lunedì 14 settembre 2009

Autolegittimazione "scientifica" dei Guru

Leggendo anche questo scritto della dottoressa Cecilia Gatto Trocchi, trovo molte attinenze con la mia esperienza arkeoniana o con arkeon che dir si voglia...


Alcuni esempi di autoleggittimazione "scientifica" dei "guru" di questi gruppi. Dice la Trocchi:
"Prendiamo come esempio:
il personaggio Maha Yoga Sudha che dirige un processo intensivo chiamato primal.

Tale processo ci aiuta «a riconoscere i nostri condizionamenti profondi e a non identificarci più con essi.

Per sopravvivere in un mondo che non da spazio ne all'amore ne all'autenticità fin da bambini impariamo a sviluppare negatività e diffidenza».

Le tecniche proposte e gli stratagemmi per «risvegliare il rispetto di noi stessi e del nostro lavoro, per ritrovare quella fiducia che abbiamo perso a causa dei condizionamenti infantili» sono tutti esposti nel corso.

Il gruppo si svolgerà in silenzio e in isolamento. L'organizzatrice è così legittimata: «Maha Yoga Sudha ha svolto un ruolo preminente nel movimento del potenziale umano; per oltre diciotto anni si è formata in bioenergetica e col lavoro sul corpo neoreichiano ha lavorato sul sé. È specialista in respiro, lavoro sul corpo, tecniche di regressione, arte della meditazione».

Uno dei gruppi più caratteristici dei movimenti del potenziale umano è noto negli ambienti degli addetti ai lavori con una sigla: L.D.P. Si tratta delle iniziali delle parole inglesi Life Discovery Principles che identifica un'associazione sbarcata ufficialmente aVicenza alla fine del 1981. Il capo è Basil De Luca sulla cui figura non si conosce molto. Secondo lo statuto dell'associazione lo scopo e la finalità del gruppo sono di rilanciare i valori fondamentali della persona, svolgere opera di informazione sulle tecniche e sui metodi di sviluppo della personalità a ogni livello, stabilire i principi informativi e formativi delle persone di successo sia dal punto di vista del proprio sviluppo armonico che in rapporto alla dinamica del comportamento dell'individuo stesso. Il tutto è in prospettiva di una nuova situazione sociale e culturale che dovrebbe dare frutti insperati nel campo del rapporto con la famiglia, con l'ambiente di lavoro e delle problematiche dei vari ambienti di pertinenza. La finalità dell'associazione (in sostanza molto nebulosa) dovrebbe essere la possibilità di svolgere varie attività, che «specialmente attraverso un'impostazione positiva della vita conducano all'autorealizzazione, intesa come attuazione concreta delle proprie potenzialità». Così almeno è scritto nello statuto dell'associazione. L.D.P è presente in tutta Italia oltre che ovviamente negli Stati Uniti, in Canada, in Argentina e in moltissime nazioni europee. L.D.P propone corsi di vario genere gestiti da due differenti società economiche, una con sede in Germania, l'altra con sede a Vicenza. Tali proposte sono assai varie: vi sono corsi di psicosessuologia, definiti come «offerte di un'informazione sulla sessualità, dove la sessualità non vuoi dire solo sesso ma anche star bene col proprio corpo, essere capaci di instaurare una comunicazione gioiosa e positiva con gli altri». Si presentano corsi di memory, nei quali «si sviluppa l'efficienza mentale e le tecniche mnemoniche e si insegna a ricordare dati, informazioni, nomi, numeri, e come migliorare la propria capacità di concentrazione». Non poteva certo mancare il training mentale: «un corso che mette ogni allievo in condizione di sfruttare maggiormente il potenziale psicofìsico di cui tutti sono dotati fin dalla nascita, ma che l'educazione tradizionale ha ovviamente messo tra parentesi». Più recentemente sono comparsi due singolari corsi: uno è «camminare sulle braci ardenti», definito come «un'esperienza del potere sulla risoluta intenzione», e poi il cosiddetto pole course, un bizzarro «corso del palo». Si tratta di salire su un palo alto 15 metri e buttarsi giù tentando di afferrare una sbarra trasversale situata a mezz'aria. Questa attività ginnico-esperienziale è definita come «un'esperienza entusiasmante che ha lo scopo di aiutare una persona ad andare oltre i limiti che si è imposta». Il corso più interessante per le tecniche che vengono adottate, per i contenuti che vengono propagandati è, però, il cosiddetto D.B.N. ovvero Dynamic Business Management. La parola business (affare) deve essere intesa come «l'affare più importante per ognuno di noi», cioè la propria vita. Si tratta di «un corso in cui si impara a condurre la propria esistenza in modo dinamico diventando dei leader di se stessi». Il training si svolge in quattro giorni, in genere in un albergo dove vengono adottati stili e tecniche a dir poco sorprendenti. I partecipanti vengono invitati a confessare episodi problematici della loro vita, come per esempio aver avuto rapporti omosessuali, aver avuto relazioni extraconiugali, aver fatto l'amore di gruppo, aver maltrattato familiari o tigli, aver sperperato denaro o, per le donne, aver abortito. Una volta che l'istruttore o l'istruttrice avrà ottenuto queste informazioni le userà astutamente durante la tecnica fondamentale del corso che è lo psicodramma. Si fanno rappresentare su un fittizio palcoscenico gli eventi che hanno condizionato il soggetto o che in qualche modo lo fanno soffrire. Gli esiti dello psicodramma (elaborato dallo psicanalista viennese J.L. Moreno) nell'ambito del D.B.M. diventano molto forti e molto violenti. Per esempio, durante un corso una donna, che aveva confessato di avere abortito, venne spogliata e messa al centro della sala con una bambolina in mano, mentre una musica diffusa riproponeva il ritmo martellante del cuore che batte e una delle istruttrici leggeva un brano letterario che parlava di bambini non nati e faceva appello all'istinto materno. Nel testo letterario si descriveva il bambino facendo leva sull'emotività. La donna cominciò a urlare, cadde a terra, dibattendosi e chiedendo pietà. In un altro caso un uomo disse di aver avuto relazioni con donne diverse e di aver fatto l'amore di gruppo nonché di aver usato sostanze stupefacenti leggere. Venne messo in una gabbia e trattato come se fosse una scimmia. Quando costui reagì venne preso a schiaffì dall'istruttore. Un ragazzo raccontò di avere avuto rapporti omosessuali. Posto al centro di un circolo completamente nudo venne coperto con una pelle e con una maschera di maiale e sottoposto alla violenza di essere penetrato da un fallo artifìciale. I partecipanti pare non possano sottrarsi alle regole rigidissime del gruppo. In caso di trasgressione vengono sottoposti a punizioni 'collettive', nel senso che tutti i componenti devono vibrare un colpo sul malcapitato trasgressore e con una certa violenza. Si verificano svenimenti causati dalla deprivazione sensoriale e dalla mancanza di sonno. Le persone in questo caso sono soccorse da un giovane medico che segue i partecipanti durante il corso. Il tutto si svolge con le serrande abbassate, i pasti vengono serviti in maniera sfalsata e le ore di sonno sono limitatissime. Il corso termina con una festa durante la quale le modalità aggressive vengono in qualche modo disconfermate e una generale affettività viene esibita e condivisa in maniera esagerata e assai poco sincera. Il gruppo ovviamente utilizza un linguaggio specifico che permette ai mèmbri di sentirsi parte di una communitas in qualche modo differente perché migliore rispetto al resto dei comuni mortali. Ogni incontro è caratterizzato da esuberanti manifestazioni affettive come abbracci, baci e strette di mano; l'impressione che se ne ricava è quella di una esibizione che fa sfoggio di forme puramente esteriori.