Sempre dall'interessante sito del Gris di Imola, copio ed incollo interventi notevoli
Ma quali sono i pericoli insiti nell'adesione e partecipazione ai corsi proposti da questi "gruppi"?
Per la dottoressa Raffaella Di Marzio sono molti; ecco solo alcuni esempi:
"1)Le tecniche per “curare” o “aiutare” sono applicate in modo selvaggio, senza controllo da persone che non hanno competenza alcuna e che possono quindi perdere il controllo della situazione.
2)Le tecniche sono applicate per se stesse e per gli effetti che possono produrre senza riferimento al contesto teorico che le giustifica. Spesso ciò significa che si fanno sperimentazioni sulla pelle dei corsisti.
3)Le tecniche sono applicate a molte persone tutte insieme e con la fretta di raggiungere risultati senza rispetto per i tempi, che sono diversi da individuo a individuo.
4)Le tecniche sono insegnate per essere usate dal soggetto quando ne sente il bisogno, per cui la persona può iniziare un pericoloso “fai da te” che potrebbe condurla, suo malgrado, in uno stato preipnotico ottenuto attraverso tecniche di rilassamento e visualizzazione. Tutto questo può creare dipendenza e far estraniare la persona dalla realtà. In casi particolari può capitare che la persona entri nello stato preipnotico automaticamente, in certe particolari circostanze.
5)Col tempo, seguendo i corsi e le indicazioni dei responsabili del movimento, la persona può arrivare a convincersi di avere poteri sovrumani e questa certezza potrebbe allontanarla anche dalle persone più care.
6)La deresponsabilizzazione è un’altra possibile conseguenza, poiché qualsiasi cosa o persona ostacoli la propria autorealizzazione viene rifiutata come un ostacolo da evitare
7)In molti casi si è verificato, gradualmente, una sorta di inaridimento affettivo oppure un’ esasperazione dei sentimenti con relativa diminuzione della capacità di autocontrollo. Ciò può causare sofferenze e divisioni all’interno delle famiglie
8)La pratica (frequente in questi gruppi) di leggere in pubblico le autoanalisi è stata, in alcuni casi, utilizzata da persone senza scrupolo per ricattare in vario modo chi aveva rivelato i suoi “segreti” pensando che essi fossero “al sicuro”.
9)La dipendenza dal gruppo, misurabile anche dal grado di ermetismo del linguaggio gergale utilizzato, in molti casi supera i livelli consueti e limita la capacità di autodeterminazione dell’individuo.
10)Il pericolo, all’interno di questi gruppi è evidente quando essi non si presentano per quello che sono veramente: i trattamenti terapeutici che utilizzano sono praticati in forma impropria e mascherata. Essi usano mezzi tipici della psicoterapia senza avere le necessarie competenze nel campo.
Manca, infatti, molto spesso, il momento della ristrutturazione della personalità e della proposta di nuovi valori. Ciò che si ottiene, invece, è la dipendenza dal gruppo che spinge gli adepti a continuare ad acquistare corsi nuovi e sempre più costosi...
E’ facile intuire la pericolosità sociale di questi movimenti e l’importanza di un’ informazione corretta su di loro che prevenga il più possibile i danni (materiali, morali, psicologici, sociali) da loro causati.
La prevenzione attraverso una corretta informazione è l’unica strategia valida per prevenire i danni causati alle persone e alla società da gruppi e movimenti all’interno dei quali la meditazione, l’ascolto, la drammatizzazione, l’espressione di sé vengono utilizzate senza le dovute cautele o addirittura per fini illeciti".