mercoledì 9 settembre 2009

9/9/09 - È ora di dire basta alla violenza sulle donne!


Tutte di bianco. Oggi è la Giornata contro la violenza sulle donne. E quattro cifre da stampare in memoria: 1522, ovvero il numero verde che fa capo al ministero delle Pari opportunità che fornisce assistenza informativa, collegato con stazioni di carabinieri e polizia per eventuali e immediati interventi. Un numero che negli ultimi tempi ha avuto un aumento di chiamate pari al 165%, e “la stragrande maggioranza denuncia violenze domestiche”, dice il ministro Carfagna.
Simili dati dal Telefono Rosa: nel 2008 sono state ricevute le richieste di aiuto di 1.744 donne (1.457 italiane e 287 straniere) contro le 1.492 del 2007. L’autore della violenza fisica è, nel 52% dei casi, il marito o il partner. E se da un lato c’è da ascrivere una positiva crescita di consapevolezza delle donne, dall’altro, purtruppo, anche un effettivo incremento di violenza.

simona.santoni



Indossa qualcosa di bianco per dire
No alla violenza sulle donne


Giornata della violenza contro le donne. Oggi le associazioni di difesa dei diritti della donna invitano tutte le donne, ma non solo, ad indossare qualcosa di bianco. Il bianco come simbolo di purezza, di innocenza, di speranza e di condanna contro chi, in modo assolutamente ingiustificato e ingiustificabile, esercita atti di violenza fisica e psicologica contro le donne. Una giornata che invita a far riflettere, ma soprattutto che si pone l’obiettivo di indurre le donne vittime di violenza ad uscire allo scoperto, a denunciare gli abusi e non avere paura o vergogna di quanto subisce.


Il nemico più grande da combattere è proprio il silenzio assordante che dietro questi episodi si cela, l’incapacità di gridare il dolore e, ancora di più, l’ incapacità che queste donne hanno di non sentirsi colpevoli e di comprendere che sono solo vittime innocenti e che la responsabilità è solo di chi le maltratta. La violenza sulle donne non ha tempo né confini e non risparmia nessuna nazione o paese, industrializzato o in via di sviluppo che sia.

Non conosce differenze socio-culturali, vittime ed aggressori appartengono a tutte le classi sociali, perché al di là di quello che tutti i giorni viene mostrato dai media il rischio maggiore è proprio nella cerchia di persone che si conoscono maggiormente come mariti e padri, familiari, amici, vicini di casa, conoscenti stretti e colleghi di lavoro. Secondo l’Oms una donna su cinque ha subito, nella sua vita, abusi fisici o sessuali da parte di un uomo.

È ora di dire basta alla violenza sulle donne!
di Valentina Battaglia
Mercoledì 09 Settembre 2009