martedì 11 ottobre 2011
Arkeon: proseguono i guai per Moccia ed i “soci” della psico-setta
Il 23 giugno si è tenuta la seconda udienza nei confronti degli 11 imputati di Arkeon.
Gli avvocati di Moccia e di Morello, hanno mosso delle eccezioni nei confronti dei soggetti che si sono costituiti parte civile nell’udienza scorsa.
Il collegio giudicante si è espresso con una ordinanza. Rimangono confermati il CeSAP e l’Ordine degli psicologi come parte civile, mentre sono stati esclusi il Codacons, il Favis e l’Arcigay, in quanto non avrebbero nello statuto la giusta motivazione per potersi costituire parte civile.
Le associazioni estromesse ricorreranno a tale disposizione.
Nella medesima udienza gli avvocati di Moccia e di Morello hanno eccepito sull’esistenza di reati che non sembrano essere stati contestualizzati. Gli avvocati hanno richiesto in quali seminari si sono svolti gli abusi, datosi che nell’ordinanza del PM non sono state indicate date precise.
Il PM ha controbattuto a tali eccezioni affermando che egli contesta l’intero metodo Arkeon che era, sempre secondo il PM, pedissequamente applicato da diversi maestri in tutti i seminari.
Il Collegio giudicante si è riservato di rispondere agli argomenti sollevati, alla prossima udienza del 13 ottobre 2010.
Fonti mi comunicano che si stanno svolgendo diverse altre indagini su alcuni membri di Arkeon che sembra a vario titolo si siano macchiati di diversi reati. Inoltre è stata fatta richiesta di rinvio a giudizio per 47 soci di Arkeon, accusati di concorso in calunnia.
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Vito Carlo Moccia