loro, fumare, bere alcolici, e se qualcuno intendesse dimettersi dal corso, questo comporterebbe l'immediata interruzione del Seminario anche per gli altri suoi compagni di stanza.Tutti sono invitati a sottoscrivere una dichiarazione con la quale si accettano le predette regole. Gli istruttori, che sino a quel momento avevano usato modi e parole gentili, improvvisamente cambiano maniere, usando toni severi e autoritari.
A cura degli assistenti, e sempre sotto il loro severo controllo, sono così accompagnati in camere da 2-3 posti letto e invitati a sistemare le valige e riposarsi. Nel corso della notte i partecipanti sono improvvisamente svegliati dagli assistenti, i quali sostano nei corridoi per controllare che non parlino tra loro mentre sono nelle camere, e che, dopo averli fatti vestire, li conducono in due sale (una sala per uomini e l'altra per donne) chiamate pit, dove appunto si svolgeranno le sedute.
I pit sono due stanze ricavate da un unico salonediviso dauna parete mobile, nelle quali si trova:

*sulla destra un tavolo, dove prende posto la persona dell'organizzazione che conduce le sedute, avvalendosi della collaborazione di alcuni istruttori e traduttori;

*sulla sinistra un altro tavolino dove si trova un impianto stereo ed alcune cassette contenenti musiche di rilassamento. Sotto il tavolo ci sono dei contenitori di vario materiale che verrà usato, durante le sedute, nelle drammatizzazioni: maschere di carnevale, maglioni, vestiti da bambino, attrezzi erotici, buste, fazzoletti, ecc...

*Al centro della sala è sistemato un tavolo a forma di U, attorno al quale prendono posto i vari partecipanti. Questi dovranno osservare da seduti una particolare posizione: sullo spigolo anteriore della sedia, schiena inarcata che non deve appoggiarsi sullo schienale e le mani devono essere aperte sul tavolo; ogni individuo troverà sul tavolo un cartellino segnaposto che gli indicherà quale sedia deve occupare. Gli assistenti curano con attenzione che durante le sedute le persone osservino la predetta posizione, pronti a intervenire con colpetti dietro la schiena su coloro che non lo fanno.

*In fondo alla sala c'è un braciere molto grande che sarà acceso solo all'ultimo giorno, durante la festa di chiusura del seminario. Trovano posto poi, una lavagna ed un grande specchio.


I partecipanti, dopo aver preso possesso del posto loro assegnato, sono invitati a scrivere su un foglietto tutto ciò che ciascuno ritiene negativo per la sua vita. Esso sarà ritirato da uno degli assistenti e riconsegnato solo all'ultima sera del corso durante la festa conclusiva, quando ciascuno lo butterà nel braciere acceso.
Alle donne, ad esempio, la conduttrice farà poi una serie di domande collettive alle quali le persone si devono limitare, se la risposta è affermativa, solo ad alzarsi in piedi. I quesiti generalmente riguardano fatti molto personali:
- chi ha avuto rapporti sessuali contro natura;
- chi è vergine;
- chi ha abortito;
- chi ha avuto relazioni extraconiugali;
- chi ha fatto l'amore di gruppo;
- chi ha maltrattato il marito, i figli, la suocera, ecc.;
- chi ha sperperato i soldi e vive nella lussuria...e altro.

Una volta ultimate le domande, avranno inizio le sedute. L'istruttrice inizierà a chiamare singolarmente le partecipanti, le quali si dovranno portare al centro del tavolo ad U e raccontare quali sono i loro problemi e i motivi che le hanno spinte a frequentare il corso. L'istruttrice si avvale anche di una scheda personale, compilata a cura del responsabile della sede d'invio, contenente notizie sul corsista, ottenute all'insaputa di questi.
Le sedute durano diverse ore e il tempo trascorre senza cali dell'attenzione, sta perchè ognuna partecipa con curiosità ai vari racconti, sia per il clima austero e severo che permane durante tutto il ciclo. L'istruttrice, aiutata dai collaboratori, interviene in maniera aspra, autoritaria e dura durante le varie narrazioni. Infatti mortifica, umilia, deride, offende, usando maniere forti e parole scurrili.
Nel DBM si fa largo uso dello psicodramma, pur riveduto e corretto. Si tratta di far rappresentare, su un fittizio palcoscenico, il fatto o l'avvenimento che più condiziona il soggetto: l'esternazione del ricordo doloroso, assieme a tutto il suo contenuto emotivo, dovrebbe aiutarlo a prenderne coscienza e a liberarsene. Tale tecnica è stata elaborata e sistematizzata dallo psicanalista viennese J. Levy Moreno. Ma, da ciò che ci viene riferito, pare che la tecnica usata sia simile a quella che, nel secoloXIX, il direttore del manicomio di Charenton (Francia) applicò ad alcuni suoi malati, facendo loro interpretare piccoli ruoli di un dramma scritto da un suo famoso paziente: il MarcheseDe Sade. Ecco alcunicasi riferitici durante l'esercizio dell'attività professionale:

1°. Una donna confessa di aver abortito. Viene denudata e posta in mezzo alla sala con una bambolina in mano. Nel contempo viene diffuso il suono del cuore che batte, mentre una collaboratrice legge una poesia che parla di un bambino mai nato che si rivolge alla sua mancata mamma. In questa poesia egli descrive il suo aspetto, mentre una seconda collaboratrice - posta dietro alla corsista - ne sottolinea le possibili somiglianze fisiche con la malcapitata.

2°, Un uomo dice di aver avuto relazioni con svariate donne e fatto l'amore di gruppo, nonchè usato sostanze stupefacenti. Deriso, mortificato e offeso, egli inizia a raccontare bugie e si rifiuta di rispondere alle domande dell'istruttore. Questi perde la pazienza e lo prende a schiaffi.

3°. Una donna (farmacista) non riesce ad avere buoni rapporti con la madre. Viene fatta vestire da bambina e le vengono dati in mano dei giocattoli, quindi viene derisa e mortificata.

I partecipanti, durante tutto il corso, devono osservare le regole in precedenza ricordate, e se ciò non avviene vengono puniti. La sanzione può essere anche fisica: uno schiaffo o un pugno che viene dato al malcapitato da parte di tutti i componenti del gruppo, i quali devono vibrare il colpo anche con una certa forza, altrimenti saranno a loro volta colpiti dalla persona che doveva essere punita.

I pranzi sono consumati in orari sfalsati e ben presto, senza orologio, con il particolare clima di tensione dominante e con lo sconvolgimento del ritmo sonno-veglia, si perde l'orientamento temporale.

A volte avvengono degli svenimenti, causati dalla stanchezza e dal poco sonno. Le persone sono soccorse da un giovane medico che segue i partecipanti durante tutto il corso. I frequentatori non possono assumere alcun tipo di medicine, che anzi sono ritirate dagli assistenti sin dall'inizio. In caso di bisogno ne sarà «concessa» la somministrazione, nella posologia decisa dall'istruttore. Anche il permesso per andar in bagno dev'essere richiesto: se concesso, il corsista sarà accompagnato da un collaboratore e guardato a vista. Non esistono momenti «privati».

Il corso termina con una festa durante la quale vi è la riunione dei due gruppi e viene tolta la parete divisoria dei due pit. Alla cerimonia di chiusura intervengono anche i parenti dei partecipanti e amici che hanno preso parte ad altri corsi. Vi è un buffet e si terranno vari discorsi da parte degli organizzatori.

Alla fine, la foto ricordo e lo scambio di indirizzi, nonchè la consegna del distintivo dell'associazione. Non manca comunque l'invito ai partecipanti di non divulgare alcunchè di quello che hanno visto e sentito, più per tutelare - dicono - gli aspetti intimi di ognuno, emersi durante il trattamento, che per rivelare i metodi del trattamento stesso.
La particolare chiusura del gruppo in questione si manifesta attraverso queste caratteristiche:

*La presenza di frasi o parole gergali.

Oltre aquelle esaminate pocanzi, vanno aggiunte quelle specifiche al gruppo: «La squadra del DBM...», «il T 3 di Mestre», «il C/l».

*Lo spirito che unisce i mèmbri e che li fa riconoscere.

Ogni incontro è caratterizzato da plateali manifestazioni effusive: baci, abbracci e vigorose strette di mano che non risparmiano nemmeno chi si presenta solo per la seconda volta a una loro riunione o corso. L'impressione che ne ricava un osservatore esterno, oltre a essere quasi sempre spiacevole per tanta sdolcinatezza, rafforza la sua convinzione di trovarsi di fronte a un gruppo estremamente omogeneo, impermeabile e chiuso. A ciò si aggiunga l'alta coesività tra mèmbri, che tendenzialmente tende ad escludere gli estranei all'associazione.

Le numerose riunioni mensili a vari livelli e i diversi impegni richiesti dall'organizzazione, oltre che la continua - quasi assillante - preoccupazione, da parte dei mèmbri, di creare occasioni per stare insieme, rafforzano questa convinzione.

* L'aspetto nascosto dell'organizzazione

Non dovrebbe destare meraviglia il fatto che la stragrande maggioranza degli associati ignori la storia dell'associazione, il movimento e l'impiego del denaro, i nomi dei responsabili delle due società economiche e i loro fini pratici, i progetti e i programmi futuri. L'accesso all'organizzazione avviene per gradi. Il DBM è considerato come una specie di iniziazione, che da diritto non solo alla partecipazione a corsi successivi ad esso ma, per chi vuole, ad avere delle responsabilità all'interno della struttura associativa. Esistono pubblicazioni interne all'associazione che sono oggetto di attento studio sia durante le apposite riunioni sia a casa,come una sorta di compito.



Conclusioni

Come facilmente immaginabile, i gruppi di S.P. ben rappresentano quell'ideologia dominante, presente ormai in tanta parte della nostra cultura contemporanea, permeata di narcisismo ed egocentrismo,ove l'apparire è più importante che l'essere. Essi sono inoltre il prodotto tipico dell'Occidente industrializzato in cui l'organizzazione, la gerarchizzazione, la divisione del lavoro e la specificità dei ruoli, l'efficentismo e la pianificazione rappresentano i nuovi valori. Non a caso perciò tutti questi gruppi trovano maggiori consensi nelle zone più industrializzate delPaese ed è emblematica la circostanza che molti di questi gruppi erano sorti come Scuole per managers. Questo Sistema, che ha trovato il modo per spersonalizzare ed anonimizzare chiunque, ha trovato pure il sistema per dare a chiunque, pagando, l'illusione di essere l'artefice del proprio destino, di liberarsi dai condizionamenti, di vivere una vita piena. Questi gruppi finora hanno avuto buon gioco per vari motivi, tra cui l'attuale assenza di norme regolamentanti l'attività psicoterapeutica, grazie sempre ai soliti e interessati ritardi governativi. Ci auguriamo che il costituendo Albo degli Psicologi e degli Psicoterapeuti metta un po' d'ordine e faccia giustizia dei tanti imbonitori che purtroppo infestano il mondo della psicoterapia, arrecando danni incalcolabili alla psiche delle persone.

(14) Le definizioni dei vari corsi sono state tratte dall'articolo di Giovanna Zanin dal titolo L.D.P. dieci anni dopo, apparso sul n. 6/1992 di «Rediscovery».
(15) Da Appunti per una migliore organizzazione dell'LDP,documento interno dattiloscritto,1990.
(16) Dante Matelli, Sull'altare del dio Ceffone, da «L'Espresso», 15 aprile 1984, pp. 24 e 26.


Ma quante analogie con i seminari che facevano in arkeon!!! In fondo le psicosette hanno un comun denominatore.. e pensare che vito carlo moccia era tronfio di essersi inventato tutti i "lavori" svolti nei seminari intensivi o residenziali che fossero

martedì 9 febbraio 2010

"Le psicosette" di Maurizio Antonello - I movimenti del potenziale umano (VIII)

LA DIPENDENZA DAL GRUPPO

Per molte persone, gli effetti immediati degli incontri organizzati dal gruppo sono positivi. Il soggetto ha modo di abbandonarsi ai propri sentimenti, esprimere le proprie paure, "tirare fuori" i problemi. Tutto questo avrà senz'altro avuto un indubbio effetto catartico, liberatorio, manifestato quasi sempre con un pianto dirotto, provocato ed ampliato in gran misura anche dai numerosi presenti, grazie soprattutto al suo potere contagioso.
Il soggetto beneficerà pertanto, per qualche tempo, di un senso di tranquillità, forse anche di leggera euforia.
Passato questo periodo, che generalmente non va oltre la settimana, egli ritorna a confrontarsi con i suoi problemi e con la situazione personale e familiare ove vive. Ha quindi bisogno di una frequentazione più assidua ai corsi che il gruppo propone.
In alcuni casi, il corso dura molti mesi, strutturato in uno o due incontri alla settimana. Vi partecipa solo chi vi è stato ammesso, ed il corso - a numero chiuso - inizierà e si concluderà con le stesse persone.
Il gruppo così formato sarà molto unito, e la frequentazione tra i componenti andrà ben oltre le riunioni previste.
Molti di questi corsi sono strutturati come i «gruppi d'incontro» e in essi vengono applicate delle tecniche che coinvolgono ogni partecipante in interazione con ciascuno dei presenti. Spesso si leggono in gruppo o si commentano le singole autoanalisi, oppure, più frequentemente, queste vengono datealconduttore che le valuterà.
In ogni caso questi scritti rappresentano sempre e comunque, per il conduttore del gruppo, degli efficaci strumenti di controllo, quando non di pressione, o altre forme di pesante ingerenza. Si pensi all'uso che, presso la già citata [omissis], si è fatto di certi «folders» (corrispondenti alle analisi). Inoltre attraverso questo mezzo (i diari) sarà aumentata la posizione di forza del conduttore, in quanto la conoscenza di cose riservate, inerenti al passato e al presente dei corsisti, ed il loro utilizzo, sarà unidirezionale perchè possibile a lui solo (e, ovviamente, all'organizzazione che rappresenta), ed esclusiva.
Le particolari tecniche adottate, quasi tutte basate sull'aspetto emozionale, e la particolare intensità delle reazioni che queste producono, fa sì che tra i partecipanti, il gruppo ed il coordinatore si instauri un rapporto spesso simbiotico, a volte addirittura fusionale, in tutti i casi spersonalizzante, non assimilabile certo a un normale, seppur intenso, rapporto amicale o affettivo.

Questo rapporto si manifesta con un vivo bisogno del gruppo e delle sue pratiche, e con la necessità di continuare ad identificarsi con esso. Una delle peggiori sanzioni che a un adepto possa capitare è quella di esserne escluso. I responsabili del gruppo favoriscono questa dipendenza, funzionale e coincidente con i fini del gruppo stesso:

«Infatti esiste una grande varietà di forti contraddizioni all'interno di alcuni movimenti: in certi gruppi dediti all'evoluzione personale, ad esempio, ci si attiene a una rigida organizzazione dell'individualismo, o alla organizzazione burocratica della spontaneità, e può accadere che venga richiesta l'obbedienza assoluta, come mezzo per raggiungere la libertà assoluta» (13).

La dipendenza dal gruppo si misura anche dal grado e dalla quantità del linguaggio gergale, segno evidente dell'assimilazione di concetti e dell'avvenuta riforma del pensiero.Com'è noto infatti, la dimestichezza dell'uso di forme gergali - specifiche del gruppo - nel linguaggio corrente del soggetto, da la dimensione del grado di coinvolgimento nel gruppo stesso.

Ricordiamo che la riforma del pensiero parte anche dall'uso «diverso» che viene fatto delle parole in quanto ne viene modificato il significato, quando non ne vengono coniate di nuove (si pensi ai bizzarri inglesismi degli scientologi).

Esiste una stretta relazione, anche in questo caso, tra il linguaggio adottato e questo nuovo modo di pensare: abbondano, ad esempio, le parole sentire o percepire, in luogo dei vecchi «credo, mi sembra»; condividere o coinvolgersi invece di «stare insieme, partecipare», mentre l'avere un'idea o il pensare a una soluzione è sostituito col più adeguato realizzare, e non può essere altrimenti visto il mondo in cui il soggetto vive, fatto di sole emozioni, sensazioni, intuizioni, sole realtà ormai per lui vere.

Alcuni gruppi di sviluppo personale operanti in Italia

Gruppi di sviluppo personale in Italia ce ne sono moltissimi. Basta scorrere gli oltre 10.000 indirizzi di Centri, Associazioni o singoli operatori contenuti nel volume di Manuela Pompas e Carlo Biagì, Aura 3 - Guida al benessere di corpo mente spirito, ed. del Maestro, Milano 1992, a cui si aggiungono i 5000 indirizzi pubblicati nel libro Mappa dell'Italia naturale, suppl. ad «AAM Terra Nuova», maggio 1990, per averne un'idea. E non sono tutti.

Senza quindi avere la pretesa di essere esaustivi, riteniamo dì dover indicare i seguenti gruppi operanti nel nostro Paese, sia perchè mancanti nelle succitate guide, sia perchè disponiamosuessi di adeguata documentazione:

Associazione Europea L.D.P. = Life Discovery Principles,dicui 'più avanti illustreremo la struttura e l'attività;

T.N.I. = Thè Natale Institute. Fa partedella struttura della osho gautama multiversity, di stretta osservanza arancione. La sede della Multiversity è a Morosolo-Casciano (VA);

Associazione Culturale Olos, con sede aGalzignano Terme(Padova);
Accademia Europea C.R.S.-Idea, che propone il corso di Dinamica Mentale. Ha sede a Dalmine (Bergamo). Riteniamo che questo gruppo sia il capostipite di tutti i gruppi di sviluppo personale italiani. La sua struttura è assai complessa: all'Accademia Europea Centro Ricerche e Studi-Idea appartiene l'Asso-ciazione Mente Amica (con sede a Vicenza). L'assistenza didattica agli Associati è affidata al C.I.D.M.E.P.A. Italia srI - Centro Internazionale di Dinamica Mentale e psicologia applicata, mentre l'Organizzazione ed il Coordinamento dei Servizi Ausiliari sono affidati allo Studio O.C.S.A. (sede a Torri di Quartesolo, Vicenza).

Associazione «lì Dardo», con sede a Trieste, gruppo proveniente da L.D.P., organizza corsi intensivi nei pressi di Firenze. E diffuso principalmente nel Nord (Lombardia, Triveneto).

A.T.A.S.S.-I.E.P., Applicazione Training Autogeno Settore Sportivo - Insegnament Psicoterapie, con sede a Udine;

C.E.S.M.A.- Italia (Centro Educativo di Sintesi Mentale Applicata), con sede a S.Giorgio di Nogaro (Udine), omissis.

Silva Mind Control, di recente importazione americana,ilcui Centro Nazionale di Coordinamento per l'Italia si trova nei pressidi Torino, a Pino Torinese.



(13) E. Barker, I nuovi movimenti religiosi, ed. Mondadori, 1992, p. 131.

continua