giovedì 18 giugno 2009

Maghi e guaritori: boom di incassi e anche di raggiri

Dodici milioni di clienti, 6 miliardi di business
ROMA
«Medicina «fai da te», vendita online su eBay del kit da sciamano e medium, boom di sostanze allucinogene per la divinazione e la trance. Droghe vietate in Italia come la «salvia degli indovini». E intanto un extracomunitario su dieci fa il «guaritore» e dei 151 mila maghi che operano in Italia 125 mila sono immigrati. Tre milioni di italiani ogni anno si rivolgono a vecchi e nuovi santoni, soprattutto extracomunitari, per malattie più o meno gravi. Un oscuro mercato che se esteso a maghi e cartomanti arriva a 12 milioni di clienti, un business in vorticosa crescita. Ogni giorno 33 mila persone fanno la fila da improbabili sensitivi e veggenti per risultati inesistenti e a caro prezzo, come documenta il Rapporto annuale sulla magia e l’astrologia del Telefono Antiplagio. Gli immigrati presenti in Italia che sostengono di essere taumaturghi e «terapeuti» sono quasi il 10% della popolazione extracomunitaria, ovvero 82 mila africani, 35 mila indiani e cinesi, 8 mila nomadi. Gli illeciti più frequenti sono l’esercizio del mestiere di ciarlatano, l’evasione fiscale, la circonvenzione d’incapace, la truffa, la truffa aggravata, l’estorsione, l’esercizio abusivo della professione medica e psicologica, l’abuso della credulità popolare, la violazione della privacy e la pubblicità ingannevole. Ma solo il 5% delle persone truffate sporge querela. Un giro d’affari da sei miliardi di euro all’anno, totalmente in nero (l’evasione fiscale è del 98%). Un fenomeno che interessa un paio di migliaia di taumaturghi di casa nostra e decine di migliaia di medici improvvisati, provenienti dal Terzo Mondo.

La geografia magica (Nord 42%, Centro 28%, Sud 19%, Isole 11%) individua Milano, Roma, Napoli, Torino, Palermo come le province con il maggior numero di maghi, astrologi e guaritori. Un fenomeno che riguarda il 20% della popolazione italiana e oltre quattro milioni di famiglie. L’età media dei clienti è di 47 anni e il livello di istruzione è basso: 37% licenza elementare, 43% media inferiore, 13% diploma, 7% laurea. Bussano alle porte dei santoni in pari misura donne e uomini, mentre il 5% degli «utenti dell’occulto» è minorenne. Per reclamizzare i loro servizi, guru e cartomanti non badano a spese in mezzi pubblicitari: radio, tv locali, quotidiani (3700 maghi), siti Web (500), Pagine Utili (400), Pagine Gialle (400), Mediavideo (230), Astra (200), Ebay (100). E proprio il sito di aste online rappresenta l’ultima frontiera per gli imbonitori che su Internet spacciano persino droghe allucinogene, come la «salvia divinorum», e piazzano al miglior offerente i loro prodotti miracolosi. «Ebay non controlla le aste destinate ai suoi 5 milioni di potenziali acquirenti e incassa le commissioni - denuncia Giovanni Panunzio, coordinatore nazionale del Telefono Antiplagio -. Parallelamente in Italia stanno arrivando migliaia di fantomatici medici, maman e guaritori che, approfittando dei confini-colabrodo e di norme inesistenti, mettono a repentaglio la salute e le risorse economiche delle vittime». A Frosinone due maghi hanno spillato 600 mila di euro ad un anziano per «togliere il maleficio». Tra le truffe-record, raggiri da 500 mila euro a Torino, 400 mila a Varese, 150 mila a Latina.

Con sempre più persone che corrono da loro per farsi scacciare il malocchio, i signori delle fatture e delle carte proliferano e si arricchiscono. L’offerta di consulti divinatori è sterminata (dai Ching ai tarocchi, dalla «voce interiore» alla «mappa dell’ignoto», dalla telepatia alla chiaroveggenza) per istruire 12 milioni di italiani su come debbono vivere, curarsi, innamorarsi. Previsioni personalizzate lette nelle stelle in base a segno zodiacale e ascendente, calcoli della numerologia e miti orientali. Un italiano su 8 si affida all’astrologia e, secondo gli studi scientifici presentati ieri dalla Società italiana di intervento sulle patologie compulsive (Siipac), sempre più persone sviluppano un’autentica dipendenza e arrivano a spendere cifre altissime. In alcuni casi, centinaia di migliaia di euro ogni anno. «Il giro di affari è in continua crescita - osserva lo psicologo Cesare Guerreschi, presidente della Siipac -. Dietro ci sono il ritorno in denaro per chi alimenta il fenomeno e una personalità fragile e insicura per chi si lascia abbindolare. Il controllo può diventare totale. Può essere economico, del pensiero, del linguaggio, dell’informazione e in alcuni casi dell’alimentazione, fino all’instaurarsi di una vera dipendenza». In questi giorni i pronostici dell’astrologo affollano edicole e talk show televisivi, trasformando il cambio d’anno in un periodo ad altissimo rischio per gli «oroscopo-dipendenti».

Nello svolgimento delle attività quotidiane, gli «schiavi delle stelle» si affidano agli influssi di costellazioni e pianeti fino a diventare preda di maghi e sensitivi. Sono adulti e anziani, in genere con livello culturale e reddito bassi. I «maniaci dell’oroscopo» (10%) la mattina non mettono piede fuori casa se non hanno letto la previsione che li riguarda, si comportano esattamente come consigliano le stelle, e la loro dipendenza raggiunge il picco record proprio in questo periodo, quando sono bombardati da suggerimenti sul nuovo anno. In Italia sono in aumento gli spazi televisivi concessi agli astrologi e le linee telefoniche a pagamento. All’insegna del razionale e della scientificità, il Comitato per il Controllo sul paranormale (Cicap) funge da punto di raccordo nazionale per le associazioni e i siti degli scettici e di quanti si occupano di indagare sull’occulto, smascherando rabdomanti, piegatori di cucchiai e sollevatori di tavolini. «Gli oroscopi sono sempre affermazioni vaghe ed ambigue - spiega Stefano Bagnasco, fisico all’Istituto nazionale di fisica nucleare e coordinatore del gruppo di studio sull’astrologia del Cicap -. Le previsioni sono per lo più così generiche da essere un po’ come le macchie del test psicologico di Rorschach: non rappresentano nulla, ma è la nostra psiche a dar loro un significato». Quando invece si mettono direttamente alla prova le affermazioni degli astrologi, il risultato è deludente. «Un recente studio di David Voas, dell’università di Manchester, ha preso in esame più di un milione di coppie e concluso che non esiste alcun rapporto tra i segni zodiacali e l’intesa amorosa», osserva Bagnasco. E il Cicap mette in palio un milione di euro per chi riesca a fornire prove della validità scientifica dell’astrologia nel prevedere il futuro.

GIACOMO GALEAZZI