martedì 16 marzo 2010

Bari, giovedì si apre il processo contro Arkeon: 11 imputati

di FABIO CASTORI BARI UMILIAZIONI, manipolazioni mentali, violenze di gruppo, conti bancari prosciugati ed esperienze terrificanti per trovare la strada' per guarire da tumori, aids, infertilità, problemi spirituali, affettivi e matrimoniali. Erano più di diecimila le persone pronte a sopportare tutto questo in nome del metodo Arkeon e di The Sacred Path' la più grande psicosetta mai esistita in Italia fino ad oggi. Ci sono voluti anni di indagini della Digos di Bari per mettere fine a tutto questo e per portare alla sbarra gli 11 guru che guidavano il gruppo. IL PROCESSO, per certi versi storico, prenderà il via giovedì prossimo davanti ai giudici del Tribunale di Bari, dove compariranno il fondatore della setta, Vito Carlo Moccia, 58 anni di Noicattaro, Antonio Turi 53 anni di Bari, Francesco Antonio Morello 68 anni di Cantù, Gabriella Fabbri 62 anni di Venezia, Quirino Salerno 41 anni di Benevento, Isa Calabrese 40 anni di Bari, Massimo Vavalle 40 anni di Noicattaro, Francesco Ferrara 41 anni di Latina, Grazia Bozzo 44 anni di Genova, Piero Mazza 48 anni di Sasso Marconi e Francesco Locatelli 44 anni di Orzinuovi. Dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, truffa, esercizio abusivo della professione medica, violenza, maltrattamenti di minori e incapacità procurata da violenza. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 1999 e il 2008, durante il quale, secondo l'accusa, la setta truffava gli adepti costringendoli a partecipare a costosi seminari, convincendoli che solo in questo modo sarebbero guariti da tumori, aids, infertilità, disagi di qualsiasi genere oppure da problemi spirituali. SECONDO il sostituto procuratore di Bari, Francesco Bretone, a capo dell'associazione criminale c'era Moccia, l'ideatore del metodo Arkeon che i vari complici diffondevano in tutta Italia a suon di costosi corsi miracolosi'. Si partiva da 260 euro, fino a raggiungere quota 15 mila. Alcune persone sono arrivate a versare anche somme di oltre 100mila euro. In alcuni casi gli adepti venivano convinti di aver subito una violenza sessuale nell'infanzia da cui si dovevano liberare' attraverso i corsi a pagamento. Gli ex adepti della setta hanno raccontato di aver partecipato a una serie di pratiche. Tra gli esercizi' richiesti c'era quello di travestirsi e andare a chiedere l'elemosina per strada o sottoporsi a percorsi no limits', durante i quali, sempre secondo le denunce presentate, si sarebbero consumate violenze di gruppo o alcuni adepti sarebbero stati costretti a guardare i loro partner mentre avevano rapporti intimi' con altre persone. SECONDO quanto scoperto dagli investigatori il gruppo Arkeon cercava di avvicinare e coinvolgere anche alti esponenti del mondo cattolico. Il problema delle psicosette in Italia sta venendo a galla ora. Eppure, già 10 anni fa, un rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni, affermava che in Italia esistono «movimenti per lo sviluppo del potenziale», detti anche psicosette, che sono i gruppi degni di maggiore attenzione in quanto su di esse si accentrano le accuse di destrutturazione mentale e d'indebito arricchimento ai danni degli affiliati.