Storicamente sono tutte esperienze che hanno dei punti comuni:
1)si rivolgono a gente che ha dei grossi problemi personali;
2)fin dall'inizio li inseriscono in una spirale chiusa (la persona viene inserita nel corso e chiusa all'interno del gruppo);
3)vengono usate una serie di tecniche di condizionamento crescenti che non arretrano di fronte alle minacce e alla violenza fisica e che mirano a smontare la persona a demolirne tutte le certezze, infatti parte integrante di questi corsi sono momenti in cui le persone vengono denudate, insultate e picchiate e prima si fanno firmare delle liberatorie (“io l'ho massacrato ma lui ha scritto nella liberatoria che lo potevo fare”) che qui in Italia, diversamente dagli USA, non hanno nessun valore legale. Queste a loro volta sono persone che sono state deformate da qualcuno che viene da quel mondo, gli USA, in cui “il mercato è tutto e il delirio di onnipotenza va semplicemente venduto e in cui si costruisce la piramide di onnipotenza sulla testa delle persone che si riesce a sottomettere”.
Il segreto del successo delle psicosette è la promessa velata di onnipotenza che in realtà si costruisce solo con la violenza sugli altri. Il problema è che non esiste nel mondo un solo caso di “ricerca indipendente” che attesti la validità sperimentata delle tecniche proposte da questa gente! Molti purtroppo si vergognano di andare dallo psicologo e facilmente si casca nelle maglie di chi ti offre la soluzione nel segreto e nel silenzio, basta pagare e tanto! Allora quando vedete questi corsi che “ti promettono mari e monti”; occorre controllare:1)controllare se queste persone, in tutti gli operatori non solo il "capoccia" ma tutti, hanno il titolo di studio esposto e l'iscrizione all'albo esposta come prescrive la legge;
2)controllare se la struttura in quanto struttura è iscritta e accettata negli elenchi delle strutture che possono fare attività terapeutica;
3)controllare se il "gruppo" ha una convenzione con una Università che l'Università stessa esista e che sia consapevole di questa convenzione perché spesso sono delle “patacche”!
Altrimenti si fa solo della “psicoterapia selvaggia” ed è pacifico che queste persone facciano solo dei disastri. Voi stessi sapete che nelle droghe la dipendenza più difficile ad uscirne è la dipendenza mentale perché in 24 ore la dipendenza fisica è superabile. La fatica è il superamento della dipendenza mentale che è frutto di un condizionamento. Allora c'è un parallelo tra le droghe e queste sette: entrambe inducono un condizionamento tale per cui la persona si persuade che può vivere solo nell'alveo protetto di questo gruppo o sotto l'ombrello di quella sostanza. Queste allora sono tecniche di condizionamento precise, oggettive, riscontrabili che speriamo possano essere sanzionate dal progetto di legge in esame al Parlamento. Ma “rimettersi in piano” da un punto di vista psichico non è una cosa semplicissima e richiede anni! Più state attenti, più fate un favore a voi stessi!".
(prof. Adolfo Morganti, psicoterapeuta)