lunedì 21 febbraio 2011

Ragazza scomparsa a Trieste, Marilena Piretti forse vittima di una setta religiosa

L’ultima vittima potrebbe essere lei, una studentessa di Trieste di 27 anni, Marilena Piretti: stiamo parlando delle sette religiose, un fenomeno inquietante e in continua espansione negli ultimi anni nel nostro paese, soprattutto nel Nord Italia. La nonna della giovane, l’ultima a vedere Marilena prima della scomparsa, avvenuta il 14 gennaio scorso, teme possa esserci appunto una setta dietro la sparizione: la fine della relazione con il ragazzo con cui stava da 6 anni, unita ai difficili rapporti con la madre, aveva fatto cadere Marilena nel tunnel della depressione, e l’aveva fatta avvicinare ad una fantomatica Federazione Damanhur. Purtroppo le sette religiose non assomigliano quasi mai al mitico dudeismo del Grande Lebowsky.



‘Marilena aveva parlato con mio figlio di questa Damanhur già la scorsa estate. La descriveva come un posto in cui si vive bene. Noi però abbiamo il terrore che in realtà sia una di quelle sette in cui, se entri, non esci più‘, spiega la nonna ai giornali. Per Francesco Bruno, contitolare della cattedra di Psicopatologia Forense e Criminologia alla Sapienza di Roma, bisogna intervenire subito contro le sette, poiché distruggono la vita delle vittime per lucrare milioni di euro di proventi illeciti.

Di che cifre parliamo quando parliamo di questi fenomeni? Bisogna premettere che dieci milioni di italiani che si affidano ogni anno a maghi, ciarlatani, cartomanti, guru e maestri delle più svariate discipline parapsicologiche, ma solo l’1% della popolazione è coinvolta nelle circa cinquecento sette che si definiscono ‘religiose’. Tuttavia c’è ben poco da rallegrarsi, perché se sui grandi numeri la percentuale può sembrare irrisoria, stiamo parlando comunque di decine di persone che scompaiono ogni anno. Decine sono inoltre i bambini maltrattati o abusati, e i cui reati sono stati accertati, con la scusa di onnipresenti ‘riti di purificazione’, che ovviamente con la religione hanno ben poco a che fare.

Pensiamo al caso dell’Arkeon, setta i cui leader andranno a processo a Bari, e che controllava all’incirca diecimila persone: contro di loro per la prima volta è stata riconosciuta l’accusa di associazione a delinquere, e tra i vari capi di imputazione compaiono appunto anche il maltrattamento e abusi sessuali su minori. Ma non è l’unico caso purtroppo, e in percentuale le sette nel nostro paese fanno più vittime dei preti pedofili all’interno della Chiesa cattolica. Altro problema sono milioni sottratti agli adepti con il raggiro: ‘Le persone vengono stuprate mentalmente, condizionate psicologicamente secondo tecniche ben precise. Una volta che siano state violentate mentalmente, è facile passare all’abuso sessuale e naturalmente all’estorsione del denaro. Abbiamo preparato un piccolo manuale distribuito nelle scuole secondarie a Rimini, Le mani sulla mente, per evitare che i ragazzi ci caschino‘ spiega Maurizio Alessandrini, la cui organizzazione fa parte della Federazione europea dei centri di ricerca ed informazione sul settarismo.

I numeri del fenomeno delle sette sono andati crescendo in maniera esponenziale, soprattutto nel Nord Italia, tanto da portare alla creazione di squadre speciali all’interno delle forze dell’ordine: ma da più parti si invocano leggi ad hoc contro il fenomeno che, al momento, latitano.