BARI – In molti in tutta Italia lo chiamavano maestro e pagavano profumatamente per partecipare ai suoi seminari sperando di guarire da malesseri fisici o spirituali. Per la polizia, che lo considera a capo di una psicosetta, è invece un truffatore che, utilizzando tecniche vagamente ispirate alle filosofie orientali del Reiki, reinventate da lui e dal suo gruppo, in dieci anni è riuscito a raccogliere almeno 10.000 adepti in tutta Italia.
Il maestro è Vito Carlo Moccia, inventore del metodo conosciuto con nome di Arkeon, che è accusato di avere costituito una associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di una professione, nonché della commissione in concorso dei reati di truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata e calunnia. A lui e ad altri cinque maestri ed ex maestri che praticavano il suo metodo in varie parti d’Italia, la polizia ha notificato oggi informazioni di garanzia. Gli agenti hanno anche sequestrato a Bari la sede dell’associazione The sacred path, centro operativo del gruppo, ha fatto perquisizioni, e ha oscurato cinque siti internet nei quali si pubblicizzavano le attività del gruppo.
Per partecipare ai seminari di Arkeon, il costo minimo si aggirava sui 260 euro, ma una coppia del nord Italia ha detto alla polizia che cercava di risolvere la propria crisi matrimoniale ha detto di avere pagato fino a 200 milioni di lire. Il costo si incrementava a mano a mano che si passava di livello, fino a giungere a 15.000 euro. Secondo la polizia, Moccia, che ha 55 anni, è nato a Milano e risiede a Noicattaro (Bari), diceva di essere psicologo ma non aveva i titoli per esercitare.
Nei seminari faceva fare esercizi terapici che portavano alla spersonalizzazione e alla accettazione di qualsiasi indicazione venisse dal maestro. Tra gli esercizi richiesti c'era quello di travestirsi e andare a chiedere l’elemosina per strada o sottoporsi all’esercizio del 'no limits', durante il quale, secondo le denunce presentate, alcune vittime avrebbero detto di avere subito abusi sessuali. Ai seminari partecipavano persone con malattie gravi che si convincevano di poter guarire così. Secondo l’accusa, il gruppo riusciva a creare una dipendenza psicologica inducendo le vittime a partecipare in maniera costante ai seminari.
Le indagini, condotte dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Francesco Bretone (i provvedimenti sono stati disposti dal gip Vito Fanizzi) erano partite circa un anno fa dopo che alcuni ex seguaci del gruppo avevano partecipato a trasmissioni televisive come Tutte le mattine di Maurizio Costanzo e Mi manda Raitre, condotta da Andrea Vianello, denunciando le attività illecite di Arkeon e rivelando di avere sborsato ingenti somme di denaro per partecipare ai seminari.
Dalle indagini è emerso che anche minorenni venivano indotti ad assistere, e talvolta a partecipare attivamente alle pratiche del gruppo. Anche questi ragazzi sono stati ascoltati dalla polizia e, vista la delicatezza delle circostanze, con ausilio di un medico psicologo.
L'inchiesta è stata condotta con il compartimento della polizia postale e delle telecomunicazioni Puglia e la Digos di Roma, Milano, Palermo, Latina dove risiedono alcuni degli indagati.
Paola Laforgia
11 Ottobre 2007