martedì 5 maggio 2009

SETTE E OMOSESSUALITà

In Occidente la perdita verticale di autorevolezza da parte di una Chiesa romano-cattolica sempre meno credibile, dal punto di vista spirituale, con numerosi scandali e l'eccessiva intromissione nella politica, ha aperto un'enorme spazio a sette e nuovi culti.

In molti casi questi gruppi sono assai più radicali ed integralisti dal punto ideologico, della stessa Chiesa cattolica.

Il testo "Il libro nero delle sette" di Caterina Boschetti, getta finalmente luce sul fenomeno, ricostruendo un mondo, ben presente e radicato sul territorio italiano, dove sopraffazione, plagio, discriminazione e orrere sembrano farla da padrone.

Gli omosessuali sono sovente malvisti dai nuovi culti.

Sono, ad esempio, note le polemiche sul gruppo Dianetics e la Chiesa di scientology, che considerano, per inciso, l'omosessualità una perversione, e rimangono nella memoria comune alcuni scioccanti fatti di cronaca collegati a riti assai discutibili di alcune sette evangelicali degli Stati uniti, che hanno assunto un importante ruolo politico nella rielezione di George W. Bush con l'agitazione terroristica della loro contrarietà ai matrimoni gay.

Anche in America latina le sette angelicali vanno forte, nonostante gli scandali di natura finaziaria che sovente le investono.

Per quei gruppi il gay pride di San Paolo, diventa motivo, ogni anno, per un braccio di ferro tra i gay, quest'anno erano in tre milioni in piazza, e i religiosi, due milioni in piazza contro la perversione.

Tra sette cristologiche, satanismo ed ufologiche, forse solo queste ultime simpatetiche verso gli omosessuali, con i raeliani, spiccano per omofobia i Testimoni di Geova.

Grazie alle organizzazioni omosessuali abbiamo offerto sostegno a decine di ex-testimoni o a geova che con difficoltà cercavano di abbandonare il percorso intrapreso, magari anche involontariamente, come figli di testimoni.

Questi uomini sono stati oggetto di pressioni fortissime, cacciati e vilipesi e rappresentano, per il bizzarro culto, nientemeno che il diavolo.

Proprio i Testimoni hanno chiesto il riconsocimento come religione da parte dello Stato e il relativo accesso alla contribuzione dell'8 per mille.

Personalmente sono per una riforma radicale dell'8 per mille con la sua estensione a tutte le associazioni di volontariato esistenti nel Paese, e alla sopressione della contribuzione, per il non optato.

Sono però sinceramente contrario al riconoscimento da parte dello Stato di qualsivioglia culto che non garantisca la non discriminazione per le minorenze e in particolare verso donne e omosessuali. Anche i Patti lateranensi, in questo senso, diventerebbero carta straccia...

Tutte, o quasi, le sette, siano esse di carattere cristologico, che di altra natura, hanno in odio gli omosessuali, e li sottopongono a trattamenti di tortura psicologica, e nella peggior ipotesi fisica.

E' tortura il tentativo di rendere eterosessuali gli omosessuali di Arkeon, guppo emergente che stiamo monitorando. Il processo pseudo terapeutico non fa che prolungare le sofferenze nell'accettazione dell'orientamento sessuale dell'individuo con conseguenze a volte irreparabili: depressione, sofferenza e suicidi.

Arkeon non è solo, ma in buona compagnia da non ben specificati percorsi di recupero dell'energia vitale, gruppi yoga che nascondono santoni e percorsi di ricongiungimento con gli astri e via credendo... nelle favole.

Per far fronte al fenomeno sette, nella passata legislatura si era discusso il ripristino della famigerata legislazione sul plagio.

Mi sono vivamente opposto al provvedimento, in sede di Commissione Giustizia, ricordando il caso Braibanti, un omosessuale, condannato per il presunto plagio di un suo amante maggiorenne.

Braibanti è stato riabilitato e lo stato italiano gli ha riconosciuto la legge Bacchelli.

La cosa è rilevante sotto il profilo simbolico primo perchè la condanna di Braibanti era evidentemente una condanna all'omosessualità.

Questo non significa che non sia necessario prendere provvedimenti.

Lo stato deve attuare un rigoroso controllo affinchè, fatta salva l'assoluta libertà di espressione dell'individiuo, le sette non compiano abusi, violenze, ladrocini e soppraffazioni.

Una eventuale legge in materia deve individuare il confine tra l'irrinunciabile libertà di espressione e di credo e la libertà di associazione e l'integrità dell'individuo.



Onorevole Franco Grillini