martedì 22 dicembre 2009
sabato 19 dicembre 2009
"Le psicosette" di Maurizio Antonello - I movimenti del potenziale umano (IV)
ALTRE COMPONENTI
Come accennato, riteniamo che molti gruppi di Sviluppo Personale abbiano tratto materiale per i loro corsi anche da:
1. Le Scuole di successo. Si tratta di scuole private per dirigenti d'azienda e managers, sorte in America nel secondo dopoguerra. Si citano: l'Istituto Dale Carnegie, l'A.M.A. - American Management Association -, la Scuola Power, o i più recenti IstitutoStone e la Humaneering. In esse si insegnano a vincere la timidezza nel parlare in pubblico, a saper esporre un progetto o un'idea, a vendere un prodotto, a controllare l'ansia e cosi via.
Il rapporto tra gli attuali gruppi di S.P., le «scuole di successo» e i naturali committenti (le aziende) sussiste a tutt'oggi. Sempre citando Ìi Vernette:
«II NEW AGE è già penetrato nel mondo degli affari in quanto propone delle metodiche di sviluppo del potenziale umano: alcuni dirigenti di grandi multinazionali si sono vivamente interessati all'impiego di queste tecniche - dallo yoga all'occultismo - per la formazione dei propri quadri a una migliore competitività sui mercati mondiali. Si stanno organizzando seminari di arti marziali, di zen, o meglio di sciamanismo o di vudù in modo da «ridare energia» e «sovradimensionare» gli uomini d'affari in modo tale da aumentarne l'efficienza» (9).
2. Alcune particolari discipline sportive. Tra le tecniche individuate da J. Vernette, trovano posto anche le «discipline terapeutiche del corpo, dalle più sofisticate come il Tai-Chi-Chuan, l'Aikido, l'Hata Yoga, le arti marziali, alle più comuni come le attività fisiche che suscitano il senso inebriante di un «più essere»; alpinismo, atletica, navigazione solitària» (10).
Di nostro aggiungiamo le nuovissime discipline New-Age, come le scuole di sopravvivenza. Alcuni gruppi, come ad esempio l'Associazione L.D.P., di cui poi parleremo diffusamente, pare stiano orientando i nuovi corsi verso questo tipo di cimento.
-continua-
(9) J. Vernette, Il New Age, cit., p. 6
(10) J. Vernette, Il New Age, cit., p. 22.
Come accennato, riteniamo che molti gruppi di Sviluppo Personale abbiano tratto materiale per i loro corsi anche da:
1. Le Scuole di successo. Si tratta di scuole private per dirigenti d'azienda e managers, sorte in America nel secondo dopoguerra. Si citano: l'Istituto Dale Carnegie, l'A.M.A. - American Management Association -, la Scuola Power, o i più recenti IstitutoStone e la Humaneering. In esse si insegnano a vincere la timidezza nel parlare in pubblico, a saper esporre un progetto o un'idea, a vendere un prodotto, a controllare l'ansia e cosi via.
Il rapporto tra gli attuali gruppi di S.P., le «scuole di successo» e i naturali committenti (le aziende) sussiste a tutt'oggi. Sempre citando Ìi Vernette:
«II NEW AGE è già penetrato nel mondo degli affari in quanto propone delle metodiche di sviluppo del potenziale umano: alcuni dirigenti di grandi multinazionali si sono vivamente interessati all'impiego di queste tecniche - dallo yoga all'occultismo - per la formazione dei propri quadri a una migliore competitività sui mercati mondiali. Si stanno organizzando seminari di arti marziali, di zen, o meglio di sciamanismo o di vudù in modo da «ridare energia» e «sovradimensionare» gli uomini d'affari in modo tale da aumentarne l'efficienza» (9).
2. Alcune particolari discipline sportive. Tra le tecniche individuate da J. Vernette, trovano posto anche le «discipline terapeutiche del corpo, dalle più sofisticate come il Tai-Chi-Chuan, l'Aikido, l'Hata Yoga, le arti marziali, alle più comuni come le attività fisiche che suscitano il senso inebriante di un «più essere»; alpinismo, atletica, navigazione solitària» (10).
Di nostro aggiungiamo le nuovissime discipline New-Age, come le scuole di sopravvivenza. Alcuni gruppi, come ad esempio l'Associazione L.D.P., di cui poi parleremo diffusamente, pare stiano orientando i nuovi corsi verso questo tipo di cimento.
-continua-
(9) J. Vernette, Il New Age, cit., p. 6
(10) J. Vernette, Il New Age, cit., p. 22.
sabato 12 dicembre 2009
"Le Psicosette" di Maurizio Antonello - I movimenti del potenziale umano (III)
LE COMPONENTI RELIGIOSE ED IL CARATTERE SETTARIO
Come la psicologia, anche la religione si occupa delle dimensioni soggettive della vita. Inoltre, come il funzionamento della psiche è simile per tutti gli uomini, così la religione ha in sè valori condivisi universalmente.
I concetti generali della prima ed i valori universali della seconda, sono ampiamente usati dai gruppi del potenziale umano.
Considerando la religione in senso largo, alcuni reputano questi gruppi come nuove forme di religiosità. Altri ritengono invece trattarsi di forme sociopatologiche costituenti un grave i pericolo per la comunità.
Le credenze a cui questi gruppi si richiamano non costituiscono un ben preciso apparato dottrinale o teologico: si nota una vaga credenza nell'esistenza di un Essere Superiore o Intelligenza Suprema, di un' Aldilà, di un «corpo sottile», il corpo eterico, che contiene il corpo materiale ma è da questo appesantito e limitato. Non è rara la credenza nella reincarnazione. Questa struttura dottrinale a larghe maglie unitamente a un forte senso di tolleranza verso tali questioni, fa sì che il gruppo lasci molto spazio alle convinzioni di ciascuno.
I gruppi di Sviluppo Personale hanno in sè molti degli elementi che, secondo Bryan Wilson caratterizzano i Nuovi Movimenti Religiosi:
«provenienza esotica; nuovo stile di vita culturale; un grado di impegno decisamente diverso da quello oggi presente nel cristianesimo tradizionale; guida carismatica; un seguito prevalentemente giovane e proveniente in misura sproporzionata dai settori meglio istruiti e borghesi della società; grande diffusione; gestione internazionale; e comparsa nell'ultimo decennio e mezzo» (7).
Anche i gruppi di S.P. non differiscono, strutturalmente e psicologicamente da qualsiasi altro gruppo chiuso: una precisa gerarchia e definizione dei ruoli, una notevole coesività tra i mèmbri, l'uso di un gergo o di una terminologia particolare, l'esistenza di segni distintivi o caratteristici; in alcuni, addirittura, è presente una forma di ritualismo.
Abbiamo già accennato alla presenza del pensiero magico come una delle caratteristiche di tutti questi gruppi. Non è un caso che, ad esempio, nel testo di Dinamica Mentale sia dedicato un intero capitolo alla «Dimensione magica» (8). Ogni accadimento è considerato causale, pertanto inteso come «segno», da interpretarsicome avvertimento, pericolo, minaccia, conferma. ..
Inoltre, molti gruppi ad attività terapeutica si sono formati, col tempo, in gruppi religiosi, come la sètta giapponese Mahikari o quella francese IVI (Invitation à la Vie Intense). E poi a tutti noto come [omissis] equivochi molto sul fatto di essere un gruppo religioso. Tutto ciò risulta quanto mai comprensibile, se si pensa al principio fondamentale di questi gruppi che è quello di intervenire sull'anima o sullo spirito (o sulla mente) per guarire il corpo.
Maurizio Antonello
- continua-
(7) Da Bryan R, Wilson, Thè Social Impaci of New Religioni Movements, Rose of Sharon Press, New York 1981.
(8) M. Bonazzola, Dinamica Mentale, cit., pp. 13-21.
Come la psicologia, anche la religione si occupa delle dimensioni soggettive della vita. Inoltre, come il funzionamento della psiche è simile per tutti gli uomini, così la religione ha in sè valori condivisi universalmente.
I concetti generali della prima ed i valori universali della seconda, sono ampiamente usati dai gruppi del potenziale umano.
Considerando la religione in senso largo, alcuni reputano questi gruppi come nuove forme di religiosità. Altri ritengono invece trattarsi di forme sociopatologiche costituenti un grave i pericolo per la comunità.
Le credenze a cui questi gruppi si richiamano non costituiscono un ben preciso apparato dottrinale o teologico: si nota una vaga credenza nell'esistenza di un Essere Superiore o Intelligenza Suprema, di un' Aldilà, di un «corpo sottile», il corpo eterico, che contiene il corpo materiale ma è da questo appesantito e limitato. Non è rara la credenza nella reincarnazione. Questa struttura dottrinale a larghe maglie unitamente a un forte senso di tolleranza verso tali questioni, fa sì che il gruppo lasci molto spazio alle convinzioni di ciascuno.
I gruppi di Sviluppo Personale hanno in sè molti degli elementi che, secondo Bryan Wilson caratterizzano i Nuovi Movimenti Religiosi:
«provenienza esotica; nuovo stile di vita culturale; un grado di impegno decisamente diverso da quello oggi presente nel cristianesimo tradizionale; guida carismatica; un seguito prevalentemente giovane e proveniente in misura sproporzionata dai settori meglio istruiti e borghesi della società; grande diffusione; gestione internazionale; e comparsa nell'ultimo decennio e mezzo» (7).
Anche i gruppi di S.P. non differiscono, strutturalmente e psicologicamente da qualsiasi altro gruppo chiuso: una precisa gerarchia e definizione dei ruoli, una notevole coesività tra i mèmbri, l'uso di un gergo o di una terminologia particolare, l'esistenza di segni distintivi o caratteristici; in alcuni, addirittura, è presente una forma di ritualismo.
Abbiamo già accennato alla presenza del pensiero magico come una delle caratteristiche di tutti questi gruppi. Non è un caso che, ad esempio, nel testo di Dinamica Mentale sia dedicato un intero capitolo alla «Dimensione magica» (8). Ogni accadimento è considerato causale, pertanto inteso come «segno», da interpretarsicome avvertimento, pericolo, minaccia, conferma. ..
Inoltre, molti gruppi ad attività terapeutica si sono formati, col tempo, in gruppi religiosi, come la sètta giapponese Mahikari o quella francese IVI (Invitation à la Vie Intense). E poi a tutti noto come [omissis] equivochi molto sul fatto di essere un gruppo religioso. Tutto ciò risulta quanto mai comprensibile, se si pensa al principio fondamentale di questi gruppi che è quello di intervenire sull'anima o sullo spirito (o sulla mente) per guarire il corpo.
Maurizio Antonello
- continua-
(7) Da Bryan R, Wilson, Thè Social Impaci of New Religioni Movements, Rose of Sharon Press, New York 1981.
(8) M. Bonazzola, Dinamica Mentale, cit., pp. 13-21.
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domenica 6 dicembre 2009
"Le Psicosette" di Maurizio Antonello - I movimenti del potenziale umano (II)
LE COMPONENTI PSICOLOGICHE
II contributo dato dalla psicologia a questi gruppi del potenziale umano è enorme, soprattutto quello della psicologia umanista o dell'autorealizzazione. Ci sembra importante riportare quanto Alessandro Manenti ha scritto nella prefazione all'edizione italiana del libro di Paul Vitz Psicologia e culto di sè, soprattutto perchè propone un primo criterio di distinzione tra questi gruppi:
«La psicologia umanista più che una particolare scuola è una mentalità e un atteggiamento di vita. Difficile quindi identificare con esattezza i suoi autori e il suo statuto epistemologico. Tuttavia si può trovare il tema comune: la rivalutazione della positività della natura umana e dei grandi traguardi riservati al potenziale umano (...).
All'interno di questo modello si possono distinguere due versioni. Nella versione dell'attualizzazione, questa forza di base è la tendenza ad esprimere sempre meglio le capacità e potenzialità che già l'individuo possiede. Rientrano qui: Cari Rogers, Kurt Goldstein e Abraham Maslow. Nella versione della, perfezione, la forza è piuttosto la tendenza a lottare e combattere per dare corpo a ciò che può rendere la vita completa, armonica, eccellente, forse anche compensando le carenze di partenza. Rientrano qui: Alfred Adier, Robert R. White, Gordon Allport, Erich Fromm e la psicologia esistenziale (ad es. Rollo May). La versione dell'attualizzazione è umanista, quella della perfezione è idealista. Nella prima la persona deve diventare ciò che già è, nella seconda, persegue dei significati che inventa (...)».
Commentando poi la tesi del libro, così continua:
«...la psicologia umanista incoraggia il culto dell'uomo per se stesso, il proprio io o (...) il proprio sè (dall'inglese Self). E una psicologia «selfista», dove il sè e le sue esperienze sono il valore sommo e l'oggetto delle sue devozioni ultime: elementi che costituiscono per definizione le caratteristiche del culto religioso. Questa psicologia è diventata una nuova religione, con i suoi profeti ed i suoi nuovi riti» (5).
Per un accurato esame del rapporto tra nuove religioni e psicologia, si rimanda all'intervento di Eugenio Fizzotti: Nuova religiosità e «bisogni» psicologici, in «Sètte e Religioni», a., n.2, aprile-giugno 1991.
Eileen Barker propone un breve elenco dei contributi dati dalle varie scuole psicologiche ai gruppi di S.P.:
«Tra i metodi e le tecniche più note si possono citare la Bioenergetica di Alexander Lowen, la Biosintesi di David Boadella, il Co-counselling di Harvey Jackin; i gruppi Encounter; la Gestalt Therapy di Fritz Perls; i gruppi di fantasia guidata; la psicologia umanistica; il Loving Relationship Training (LRT) di Sondra Ray; la Primal Therapy di Artur Janov; le varie forme di psicodramma; Rebirthing; la Psicosintesi di Roberto Assaggioli; e l'Analisi Transazionale di Eric Berne» (6).
A tutto questo vanno ad aggiungersi le varie tecniche di rilassamento e di concentrazione: ad esempio il training autogeno di J. H. Schultz, il rilassamento a induzioni ripetute di Michel Sapir, oltre che alcune tecniche yogiche di meditazione e concentrazione, scorporate però dal supporto religioso che le sostanzia.
(5) In P. Vitz, Psicologia e culto di sè, ed. Dehoniane, Bologna 1987, pp. 6-8.
(6) Da E. Barker, I nuovi movimenti religiosi, ed. Mondadori, 1992, p. 288.
-continua-
II contributo dato dalla psicologia a questi gruppi del potenziale umano è enorme, soprattutto quello della psicologia umanista o dell'autorealizzazione. Ci sembra importante riportare quanto Alessandro Manenti ha scritto nella prefazione all'edizione italiana del libro di Paul Vitz Psicologia e culto di sè, soprattutto perchè propone un primo criterio di distinzione tra questi gruppi:
«La psicologia umanista più che una particolare scuola è una mentalità e un atteggiamento di vita. Difficile quindi identificare con esattezza i suoi autori e il suo statuto epistemologico. Tuttavia si può trovare il tema comune: la rivalutazione della positività della natura umana e dei grandi traguardi riservati al potenziale umano (...).
All'interno di questo modello si possono distinguere due versioni. Nella versione dell'attualizzazione, questa forza di base è la tendenza ad esprimere sempre meglio le capacità e potenzialità che già l'individuo possiede. Rientrano qui: Cari Rogers, Kurt Goldstein e Abraham Maslow. Nella versione della, perfezione, la forza è piuttosto la tendenza a lottare e combattere per dare corpo a ciò che può rendere la vita completa, armonica, eccellente, forse anche compensando le carenze di partenza. Rientrano qui: Alfred Adier, Robert R. White, Gordon Allport, Erich Fromm e la psicologia esistenziale (ad es. Rollo May). La versione dell'attualizzazione è umanista, quella della perfezione è idealista. Nella prima la persona deve diventare ciò che già è, nella seconda, persegue dei significati che inventa (...)».
Commentando poi la tesi del libro, così continua:
«...la psicologia umanista incoraggia il culto dell'uomo per se stesso, il proprio io o (...) il proprio sè (dall'inglese Self). E una psicologia «selfista», dove il sè e le sue esperienze sono il valore sommo e l'oggetto delle sue devozioni ultime: elementi che costituiscono per definizione le caratteristiche del culto religioso. Questa psicologia è diventata una nuova religione, con i suoi profeti ed i suoi nuovi riti» (5).
Per un accurato esame del rapporto tra nuove religioni e psicologia, si rimanda all'intervento di Eugenio Fizzotti: Nuova religiosità e «bisogni» psicologici, in «Sètte e Religioni», a., n.2, aprile-giugno 1991.
Eileen Barker propone un breve elenco dei contributi dati dalle varie scuole psicologiche ai gruppi di S.P.:
«Tra i metodi e le tecniche più note si possono citare la Bioenergetica di Alexander Lowen, la Biosintesi di David Boadella, il Co-counselling di Harvey Jackin; i gruppi Encounter; la Gestalt Therapy di Fritz Perls; i gruppi di fantasia guidata; la psicologia umanistica; il Loving Relationship Training (LRT) di Sondra Ray; la Primal Therapy di Artur Janov; le varie forme di psicodramma; Rebirthing; la Psicosintesi di Roberto Assaggioli; e l'Analisi Transazionale di Eric Berne» (6).
A tutto questo vanno ad aggiungersi le varie tecniche di rilassamento e di concentrazione: ad esempio il training autogeno di J. H. Schultz, il rilassamento a induzioni ripetute di Michel Sapir, oltre che alcune tecniche yogiche di meditazione e concentrazione, scorporate però dal supporto religioso che le sostanzia.
(5) In P. Vitz, Psicologia e culto di sè, ed. Dehoniane, Bologna 1987, pp. 6-8.
(6) Da E. Barker, I nuovi movimenti religiosi, ed. Mondadori, 1992, p. 288.
-continua-
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