La bella e brava showgirl era stata plagiata dai “Guerrieri della luce”. Aveva lasciato il marito Ramazzotti e si era fidanzata col figlio della guru: “Approfittano dei momenti di debolezza delle persone, era una dipendenza”
Una pagina oscura nella vita della popolare attrice e showgirl Michelle Hunziker (foto). “Per anni fui vittima di una setta”. Lo confessa la bella 33enne di origine svizzera sul quotidiano tedesco Bild Zeitung. La setta ha un nome piuttosto evocativo, si chiama infatti “Guerrieri della luce”, si ispira ai precetti di dello scrittore Paulo Coelho ed è capeggiata dalla guru Giulia Berghella. Utilizzano l’ipnosi e l’imposizione delle mani per scacciare le energie negative. La Hunziker fu vittima di questa setta dal 2000 al 2006 (infatti si separò da Eros Ramazzotti per instaurare una relazione sentimentale prima col figlio della guru e poi col suo ex compagno). Nel 2000, Michelle aveva appena perso il padre e stava attraversando un periodo di difficoltà e debolezza interiore. Così si affidò ai “Guerrieri della luce”.
“Ero molto debole e sono stata una facile preda per loro – confida Michelle – poiché approfittano delle persone che vivono un particolare momento di fragilità. Sono persone molto preparate dal punto di vista psicologico, capiscono i tuoi problemi. Mi hanno sempre avvicinata nei momenti più duri della mia vita, ferendomi profondamente e arricchendosi alle mie spalle. Mi trovavo in una situazione di dipendenza, quasi come una tossicodipendenza. E’ molto difficile uscirne quando precipiti in una simile situazione”. Come ha fatto, dunque, la brava attrice e presentatrice televisiva ad uscire dall’incubo? “L’amore per la figlia Aurora e un sogno nel quale mio padre mi scuoteva, intimandomi di svegliarmi, hanno messo fine alle mie sofferenze – conclude la Hunziker – Ho lasciato i ‘Guerrieri della luce’ e quando sono tornata alla normalità, tutti gli altri erano lì ad aspettarmi. Ora sono felice”.
martedì 19 aprile 2011
venerdì 15 aprile 2011
Arkeon, sospeso il processo civile
Continua l'odissea giudiziaria che vede implicata la psicosetta. La morte di uno degli imputati la ragione della sospensione
Sospeso il processo civile per diffamazione intrapreso dal fondatore e guru della setta psico-religiosa Arkeon, Vito Carlo Moccia, contro gli psicologi del CeSAP (Centro studi per gli Abusi Psicologici) e degli adepti fuoriusciti della setta che avevano testimoniato contro Arkeon in varie trasmissioni televisive. Il Moccia, ed altri membri della psicosetta, avevano chiesto agli imputati il risarcimento di 4 milioni di euro. La sospensione arriva a causa della morte di Carlo Fornesi, lo psicologo genovese “maestro” di Archeon che si ribellò alla setta denunciandone i retroscena di abusi e violenze, nonché imputato chiave del processo. Lo psicologo si tolse la vita il febbraio scorso. Chi lo conosceva afferma sia stato portato sull'orlo della depressione dalle continue pressioni, anche di tipo legale, e dalle diffamazioni di ogni genere che riceveva dai membri di Arkeon: per loro, il Fornesi aveva tradito. « Di fronte alla morte del Fornesi – ha spiegato l'avvocato che difende gli psicologi del CeSAP – il giudice non ha potuto far altro che sospendere il processo. Ora spetterà agli avvocati del Moccia riassumerlo, convocando gli eredi del Fornesi in sua vece e richiamando tutte le parti a presentarsi nuovamente in tribunale ». Un operazione che dovrebbe espletarsi nel giro di tre mesi, come previsto per legge. « Altro tempo che viene sottratto alla nostra vita, per difenderci da accuse che sono evidentemente volte ad intimorire i testimoni che hanno osato contrapporsi ad un meccanismo criminale che sfruttava la psiche debole delle persone per arricchirsi e alimentare il desiderio di potere e controllo del Moccia e degli altri “maestri” di Arkeon ». Hanno dichiarato i rappresentati del CeSAP presenti ieri in aula. In tribunale non c'era invece Moccia ed i suoi avvocati. « Evidentemente sapevano che il processo sarebbe stato sospeso prima ancora che il giudice si pronunciasse », hanno commentato gli psicologi del CeSAP. Avvocati con buoni agganci o premonizione divina...
Mirko Misceo
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giovedì 14 aprile 2011
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