MILANO - Chiesta la condanna a 4 anni di carcere per giudizio Antonio Morello, il 69enne che tra il 1999 e il 2002 avrebbe violentato due donne inducendole a credere che l'unico modo per superare i disturbi derivati da inesistenti molestie sessuali subite da piccole fosse quello di sottoporsi a una terapia individuale con lui in veste di «maestro» della psico-setta «The sacred path».
La richiesta è stata formulata dal pubblico ministero Brunella Sardoni ai giudici della quinta sezione penale e a essa si è associato l'avvocato Marco Marzari, legale di una delle due presunte vittime che si è costituita parte civile. Il dibattimento, che potrebbe già concludersi nel pomeriggio con la sentenza, deriva dallo stralcio della posizione di una delle dieci persone a processo a Bari, dove la setta aveva la sede operativa, con l'accusa di aver organizzato in tutta Italia numerosi seminari a pagamento, facendo credere ai partecipanti affetti da cancro o Aids di poter risolvere i loro problemi con il metodo Arkeon ideato da Vito Moccia.
A Milano Morello è accusato di aver condizionato psicologicamente le vittime con la falsa autorità derivante dalla qualifica di «maestro» all'interno della setta, convincendole di essere state da bambine vittime di pedofilia e che per superare il trauma dovevano sottoporsi a una terapia particolare. Quindi, con l'aggravante di aver abusato della loro condizione di inferiorità fisica, le avrebbe costrette a subire atti sessuali nella propria abitazione. In un'altra occasione, si leggeva nella richiesta di custodia cautelare avanzata a suo tempo a Bari, si sarebbe reso responsabile anche di uno stupro di gruppo. Questa contestazione, però, non è stata trasmessa a Milano e figura nel procedimento barese come violenza privata.