dell’aeroporto Allegri. Dopo i festini, si scopre che al primo piano del discusso scalo di via Sorio
due volte al mese si riuniva la succursale padovana di Arkeon, l’associazione indagata dalla
procura di Bari per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione
medica, truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata e calunnia. All’Allegri si tenevano i
seminari di Arkido, una variante di Arkeon, che fa parte della stessa organizzazione che pare si
occupi di reclutamento. Tutti i siti dell’organizzazione sono stati oscurati dalla polizia postale di
Bari. Da oltre quattro anni una trentina di associati si riunivano in tre giorni di immersione totale
nella sala affittata alla società Aeroporto Civile per la somma di 70 euro al giorno. A prendere
accordi con l’Allegri S.Z. che tutti chiamano maestro. Gli appuntamenti si teneva per lo più durante
i fine settimana e a fine novembre erano in programma altri due cicli di seminari che a quanto pare
sono stati congelati dopo le vicende giudiziarie. Seminari quanto meno anomali, che non sono
sfuggiti al personale dell’Allegri. Venti, trenta persone che si chiudevano per l’intera giornata
dentro la sala Perlasca con le tapparelle abbassate, con il cibo portato dentro da un servizio
catering, ma soprattutto scandite da gong e rumori inquietanti. «Ho visto fuggire donne in lacrime,
disperate» racconta un ex dirigente dell’aeroporto «C’erano giovani e anziani e da quanto mi
sembrava la prima mezza giornata era destinata al reclutamento dei nuovi soci, ad una sorta di
loro iniziazione. Tutti con il cartellino con scritto solo il nome di battesimo». Una circostanza
confermata da una pagina web del sito recuperata il 26 settembre in cui si descrivono i seminari
Arkido e in cui è espressamente specificato che la prima mezza serata è gratuita e aperta al
pubblico. C’è chi ha visto bambini lasciati per ore nell’androne, d’inverno, al freddo in attesa che i
genitori finissero i corsi. C’è chi si è preoccupato per quei rumori equivoci che provenivano dalla
stanza ed è entrato a vedere, trovando tutti al lume di candela disposti a cerchio. In molti all’Allegri
pensavano che si trattasse di gente strana. Tutti hanno collegato i servizi di Striscia la Notizia con
quelle riunioni che si tenevano nella sala Perlasca, con quel cartellone dal nome simile che in
realtà era un «brand» della stessa psicosetta.
Il mattino di Padova — 02 novembre 2007 pagina 18 sezione: CRONACA