Anche a Palermo il maestro della psico-setta di Bari, Vito Carlo Moccia, aveva il suo fidato. Maestro (presunto tale) pure lui. Era Antonio Turi, «sociologo della formazione umana e consulente di direzione», come si definiva sul sito Internet «www.lifetraining.it», che è stato oscurato per ordine della Procura pugliese. I magistrati hanno delegato alla Digos di Palermo la perquisizione nell' abitazione di Turi, in via Libertà: gli investigatori hanno sequestrato un computer, che potrebbe contenere i nomi di altri adepti, o delle vittime. L' inchiesta della Digos di Bari è andata avanti per mesi, dopo le denunce di alcune persone contro l' associazione "The sacred path". Vito Carlo Moccia e la sua rete avrebbero promesso guarigioni (anche dai tumori o dall' infertilità): bisognava frequentare dei corsi, per apprendere il fantomatico «metodo Arkeon», e naturalmente pagare. Il «primo livello» delle lezioni costava 250 euro. «L' intensivo», 1100. Il «terzo livello», 12.000. Il sostituto procuratore Francesco Bretone contesta a Moccia e ad altre cinque persone, fra cui Turi (indicato fra i «promotori» dell' organizzazione), l' associazione a delinquere finalizzata a vari reati. L' elenco delle accuse spazia dall' esercizio abusivo della professione di psicologo alla truffa aggravata, dalla violenza privata alla violenza sessuale, alla calunnia. Per tutti, la Procura aveva chiesto l' arresto, ma il gip ha ritenuto che l' oscuramento dei siti Internet fosse sufficiente. L' accusa insiste con il carcere, e ha già annunciato la presentazione dell' appello. Le accuse, così come ricostruite dalla polizia, sono davvero pesanti. La setta avrebbe ridotto gli adepti a uno stato di estrema dipendenza psicologica. Quello che segue è il drammatico racconto di una coppia che dopo anni di umiliazioni e 15.000 euro, ha trovato il coraggio di denunciare: «Pur consapevole che il mio era un problema di natura fisico - racconta una donna che non poteva avere figli - il mio stato di sudditanza mi faceva sperare che seguendo il metodo Arkeon potessi riuscire nel mio intento. Peraltro, già in precedenti circostanze, Turi, che conosceva il mio desiderio di maternità, mi ha più volte portato come esempio altri allievi che grazie al sistema Arkeon avevano potuto concepire dei figli». Poi, un giorno, la coppia trovò la forza di troncare quel rapporto con i cattivi maestri: «Trovammo una scusa banale per non andare più ai seminari - racconta ancora lei - ma Turi insistette affinché noi continuassimo. Durante una conversazione telefonica, credo nel 2004, Turi mi disse che se non fossi andata al seminario non sarei potuta diventare madre. Questa cosa mi turbò moltissimo». I seminari della psico-setta avevano già un effetto devastante sulla donna. Ha raccontato il marito: «Non ho trovato alcun beneficio a frequentare i corsi, ma ho continuato a farlo: mia moglie mi disse che se non avessi partecipato non potevamo stare insieme». Il maestro Turi cercava di entrare ancora di più nella vita dei suoi adepti: «Nacque anche un rapporto di amicizia con la famiglia di Turi», ha spiegato ancora alla polizia la donna che sperava di avere figli con il metodo Arkeon: «I coniugi Turi sono stati nostri ospiti nella casa di Giardini Naxos, per dei periodi di vacanza, a nostro totale carico. La nostra cieca fiducia in quello che facevano i maestri non ci aveva permesso di guardare la realtà delle cose».
SALVO PALAZZOLO
Repubblica — 14 ottobre 2007 pagina 6 sezione: PALERMO