mercoledì 17 giugno 2009

Bari, la "psicosetta" truffava i suoi seguaci

Denunciati il "maestro" e cinque suoi assistenti

BARI (11 ottobre) - Per tutti era il “maestro” e a lui si rivolgeva chi aveva malesseri fisici e spirituali, con la speranza di guarire. I servizi di Vito Carlo Moccia non erano, però, gratuiti, anzi venivano pagati un bel po'. La polizia ha scoperto le truffe di Moccia, a capo di una “psicosetta”, e ora il “maestro” è accusato di aver costituito un'associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo di una professione, della commissione in concorso dei reati di truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata e calunnia. Anche altri cinque seguaci che praticavano il suo metodo in altri parti d'Italia hanno ricevuto un avviso di garanzia e la sede a Bari dell'associazione “The sacred path”, centro operativo del gruppo, è stata sequestrata e sottoposta a perquisizioni.

Inoltre, sono stati oscurati i siti internet nei quali si pubblicizzava l'attività della setta. Il “metodo” di Vito Carlo Moccia, conosciuto come “Arkeon”, prendeva avvio da alcune tecniche ispirate alle filosofie orientali del Reiki, rielaborate in modo personale. In dieci anni è riuscito a raggruppare almeno diecimila adepti in tutta Italia, i quali per partecipare ai suoi seminari erano disposti a pagare da 300 fino a tremila euro. Una coppia del nord Italia ha confessato di aver sborsato 200 milioni di lire per cercare di risolvere la loro crisi matrimoniale.

Moccia, 55 anni, nato a Milano ma domiciliato a Noicattaro, in provincia di Bari, si spacciava per uno psicologo. Nei seminari, faceva fare agli iscritti alcuni esercizi terapeutici che avevano il potere di indurli ad accettare qualsiasi indicazione del maestro. I suoi allievi, completamente plagiati, erano disposti anche a travestirsi e ad andare a chiedere l'elemosina per strada. Durante una tecnica definita “no limits”, alcune vittime hanno dichiarato di aver subìto abusi sessuali. Secondo l'accusa, il gruppo riusciva a creare una dipendenza psicologica inducendo le vittime, che di solito erano persone fragili con problemi da risolvere, a partecipare in maniera costante ai seminari.

Le indagini, condotte dal sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bari, Francesco Bretone, e dal gip Vito Fanizzi, sono iniziate circa un anno fa, dopo che alcuni ex-seguaci hanno rivelato particolari della vicenda a trasmissioni televisive, come “Tutte le mattine” di Maurizio Costanzo e “Mi manda Raitre” di Andrea Vianello. Gli investigatori hanno scoperto che anche alcuni minorenni sono stati invitati ad assistere alle sedute e talvolta a prendere parte agli esercizi. I ragazzi sono stati ascoltati dalla polizia, alla presenza di uno psicologo. All'inchiesta hanno partecipato anche gli agenti della polizia postale e delle telecomunicazioni della Puglia e la Digos di Roma, Milano, Palermo, Latina, dove risiedono alcuni degli indagati. Finora i casi di truffa accertati sono una trentina, per un giro di affari di migliaia di euro.

Latina. Nel capoluogo pontino, nell'ambito dell'inchiesta del tribunale di Bari, sono state denunciate sei persone, tra le quali un libero professionista, P. S. 39enne, originario della Campania e da circa 10 anni residente a Latina. Nella sua abitazione la polizia ha sequestrato un computer e diversi documenti relativi alla contabilità dell'organizzazione. Ora, l'uomo e i complici sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, esercizio abusivo della professione medica e violenza privata

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=10877&sez=HOME_INITALIAa.

(articolo tratto dal Cesap perchè non più rintracciabile dall'archivio di rete del messaggero)