09 settembre 2008 Conclusa dalla Procura l'indagine sul metodo Arkeon
Le vittime della psicosetta arrivavano a pagare decine di migliaia di euro di Antonio Scotti
Organizzavano seminari ispirati a tradizioni spirituali orientali, con l’obiettivo di risolvere problemi di coppia o di salute. Era il cosiddetto metodo Arkeon, una sorta di psicosetta diffusa in tutta Italia che, in poco meno di dieci anni, ha raccolto migliaia di adepti. Persone truffate e “condannate” a pagare migliaia di euro sotto il ricatto persuasivo dei responsabili. Tra questi, secondo quanto riportato dall’accusa, figurerebbe Vito Carlo Moccia, 57 anni di Noicattaro. L’uomo, vera e propria mente dell’organizzazione, risiedeva a Milano, dove da anni svolgeva, pur non possedendo il titolo di laurea, la professione di psicologo. A lui ed altre dieci persone vengono contestati dalla Procura i reati di associazione per delinquere, truffa, maltrattamenti di minori, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata, e incapacità procurata da violenza.
Secondo le testimonianze di alcune vittime, per poter partecipare ai corsi della psicosetta si poteva arrivare a pagare decine di migliaia di euro. Si partiva da una quota minima di 260 euro, per poi aumentare il prezzo man mano che i livelli di risoluzione dei casi si dimostravano più complessi.
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